REFERENDUM ED ELEZIONI, PAESE A UNA SVOLTA? | Misna - Missionary International Service News Agency
novembre 7, 2012 - 13:27 PORTORICO
REFERENDUM ED ELEZIONI, PAESE A UNA SVOLTA?
Economia e politica
I portoricani sarebbero pronti ad annettersi agli Stati Uniti cambiando le relazioni bilaterali dal 1952 secondo i risultati, ancora parziali, di un referendum non vincolante sullo status dell’arcipelago realizzato ieri in concomitanza con le presidenziali americane e le elezioni locali.
In base ai dati diffusi dalla Commissione elettorale (Cee), relativi a circa il 60% delle schede scrutinate, il ‘no’ alla prima domanda della consultazione – volete mantenere l’attuale condizione di Stato libero associato con gli Stati Uniti? – avrebbe ottenuto il 53,9%. Alla seconda domanda che poneva tre opzioni – diventare il 51° Stato degli Usa, ottenere l’indipendenza o acquistare una forma di sovranità mantenendo allo stesso tempo la libera associazione con Washington – il 61,2% dei votanti avrebbe scelto la prima.
Sul fronte politico, invece, scrutinato il 95% delle schede, la Cee ha assegnato al candidato dell’opposizione Alejandro García Padilla, del Partito popolare democratico (democratici), il 47,8% delle preferenze: si tratta di appena 14.268 voti in più del governatore uscente Luis Fortuño, del Nuovo partito progressista (repubblicani), promotore dell’annessione di Portorico agli Usa. Secondo fonti di stampa, Padilla, favorevole a mantenere lo status quo, dovrebbe essere proclamato a breve governatore eletto.
I portoricani sono cittadini statunitensi ma non possono votare alle presidenziali Usa e la loro unica presenza al Congresso è costituita da un membro della Camera dei rappresentanti senza diritto di voto. Dal 1967 hanno già votato tre sullo status del paese confermando finora la decisione di rimanere associati agli Usa. Ogni decisione sulla modifica dello status attuale deve comunque passare per il Congresso statunitense.