L'attuale teoria prevede esattamente questa origine dell'universo.
Il motivo è estremamente semplice: il nulla e il vuoto assoluto sono una violazione del principio di indeterminazione di Heisenberg (il vuoto è fermo, massa 0, etc). Poiché questo non è possibile, dal nulla si generano coppie particella/antiparticella che, senza violare i principi di conservazione, impediscono che il vuoto sia del tutto vuoto. Solitamente durano alcuni milionesimi di secondi, si reincontrano e svaniscono di nuovo.
Esattamente.
Fa parte del disegno divino anche il fatto che noi esseri umani cerchiamo di usare l'intelletto - quindi la razionalità - per indagare l'universo, compresa la sua genesi.
Il Padre ci ha dato un dono: l'intelligenza. Limitarla ad alcuni campi non solo è sbagliato ma è anche peccato, come insegna la parabola dei talenti: se sono dotato per la fisica quantistica, perché non dovrei studiarla?
Inoltre: chi siamo noi per dire che l'universo non può essere nato dal nulla?
Il Padre è fuori da questo universo, eterno, fuori dal concetto stesso di tempo. Chi ci dice che l'evoluzione non sia parte del suo disegno per questo pianeta? E chi ci dice che il Big Bang non sia davvero la nascita dell'universo, ordita dalla sua volontà?
Potrebbe essere, come no: ma questa domanda non ci riguarda granché perché tratta di conoscenze per noi impossibili.
Indagare il tessuto della realtà, come l'ha creata il Padre, è invece nostro compito: a ben vedere, è uno dei modi migliori per onorare il suo creato!