Turchia: Caccia turchi bloccano aereo siriano confiscato carico con parti di missili

[Metabo]

E dimmi, come sopravviverebbe l'economia europea (che in questo periodo poi funziona alla grande), senza energia?
La Russia avrà anche da perderci, ma sarebbe la fine dell'Europa.






Io sto dicendo che per rifornirsi da un altro paese non basta telefonare e chiedere. Altrimenti, visti i prezzi esosi che fa la Russia, l'Europa avrebbe già cambiato fornitore. Se non lo fa evidentemente è COSTRETTA a comprare petrolio russo.





Tra qualche mese, se continua così, la Libia si frantumerà.





Le estrazioni in Canada sono difficoltose per il freddo e le resistenze degli ambientalisti. In Messico e Brasile, si tratta principalmente di giacimenti offshore, costosissimi e difficoltosi. Ripeto, se compriamo dalla Russia facendoci rapinare è perchè non abbiamo alternative migliori.





Non ho mai detto che mi piace pagare sei volte tanto. Ho solo fatto notare, giustamente, che se spendiamo più del dovuto è perchè non abbiamo altra scelta. Significa avere una pistola puntata alla tempia. L'Iran ci avrebbe fatto un buon prezzo, ma qualcuno ha deciso che è un paese pericoloso.






Certo, ma gli altri hanno la capacità di capire che oggi i conflitti non sono un mero scontro tra soldatini e carriarmatini.






Nessun paese al mondo è esente da possibili ritorsioni. Solo che alcuni sono più preparati di altri ad affrontare varie ritorsioni.





E infatti è servito no? La NATO ha mostrato i muscoli, ma alla fine ha dovuto cedere a Mosca. Risultato: ad oggi la Georgia risulta spezzettata mentre le due repubblichette fantoccio sono ancora li. Nato o non Nato.

Gli Usa escono da un decennio di guerra e due sconfitte militari, prima di rifare i guerrafondai dovranno leccarsi un po' le ferite, fare gli sbruffoni con la libia è un conto, con la Russia e la Cina è un po’ diverso.
Senza contare che devono fare i conti con una riduzione di risorse economiche.

[amaryllide]

Che Putin volesse rovesciare il governo era una cosa risaputa. Ma alla fine Mosca ha comunque ottenuto ciò che voleva, ovvero creare le due repubbliche fantoccio per tagliare in due la Georgia. Mission Accomplished (cit.)

e ringraziamo Mangiacravatte che è stato così pirla da attaccare per primo, passando dalla parte del torto.

[Italianista]

Prendendo atto che la teoria del Petrolio era una biufala, si dovrebbe quindi capire che di Petrolio, ancora, ve ne e' in abbondanza, cosi come la capcita' di sfruttare le risorse econoimicamente viabili aumenta giorno dopo giorno.
mahh veramente, come farei a fare orecchie d amercante wquando sono pagine che sto indicando che pe rl; ueropa il problema ci sarebbe, e specificamente nel settore del gas? mah...
Semmai quello che sto dicendo da pagine e' che fra i due, ' ueropa ha poi la possibilita;' di ripartire, la Russia semplicemente NO, i numeri sono numeri, NON ESISTE NESSUN MERCATO ALTERNATIVO AL MONDO che possa assorbire i mancati volumi dell Europa per la Russia, neanche se Putin si mette a pregare in ginocchio San Nicola.
L' Europa e "ostaggio" del mercato del GAS per i problemi indicati prima, ma abbiamo la tecnologia per far si di non essere piu' ostaggi, dovresti nel caso chiederti come mai pur avendo tale tencologia de anni ed anni ed ancora piu' anni, non si siano fatti.
Dato che l'opzione militare e' una semplice fantasia da videogioco, l' Europa ha tutto il tempo, kknow how ed anche fondi per dotarsi dell' infrastrututra necessaria per i rigassificatori, cosi potendo importare il gas da ogni dove come per il petrolio.
Rispecifico, nulla e' facile, ne ho detto che sarebbe facile fare tutto cio', ma e' possibilissimo e pure conveniente.

Forse non sono stato abbastanza chiaro nei miei post. Riformulerò il mio pensiero in modo più "basic".
A me della Russia, degli USA, della Turchia, o dei nostri amiconi anglo-francesi non me ne può importar di meno. Per quanto mi riguarda, potrebbero fallire domani e non mi importerebbe granchè. Il mio pensiero è rivolto all'Italia. Analizzando la nostra economia (debole e appesa ad un filo) e la nostra estrema dipendenza energetica (visto che l'ENI ha fatto enormi investimenti in due paesi considerati "cattivoni", Libia e Iran) e la nostra scarsa capacità di decidere in modo autonomo, si evince che una eventuale chiusura dei rubinetti del gas sarebbe FATALE per l'Italia. Abbiamo avuto problemi d'approvvigionamento perfino quando durante la guerra russogeorgiana del 2008, i russi bombardarono "per caso" l'oleodotto BTC.

