Originariamente Scritto da
Sebastiano
BARI - Non un unico procedimento, ma due udienze preliminari distinte per il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l’ex assessore regionale alla Salute Alberto Tedesco, imputati nell’ambito delle inchieste della procura di Bari sulla gestione della sanità pugliese. Riunendo i due fascicoli, infatti, entrambi i procedimenti avrebbero subìto un rallentamento. Per questa ragione le udienze preliminari a carico di «Tedesco più 32» e «Vendola più 1» viaggeranno su binari paralleli che non si incontreranno. Lo ha deciso ieri il gup del Tribunale di Bari Antonio Diella che ha rigettato la richiesta di riunione dei due fascicoli avanzata dai difensori dell’ex manager dell’Asl di Bari Lea Cosentino, imputata in entrambi i procedimenti.
L’udienza preliminare a carico di «Tedesco più 32», dunque, proseguirà venerdì prossimo, sempre davanti al giudice Diella (alcuni degli imputati potrebbero chiedere di essere giudicati con riti alternativi). Al termine Diella valuterà se ci sono elementi sufficienti per sostenere l’accusa a dibattimento. In caso contrario proscioglierà gli imputati. Nel mirino del procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno e dei i sostituti Desirèe Digeronimo e Francesco Bretone, Tedesco e una presunta «una rete che era in grado di controllare forniture e gare di appalto che venivano illecitamente pilotate verso imprese facenti capo ad imprenditori collegati da interessi familiari e economici con i referenti politici e che erano in grado di controllare rilevanti pacchetti di voti elettorali da dirottare verso il Tedesco in occasione delle competizioni elettorali».
Rischiano il processo imprenditori e dirigenti di alcune Asl e di ospedali pubblici pugliesi. Il giorno prima, giovedì prossimo, proseguirà l'udienza a carico di Vendola, che ha già chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, e Cosentino. Entrambi sono accusati di abuso d’ufficio in relazione al concorso per un posto di primario ospedaliero. Il gup Susanna De Felice, davanti al quale si è celebrata la prima udienza preliminare, aveva rimesso gli atti al presidente del tribunale, Vito Savino, perché‚ valutasse la richiesta della difesa di Cosentino di riunire il processo a quello a carico del senatore Tedesco, nel quale «lady Asl» è coimputata. Del resto – sottolinea la difesa di Cosentino e la procura aveva dato parere favorevole – il procedimento a carico di Vendola è uno stralcio dell’inchiesta madre sulla sanità gestita dal senatore Tedesco, come evidenziato nel dispositivo del gup.
Il presidente Savino ha invece rimesso gli atti a Diella, gup titolare del procedimento a carico del senatore. Elementi come il «numero degli imputati, delle parti civili, dei difensori legittimati a proporre le loro conclusioni nel merito, delle imputazioni e della loro complessità» potrebbero provocare «un ritardo temporalmente significativo e comunque rilevante ed eccessivo della definizione» del procedimento su Vendola.
La Gazzetta del Mezzogiorno.it | Inchiesta sanità Puglia Processi separati per Tedesco e Vendola