Beh, ma che credi...le corporazioni funzionano anche sulle licenze.
Se gli togli quelle perdono il loro potere.
Va anche detto che l'abitudine di truffare i turisti dovrebbe essere stigmatizzata in un paese che nel turismo trova una delle colonne fondamentali dell'economia.
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".
senza nessuna pietà! questi maledetti rovinano il turismo con gravi conseguenze anche per gli onesti, che gli venga tolto tutto e che muoiano di fame e di freddo in un angolo di strada, io di certo non piangerò per questo...
le loro attività potrebbero essere date in gestione a cooperative di giovani volenterosi!
a me pare che l' italiano medio sia furbo, o comunque si ritenga tale.
e come tale non puo' esimersi da tentare di fregare il prossimo, turista o conterraneo che sia.
certo, con i giapponesi forse e' piu' facile, quindi ci riescono anche i meno furbi.
che proprio perche' sono meno furbi, ogni tanto si fanno beccare.
Idea carina. Magari si insegna anche ai giovani in questione qualche lingua tramite corso (almeno inglese e francese) e gli si danno alcune informazioni di base da dare al turista per aiutarlo (luoghi famosi, punti di ristoro convenzionati, a chi rivolgeresi in caso di necessità).
Ultima modifica di Garat; 20-07-09 alle 23:10
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".
Io invece eliminerei proprio la necessità di avere una licenza. Chi vuole fare il tassista lo faccia liberamente. Se poi alcuni giovani volessero fondare una cooperativa, lascia che siano loro a decidere se e quali lingue "almeno" imparare e quali servizi/informazioni dare ai turisti.