L' ENI e' ancora li, la Libia o l'area si stabilizzera, nel mentre producono come prima o quasi.

Sei decisamente troppo ottimista. Per il bene del nostro paese mi auguro che tu abbia ragione, ma temo che ci vorranno anni prima che la Libia possa tornare ad essere uno Stato.

Si che abbiamo scelta, ed abbiamno pure il know how per farlo, il problema e' nel settore del GAS 8il quale necessita o dei rigassificatori o dei gasdotti), si dovrebbero fare i rigassificatori, perche' non si fanno? Ma soprattuto, perche' se ne son fatti cosi pochi?
Ti piace essere "ostaggio' del Gas Russo? Perche' far finta che non ci siano le scelte implica proprio questo.
Una cosa e' il GAS e l'infrastrututra necesaria, altra cosa e' il Petrolio.
il GAS con i rigassificatori lo puoi importare da dove cacchio ti pare, dato che la Russia senza esportazioni di idrocarburi cessa di avere una economia funzionante, nel mentre che ci si prepara, uesta continua a vendere, fa freddo , moto freddo pure la, se chiudono i rubinetti, si potranno magari riscaldare, ma mangiare e' piu' complicato.
Ovvero, abbiamo i metodi, i mezzi, il know how ed il tempo, evidentemente manca la "voglia".

Di nuovo: Il punto è proprio questo. Non mi piace essere ostaggio del gas russo. Il know how di per sè non basta (visto che per realizzare i progetti servono i soldi), al momento siamo in un vicolo cieco.

Come cosa centra?
Essendo compeltamente dipendenedda un solo fattore e' altrettanto susscettibile di ritorsioni, ovvio.

Le ritorsioni si ripercuotono su chi le subisce. Non su chi le fa. Per questo il tuo esempio sul petrolio non è calzante; perchè è la Russia che detta le regole. Purtroppo.

Si, la flotta NATO e' rrivata in zona verso la fine, ed arrivo' BEN piu' di un nave.
Putin fino alla capitale Georgiana non ci e' arrivato, e ben che voleva.
Mosca non faceva altro che ricordare il trattato per via della presenza delle navi NATO.


NATO Ships in Black Sea Raise Alarms in Russia

By ANDREW E. KRAMER
Published: August 27, 2008
MOSCOW — Russian commanders said Wednesday that they were growing alarmed at the number of NATO warships sailing into the Black Sea, saying that NATO vessels now outnumbered the ships in their fleet anchored off the western coast of Georgia.

http://www.nytimes.com/2008/08/28/wo...ssia.html?_r=0

Si, ma il risultato mi pare chiaro. La Russia ha violato una decina di norme internazionali, trattati e compagnia bella. Ma la Georgia è comunque smembrata.

[Italianista]

e ringraziamo Mangiacravatte che è stato così pirla da attaccare per primo, passando dalla parte del torto.

Saakashvili è un perfetto incapace. Credo che questo sia sotto gli occhi di tutti :giagia:

[Lawrence d'Arabia]

Gas: Gazprom, soddisfatta domanda Turchia dopo blocco flusso da Iran - ASCA.it

(ASCA) - Roma, 22 ott - ''Per la durata di quattro giorni, in risposta ad una precisa richiesta della Turchia, Gazprom ha soddisfatto in pieno la domanda di gas naturale russo attraverso il gasdotto Blue Stream''. Lo ha dichiarato Sergei Kuprianov, portavoce di Gazprom.

L'incremento nelle forniture, ricorda la societa' russa, si e' reso necessario in seguito ad un'esplosione avvenuta nelle prime ore del 19 ottobre che ha colpito il gasdotto Eastern Anatolia a causa della quale le forniture di gas naturale dall'Iran sono state completamente interrotte per un periodo indeterminato di tempo.

''La compagnia turca BOTAS - spiega Gazprom - ha richiesto un incremento delle forniture giornaliere di gas naturale russo sino a 48 milioni di metri cubi. Gazprom ha aumentato immediatamente le forniture, aggiungendo 16 milioni di metri cubi alle forniture giornaliere di gas''.

Si tratta della seconda volta che nel mese di ottobre i partners turchi richiedono l'assistenza di Gazprom. La prima esplosione che ha bloccato le esportazioni di gas dall'Iran e' avvenuta l'8 ottobre e la compagnia ha risposto alla richiesta proveniente da BOTAS per la durata di una settimana, su esplicita richiesta del Ministero dell'Energia turco.