L'impero di Loegria
Dalle Croniche di Simeon Villano, Scritto nell'Anno del Magnanimo Creatore 3245 in Pisarea, nelle terre di Esperia, in quella che fu la Provinza di Sirallia e che ora è Terra della Casa dei Virunis di Virunis.
Un Tempo oramai lontano vedeva le terre d'Occidente, ora percosse dalla sventura e dalla pestilenza, al centro di questo nostro Mondo. Su di esso aveva signoria la potente Casa di Arthus, che sotto le sue insegne del Bianco Falco dava ricetto e giustizia ad innumeri genti e popoli. Per oltre mille anni nessuno aveva saputo infrangere la stretta possente della Casa Arthuriana sullo Scettro d'Argento e sul potere, esercitato con mite durezza dagli Imperatori di Loegria.
Ogni credenza, ogni aspirazione, ogni volontà che seguisse le norme di Loegria era protetta e sostenuta. L'Impero si era esteso ad abbracciare vaste lande, popolate da molte nazioni che tutte riconoscevano il comando esercitato dal Signore del Falco Bianco che risiedeva nella sua capitale, Irinis, ben guardata da decine e decine di torri e da un triplice cerchio di mura all'ombra dei Monti Vennini. Molti erano i principi vassalli e i re associati che omaggiavano lo Scettro ogni anno con offerte di ogni genere e ossequiavano il suo portatore con ricchissimi regali per ricordare al Capo della Casa Imperiale la loro fedeltà e scacciare dalla sua mente il pensiero di un eventuale loro mancanza nei suoi confronti.
Sulle ben vigilate strade dell'Impero viaggiavano sicuri merci e uomini, le donne erano protette e omaggiate, i messaggeri del Sovrano più potente del Mondo, del Custode delle Terre erano riveriti ed obbediti all'istante.
Le Grandi Famiglie piegavano il capo di fronte alla Casa di Arthus, che aveva cura di intrecciare rapporti di parentela con i suoi membri in modo da legarli al Falco Bianco.
Fu durante il regno di Arthus III il Bello che l'Impero di Loegria, al suo culmine dopo aver distrutto il Dominio di Fherris, suo acerrimo nemico occidentale e averne assorbito territori e ricchezze, trovò il suo primo momento di crisi e assieme una opportunità di rinascita e di ascesa ulteriore, ma vennero anche posti nel terreno i primi semi della discordia che ne avrebbero minato la coesione....
Per spegnere le contese e le faide apertesi tra i nobili signori loegriani assetati di potere e di dominio e le famiglie nobili superstiti di Fherris, Re Odhoard II figlio di Arthus III fondò un Ordine di cavalieri che fossero anche dei pacieri, dei diplomatici, degli eruditi, degli organizzatori per le terre devastate di Fherris e per le Marche di Confine annesse in seguito alla caduta del Dominio.
Sorsero così i Custodi dell'Impero, scelti ogni cinque anni tra i migliori uomini d'arme e i migliori figli delle case nobili del Reale del Falco Bianco.
Chi veniva ammesso nella Confraternita dei Guardiani faceva giuramento sacro di difendere l'Impero e i suoi sudditi, mantenere la giustizia e amministrare le terre del Re in suo nome, con mano leggera e assieme inflessibile.
I Guardiani recavano sul mantello nero che portavano l'Emblema ovvero una fiaccola accesa in in quadrato azzurro e ricevevano direttamente dal sovrano una Spada in Duracciaio, indistruttibile, e un beneficio che li mantenesse sinchè vivevano senza problema alcuno.
Ben presto furono temuti e persino odiati in tutti i palazzi e i castelli per la loro forza e la loro capacità, divenendo il pilastro che reggeva lo stato, mentre la capacità di governo del Re e della sua Corte calava nel corso dei decenni.....
Loegria scivolò lentamente nella decadenza, senza che nessuno ne avvertisse l'effluvio dolciastro....