Guarda, sul mancato accorpamento delle elezioni dissento anche io da Beltrandi. Ma la sua motivazione ha un senso politico: sui referendum il dibattito dovrebbe essere pieno e non coperto dalle amministrative. Io però ritengo che sia prevalente l'interesse nazionale a risparmiare soldi pubblici.
Ma Beltrandi ne ha fatto un problema di chiarezza del dibattito, non di ostacolo al voto, come fece Prodi, quando mise i referendum in piena estate, dopo le amministrative, per mandare tutto all'aria.
La storia che abbia salvato Berlusconi è una tipica leggenda di certi talebani di sinistra. Come noto occorreva il numero legale. E questo fu raggiunto prima che i Radicali votassero. Il quorum già c'era quando votò Beltrandi, obiezione respinta.
Ora, capisco che ti stiano antipatici i Radicali, ma queste obiezioni ad personam non è che siano un bel tentativo di screditare i Radicali quanto a mani pulite e a onestà.
Poi, i Radicali sono uomini come gli altri. Il mariuolo può capitare dovunque. Ma sia quando hanno avuto responsabilità politiche, sia come semplici eletti è ben difficile trovare un radicale disonesto.