AGI.it - Petrolio: Maxideal con Bp, Rosneft Major piu' grande mondo
Petrolio: Maxideal con Bp, Rosneft Major piu' grande mondo
(AGI) - Mosca, 22 ott. - Con quello che la stampa russa ha gia' definito un "accordo epocale" e col quale Rosneft rilevera' il 100% della jv russo-britannica Tnk-Bp, la major statale russa si prepara a diventare il maggiore player nel settore a livello internazionale, superando la produzione di colossi come ExxonMobil. Mentre il Cremlino riprende il controllo del settore petrolifero perso nelle privatizzazioni degli anni '90.
La somma complessiva dell'operazione - che tramite due distinti accordi, portera' il terzo produttore petrolifero della Federazione nelle mani della compagnia statale guidata da Igor Sechin - ammonta a 61 miliardi di dollari.
Riprendendo l'agenzia Bloomberg, il quotidiano economico Vedomosti sottolinea che si tratta del secondo deal per grandezza mai siglato nella storia del settore petrolifero.
Secondo solo a quello, chiuso nel 1999, per la fusione di Exxon e Mobil e del valore di 73,7 miliardi di dollari. Dopo mesi di trattative, oggi Bp ha annunciato che ricevera' 17,1 miliardi di dollari in contante piu' il 12,84% di azioni nel gigante russo dell'oro nero. In una seconda fase, British Petroleum si impegna a investire 4,8 miliardi di dollari per l'acquisto di un altro 5,66% in Rosneft, portando la sua quota complessiva a 19,75%, dall'attuale 1,5%. Questo trasformera' la compagnia britannica nel secondo maggiore azionista della major russa, dopo il Cremlino e le dara' diritto a nominare due dei nove membri del consiglio di amministrazione. Per la natura strategica dell'accordo, e' necessaria ora l'approvazione formale del governo russo. Ci si aspetta che la transazione verra' completata entro la prima meta' del 2013. Dopo un incontro oggi con il presidente Vladimir Putin, Sechin ha poi annunciato di aver raggiunto un accordo di base, del valore di 28 miliardi di dollari in contanti, per l'acquisto anche dell'altra meta' di Tnk-Bp, controllata dal consorzio di oligarchi Aar e con i quali da anni ormai Bp era in rotta. In questo modo, ha scritto il Wall Street Journal, lo Stato russo riprende il controllo del settore petrolifero, perso negli anni '90 con le privatizzazioni selvagge che hanno favorito gli oligarchi del tempo. La sigla del sofferto accordo, apre la strada alla maxi-alleanza tra la major britannica e il colosso russo, da tempo sognata dal Cremlino.
Putin ha benedetto l'operazione, definendola un "affare grande e buono" e ha poi auspicato la "costruzione di una partnership" con Bp. Quello a cui si guarda ora, con molta probabilita', e' l'esplorazione congiunta dell'Artico, gia' alla base di un agognato accordo tra le due major, fallito nel 2010 per l'opposizione del quartetto di miliardari di Aar. La Russia e' al settimo posto nel mondo per le riserve petrolifere (provate per 60 miliardi di barili), ma per sfruttare al meglio le sue risorse ha bisogno dell expertise e della tecnologia di player stranieri. Proprio come Bp. (AGI) .