Il conflitto siriano esporta tensioni e violenza anche in Giordania. Un soldato è rimasto ucciso nello scontro a fuoco seguito al tentativo di un gruppo di uomini armati di infiltrarsi nel Paese.
Gli scontri si sono registrati poche ore dopo che Amman ha svelato di aver sventato un attentato terroristico organizzato da 11 estremisti giordani legati ad al Qaeda. Il loro obiettivo era quello di attaccare diverse ambasciate occidentali.
“Abbiamo sequestrato esplosivi, mortai e fucili – spiega il ministro dell’Informazione Sameeh Maaitah – Abbiamo reso pubblici i dettagli del piano sventato, comprese le indicazioni degli obiettivi”.
L’organizzazione del piano sarebbe cominciata nel giugno scorso in Iraq, per colpire nella capitale con armi ed esplosivi portati dalla Siria. Ad Amman la notizia viene accolta con rabbia e stupore.
“Un complotto orrendo – dice un cittadino giordano – Non permetteremo a nessuno di attentare alla sicurezza della Giordania, sia esso un giordano o di qualsiasi altra nazionalità”.
“La Giordania è il paese più sicuro del Medio Oriente – sostiene un abitante della capitale – In questo momento non esiste Paese migliore della Giordania”.
Obiettivo dei fondamentalisti l’ambasciata statunitense. Secondo l’intelligence giordana il gruppo voleva causare centinaia di vittime colpendo centri commerciali e hotel frequentati da occidentali.
Giordania: “sventati attacchi di al Qaeda”, spari al confine con la Siria | euronews, mondo