Ilva, azienda deposita istanza dissequestro: perizie confutano tesi Gip
ultimo aggiornamento: 20 novembre, ore 19:47
Roma - (Adnkronos) - Secondo i legali dell'Ilva la perizia presentata dal Gip utilizza parametri che entreranno in vigore solo dal 2016
Roma, 20 nov. - (Adnkronos) - L'Ilva ha depositato oggi l'istanza di richiesta di dissequestro degli impianti di Taranto che la procura aveva boloccato dallo scorso 26 luglio. L'annuncio e' dell'azienda che spiega come "le perizie chimiche ed epidemiologiche su cui si basa il sequestro da parte dell'Autorita' Giudiziaria di alcune aree dello stabilimento dell'Ilva di Taranto e i provvedimenti di custodia cautelare, non sono assolutamente probanti". Secondo i commenti alle perizie disposte dal Gip e realizzati da numerosi esperti per i legali di Ilva, "la perizia chimica disposta e presentata dal Gip, aggiorna i quantitativi di Pma10 alle prescrizioni aggiornate al febbraio del 2012, che entreranno in vigore solo nel 2016, mentre secondo i parametri attuali adottati per Legge da tutti i Paesi, e anche dall'Italia, per salvaguardare la tutela della salute pubblica, la soglia delle Pma10 nell'aria non deve superare i 50 microgrammi per metro cubo giornaliera (40 la soglia media annuale), con un limite di 35 sforamenti annui consentiti, soglie ampiamente rispettate a Taranto anche secondo i periti del Giudice". "In particolare infatti", sottolineano gli esperti consultati dall'Ilva nelle loro conclusioni, "nella perizia prodotta si legge che 'relativamente alla conformita' alle norme nazionali e regionali, i valori misurati alle emissioni dello stabilimento Ilva con gli auto controlli del Gestore nell'anno 2010 risultano conformi sia a quelli stabiliti dalle precedenti autorizzazioni e sia ai valori limite previsti dal recente decreto di Aia del 5 agosto 2010'". E ancora come "con l'ultimo adeguamento dell'impianto di abbattimento del camino E312 a servizio dell'agglomerato, si evidenzia come questa emissione venga campionata e misurata secondo quanto previsto dalla norma regionale, in particolare per quanto riguarda le diossine, e risulta conforme ai limiti regionali prescritti per le diossine e recepite dal decreto Aia". "Oltretutto, nel corso dell'audizione in aula per la presentazione delle perizie al Giudice, - si legge ancora - e' stato ribadito piu' volte dai periti stessi che 'L'Ilva rispetta le normative', e ancora 'l'Ilva rispetta tutte le prescrizioni dell'Aia, quindi le norme vigenti'; 'secondo la letteratura sono valori entro i limiti accettabili'; in una scala di valori elevati, elevatissimi, medi o bassi i valori di Taranto sarebbero per stessa definizione dei periti 'medio-bassi' e 'starebbero abbondantemente dentro i limiti'.