Pino Rauti. Un bilancio politico.

[socialistaprussiano]

No infatti è il testo del discorso di Rauti al convegno all'Hotel Parco dei Principi organizzato dall'Istituto Pollio sulla guerra rivoluzionaria dal 3 al 5 maggio 1965.

Famoso per la relazione di Giannettini.

[Ada De Santis]

Ma in base a cosa insultare Fini e non gli altri?
Si parla di Politica o di antipatie a pelle?
No perché se si parla di Politica e se non si vuole proprio guardare in faccia nessuno allora bisognerebbe anche leggersi le posizioni pure di una che di Rauti porta pure il cognome e che fa i documentari post-femministi sulle soldatesse italiane in Afghanistan

Forse perchè FINI è stato il peggiore !!Non che io rispetti gli altri.

[GLADIUS]

Apprezzo Rauti per quello che è stato, per quello che ha rappresentato nel corso degli anni.
Certo, non ho difficoltà a dire che mi appassionava, in particolar modo - e più di altri, il primo periodo, e cioè quello che portò alla fondazione del C.S.O.N.
Ovviamente non mi dispiace perché era evidente l'influenza del pensiero evoliano su lo stesso Rauti e su tutti coloro che animavano quel progetto politico, poi caduto nell'oblio a seguito del cambio di denominazione e di, ahimè, non solo quello.
Rautì, successivamente a quell'esperienza, come è noto rientrò all'ovile. Nel corso degli anni dette vita a nuovi esperimenti: il fenomeno della così detta Nuova Destra, sfondamento a sinistra e così via.
Occorre precisare una cosa, tra l'altro già trita e ritrita, seppe essere un buon ideologo ma non un buon politico.
Lui, in realtà, lo sapeva bene.
La cultura, la fedeltà, le idee, l'attaccamento erano le cose che gli restavano, e le difese fino all'ultimo.
Questo per me basta.

[GLADIUS]

Fini o non Fini, colonnelli o non colonnelli, vili o non: a me hanno insegnato che l'ultimo tributo ad un qualsiasi defunto, ancor più se rappresenta la storia di una personalità come quella di Rauti, lo si fa con ossequioso e religioso silenzio.
Questo tipo di carnevalata, scandito da vuoti slogan e mercanzie d'ogni genere (mi riferisco al video che ha mostrato il Corriere della Sera, il quale ha fatto notare come ci fosse il solito "ferlandiesco" ebreo che allestisce banchetti con busti e quant'altro anche in occasioni come queste), è disgustosa.

[Ada De Santis]

Si certo certe scene sono bruttissiime ad un funerale, ma credo che la gente lo avrebbe fatto lo stesso davanti ad un FINI, faceva meglio a non partecipare.Storace o non Storace, la gente non dimentica chi ci ha definito "IL MALE ASSOLUTO""Ha rinnegato più di tutti la STORIA, gli altri non sono stati migliori.Io sono fedele al motto " NON RINNEGARE E NON RESTAURARE"

[globulonero]

Ma in base a cosa insultare Fini e non gli altri?
Si parla di Politica o di antipatie a pelle?
No perché se si parla di Politica e se non si vuole proprio guardare in faccia nessuno allora bisognerebbe anche leggersi le posizioni pure di una che di Rauti porta pure il cognome e che fa i documentari post-femministi sulle soldatesse italiane in Afghanistan

la politica la lascio ai politicanti. Io odio i traditori, e tra tutto il letamaio di opportunisti e voltagabbana, Fini è stato e resta il più lercio. Il rispetto per i morti lo lascio ai bigotti praticanti e ai moralisti.
Ci sono morti e morti.... perfino il Padreterno caccia all'inferno chi non merita altro. Ed io non sono sicuramente il Padreterno............... e nemmeno un ipocrita

[Pieralvise]

Onorevole Rauti, negli anni Sessanta lei fu uno dei principali animatori dell’Istituto di studi storici e militari Alberto Pollio. Perché tale Istituto venne intitolato al celebre Capo di stato maggiore dell’Esercito morto nel 1914?

Perché scoprimmo, leggendo e studiando (come ci sforzavamo di fare allora), che Alberto Pollio fu una figura eminente del personale militare italiano: era stato un po’ il cervello e l’anima della Triplice Alleanza. Egli fu decisamente controcorrente rispetto all’orientamento che si determinò in seguito, ma restò un punto di riferimento militare - oltre che politico e dunque, sia pure in subordine, anche culturale - per chiunque volesse approfondire gli anni che precedettero la Prima guerra mondiale. Studiammo i piani di Pollio per il previsto afflusso di forze militari italiane al di là dei confini, a favore degli Imperi centrali anziché contro: era una prospettiva piuttosto stimolante.

Lo storico Aldo Giannuli si è chiesto (cfr. l’Unita, 28 settembre 2009) come mai venne recuperato il nome di un “Capo di Stato Maggiore triplicista e filo-austriaco”, negli anni in cui “era nel vivo la questione altoatesina”…

Pollio era indubbiamente un convinto triplicista. Filo-austriaco, però, non lo definirei: era una semplice conseguenza dell’atteggiamento a favore della Triplice alleanza. Non dimentichiamo che la Triplice fu una politica seguita per molti anni, con molta serietà e l’adesione anche da parte di intellettuali. Ancora oggi io ritengo che sia un tema sul quale bisognerebbe indagare con maggiore acutezza ed equilibrio.

Questa cosa aveva sempre incuriosito anche me.

[Ada De Santis]

la politica la lascio ai politicanti. Io odio i traditori, e tra tutto il letamaio di opportunisti e voltagabbana, Fini è stato e resta il più lercio. Il rispetto per i morti lo lascio ai bigotti praticanti e ai moralisti.
Ci sono morti e morti.... perfino il Padreterno caccia all'inferno chi non merita altro. Ed io non sono sicuramente il Padreterno............... e nemmeno un ipocrita

Questo lo sappiamo bene Globulonero !! TU lo hai vissuto quel periodo!!

[Hatamoto]

Comunque non ho ben capito cosa abbia fatto Storace al funerale di Rauti. Qualcuno può aggiornarmi?
Ho visto solo le contestazioni a Fini, ma nulla più.

[Ada De Santis]

Comunque non ho ben capito cosa abbia fatto Storace al funerale di Rauti. Qualcuno può aggiornarmi?
Ho visto solo le contestazioni a Fini, ma nulla più.

Sarebbe successo lo stesso, ma Storace ha i suoi fedelissimi si sospetta che abbia fatto partecipare i suoi amici. Si sospetta, perchè hanno questa abitudine, poi possiamo sbagliare !!!!!!!!!