Originariamente Scritto da
Tommaso
Ho letto proprio adesso quella discussione, e devo dire che è una delle più interessanti. Pieralvise ha fatto un bell'intervento.
E' successo quel che doveva succedere: se uno vuole fondare uno Stato sul principio identitario etnico, allora prima o poi questo principio si prende una specie di autonomia. E infatti mi sono sempre chiesto perché mai ci dovrebbe essere una "Padania" con insieme il Piemonte e il Friuli, invece che, non so, un Piemonte con una Toscana?
Si puo anche considerare la questione dal punto di vista contrario: che cosa ci fanno insieme l'Alsazia, la Corsica e la Bretagna? E qui si parla di una differenza ben più notevole.
Il che insegna che in realtà, la spinta identitaria trova le sue ragioni non nel principio identitario-etnico, ma nella questione economica. Se la Sicilia era un pozzo di petrolio, non esisteva una questione identitaria nordista.
Poi la seconda cosa che ho notato, è come sia vivace il mito del Nord negli identitaristi alla Sizzi. Non ci è voluto molto, infatti, prima di vedere saltare fuori la questione del "biondismo". Quasi che il fatto di essere biondo era di per se un attestato identitario. In verità non lo puo essere in nessun caso, non lo puo essere in Svezia dove non tutti sono alti-biondi, e ancor meno in Italia dove oltre al fatto che non sono maggioranza da nessuna parte, se ne trovano fino in fondo allo stivale.
Infine, la questione numeri. Se non sbaglio Sizzi ha dato, per la Lombardia, i numeri seguenti: 17 milioni di abitanti, 7 milioni di autochtoni.
E c'è da pensare che gli stranieri siano mediamente più giovani.... buona fortuna, mi vien da dire...
In poche parole, tutto questo mi sembra... una pagliacciata all'italiana.