(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
«Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]
il gran ciambellano di corte fa il suo ingresso nella Sala del Trono di Acquechiare, inchinandosi al sire seduto sull'alto scranno prima di proferire verbo
<< Mio sire, un'ambasceria da Elysium chiede udienza....affermano di essere qui per delle offerte commerciali>>
Lord Sindar, signore di Acquechiare ascolta con attenzione le parole del ciambellano, incuriosito...nel sentire la parola "offerte commerciali" il viso si anima di un sorriso, tanto che dopo qualche attimo l'Elfo a sua volta prende parola
<< Offerte commerciali dici? Bene, che entrino pure dunque... non si dica mai che le porte di Sindar Valaryn sono chiuse per chi giunge offrendo scambi e commerci! Vediamo che hanno da dire....>>
sentita la volontà del suo signore, il ciambellano si inchina nuovamente per poi affrettarsi verso l'entrata della Sala del Trono, conferendo infine con le guardie....dopo di che la porta istoriata viene aperta alla delegazione di Elysium
<<Venite avanti, o voi che giungete in pace! Lord Sindar vi dà il benvenuto nella sua casa....>>
«Riformista è uno che sa che a sbattere la testa contro il muro si rompe la testa, non il muro! Riformista...è uno che vuole cambiare il mondo per mezzo del buonsenso, senza tagliare teste a nessuno» [Baaria]
la delegazione di Elysium abbassa la testa in segno di saluto e rispetto verso Lord Sindar
<< salute a voi Signore di Acquechiare, parlo a nome del nostro Re Elbrus I della Città di Elysium, e del Quarto Apparato della Città, responsabile dell'economia; siamo intenzionati a trattare con voi, per instaurare un rapporto di amicizia e di interessi; abbiamo ferro, pelli, e disponiamo di grano >>
Ultima modifica di Haxel; 30-10-12 alle 20:52
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
Sire Ilandhir Corryn, cugino e amico di infanzia del signore, si china per parlare all'orecchio del suo sovrano.
-Mio signore, penso che sia bene accettare, anche se questo ci creerà molti nemici a nord, e ci attirerà l'inimicizia dei regni di confine.-
Gravemente il Signore annuì
-Lo so, amico mio, non abbiamo molta scelta, con i torbidi che stanno scoppiando in tutto il nord-
Sorridendo agli inviati, prese la parola:
-Molto bene, amici miei, sono disposto a riallacciare pieni rapporti diplomatici con voi, come ai tempi dei miei avi-
Vi manderò Sire Ilandhir come ambasciatore per dare forma concreta a questo nostro intendimento-
Voltatosi verso il suo Intendente, Darion, gli ordinò:
-Così sia scritto, cos' sia fatto-
Avvicinatosi nuovamente al parente gli disse a bassa voce: -Ho anche bisogno che tu ti fermi lungo la via presso Ilessir di Rivazzurra e ti assicuri che rimanga fedele al patto che aveva con mio padre-
Ilhandir annuì
-Sarà fatto, non temere-
Ultima modifica di occidentale; 30-10-12 alle 21:59
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
riupps
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.