Il leader di 5 Stelle sotto la pioggia : “È bello questo mettersi in gioco, dovrebbe essere un gesto di tutti”
reggio calabria
Dopo quello di Garibaldi, dei Savoia, e degli Alleati, ecco, infine, quello del Movimento 5 Stelle. Ma non è uno sbarco da invasore quello di Beppe Grillo in Sicilia, ma liberatorio. Il suo tentativo di conquista dell’Isola passa attraverso il voto democratico: quello delle Regionali del prossimo 28 ottobre. E per sostenere in campagna elettorale i cittadini, e non i candidati, come li definisce, del M5S il comico sceglie un ingresso spettacolare : la traversata dello Stretto a nuoto.
Un’impresa sportiva e mediatica, prima che politica, che ha spiazzato i bookmaker che avevano quotato 1 a 15 il successo dell’iniziativa. Lui ironizza: «si poteva puntare anche sull’infarto prima di metà percorso...». Un percorso irto di ostacoli la nuotata tra Scilla e Cariddi di Grillo: la pioggia battente ha messo a rischio la traversata, evento mediatico del giorno seguito da decine di barche cariche di giornalisti, operatori, fotografi e sostenitori del M5S. Muta da sub con il logo del Movimento e cuffia nere, con pinne blu e occhialini trasparenti dopo un’ora di attesa Grillo, col sole che si riaffaccia, si tuffa nelle agitate acque dello Stretto a Cannitello, frazione di Villa San Giovanni (Reggio Calabria).
Applausi e ovazioni di fan hanno accompagnato le prime bracciate. Scortato da imbarcazioni anche di guardia costiera, carabinieri, polizia e vigili urbani di Messina, il comico ha nuotato per quasi un’ora e 20 minuti, anche quando è tornata la pioggia a cadere copiosa sullo Stretto. Infine l’arrivo in Sicilia, da trionfatore. Grillo emerge dal mare, nella zona di Torre Faro. Uscito dall’acqua mostra indice e medio a `V´ in segno di vittoria, accolto da un centinaio di persone. E scatta l’assalto: è circondato da giornalisti e operatori, ma anche da supporter del suo Movimento e si scatena una piccola ressa. Momenti di tensioni superati quando il comico afferra un microfono e parla: «È il terzo sbarco in Sicilia - afferma soddisfatto - prima sono arrivati Garibaldi e i Savoia, poi gli Stati Uniti che hanno portato la mafia, e ora io con il Movimento 5 stelle». Ma, sottolinea Grillo, «non siamo venuti a elemosinare voti», perché il M5S «non deve convincere la gente a votarlo, ma aiutarla a cambiare la mentalità e l’ideologia in cui vive». E ai siciliani dice: «se volete cambiare c’è adesso un’alternativa: cercate i cittadini 5 stelle». Poi gli attacchi a Monti, «il curatore fallimentare dell’Italia»; Berlusconi, «un’anima morta riportata in vita da giornalisti medium»; al sistema, «che è a delinquere di stampo legale»; alla Costituzione, «che non è un dogma, fatta per proteggere due partiti politici»; e al Ponte sullo Stretto, «un’allucinazione mentale da anni ’70».
Il colpo, umanamente, più duro l’assesta sulla detenzione, paragonata a centro benessere: «Totò Cuffaro è uscito dal carcere che è una meraviglia di persona. Quell’altro, Lele Mora, è dimagrito: si fanno la beauty farm e la paghiamo noi. Batman per farlo dimagrire ci vuole l’ergastolo»
Grillo difende la Sicilia, che «sta fallendo non per il debito ma per il credito» e dà la colpa allo «Stato italiano che le deve un miliardo di euro», e se si «staccasse - osserva - ci sarebbe un effetto domino per tutte le altre regioni». E in piazza Cairoli a Messina, in serata, si chiude la prima giornata nell’isola di Grillo. La girerà in lungo e largo per altri 16 giorni per il MS5 «un’aggregazione di cervelli interessanti e giovani su degli obiettivi, che hanno lo stesso modo di vedere il mondo e basta: il mezzo è la rete». E anche i mass media.