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A me risulta che prima delle Grandi Modernizzazioni la banca faceva l'istruttoria sul mutuo, e poi era la banca d'Italia di fatto a erogare. Prestava ai soldi del mutuo alla banca che ti finanziava e che ci lucrava un modesto profitto (il differenziale fra il tasso che gli applicava la banca d'Italia e quello che la banca applicava al mutuatario)
Le banche fanno mutui usando i soldi dei risparmiatori, questa della banca D’Italia che garantisce i mutui mi è nuova, ma se vogliamo ripetere la catastrofe subprime (le banche concedevano mutui a cani e porci perchè tanto le finaziarie Parastatali li ricompravano, altrimenti non lo avrebbero fatto) non mi sembra male come sistema :sofico:

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Tant'è che "per avere un mercato finanziario degno di questo nome" (riprendo parole di Prodi) è stata fatta la legge 130/99 che gli consente di emettere titoli negoziabili "senza copertura finanziaria iscritta a bilancio", bastando alla copertura il credito acquistato.
Le cartolarizzazioni si potevano fare già con la legge 387/93 (o Testo Unico Bancario) ma non le faceva nessuno perchè se anche il cessionario (quello che acquista il credito) si fosse finanziato emettendo titoli doveva comunque avere per questi titoli la copertura finanziaria iscritta a bilancio ( questo a causa del Codice Civile del 1942). E quindi non si poteva fregare nessuno.

Tant'è che "per avere un mercato finanziario degno di questo nome" (riprendo parole di Prodi) è stata fatta la legge 130/99 che gli consente di emettere titoli negoziabili "senza copertura finanziaria iscritta a bilancio", bastando alla copertura il credito acquistata
A leggerti mi perdo; tutte le banche lavorano con reserve frazionarie minime e in ogni caso se emetto dei titoli e poi non sono in grado di rimborsarli, ho delle ovvie responsabilità civili.
La tua fissa sulle cartolarizzazioni (potente strumento che permette di distribuire il rischio e abbassare I tassi) è incomprensibile; se tu depositi i risparmi su una banca che non cartolarizza, ma presta i soldi agli amici inadempienti e da mutui a senzatetto o compri obbligazioni emesse dall stessa, rischi di perdere tutto in ogni caso, perchè il nocciolo non è cartolarizzare, ma la qualità dei crediti.

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Adesso è chiaro che se io ti faccio firmare cambiali per 100.000€ (o un mutuo dello stesso importo) e poi ci posso emettere sopra derivati per 1.000.000 di €, e vendermeli per 700.000 € (lei, fa un affarone!!) buscandomi 600.000€ sull'unghia, non è che mi preoccupo se il mutuatario mi paga il mutuo o non me lo paga. Ma che mi frega!
Sono cazzi di quello che mi si è comprato i derivati (se era un cassettista, se no pure lui se li è rivenduti convenientemente)

Finchè il giochetto va avanti sono tutti contenti (ed è andato avanti oltre un decennio), quando si ingrippa allora vanno fallite alcune srl a socio unico, le banche hanno i prestiti in sofferenza (si sono ricomprati i derivati coi soldi dei depositi per tenere attivo il giro) e rivogliono i soldi dal popolo (che tanto è fesso, al limite si suicida, piange da Santoro o si dispera a "la vita in diretta"), ma chi si è fatto le ville ai Caraibi se le gode aspettando la prossima infornata.

E quindi ecco spiegato perchè non si vieta alle banche di acquistare derivati superischiosi: finisce il magna magna, i milionari in un anno, le ville e le mignotte costose. Fichè noi ci limitiamo a suicidarci andrà avanti così.
Solita confusion tra valore del derivato e capitale sottostante..e una titolo cartolarizzato non è un derivato, ma un valore reale.

Interessante che parli di crediti in sofferenza..e pensi che siano evitati eliminando le cartolarizzazioni?