Mi chiedevo: per i tesisti, se una coppia di "ex"-sposi in coscienza ricorda in modo veramente sincero che vi fu impedimento dirimente, ed è quindi moralmente certa che il loro matrimonio è nullo.
Non si amano più, si sono lasciati. Magari non hanno figli.
Poi si sono convertiti e magari sono diventati tesisti.
Ognuno ama sinceramente un nuovo partner ed ognuno di loro sinceramente vuole sposarsi con il rispettivo nuovo partner per mettersi a posto con Dio, per fare famiglia, ecc...
Non essendovi chi può esercitare la giurisdizione, per caso di grave necessità, un prete o un vescovo tesista possono celebrargli il nuovo matrimonio valido?
Magari sotto condizione (cioè "se quello precedente è veramente nullo")?
Magari nel sacramento della confessione, confessando il loro peccato dell'ex "matrimonio" fatto superficialmente, senza le necessarie disposizioni, quindi in modo nullo, ecc..., per caso di necessità con l'assoluzione può ottenergli la nullità matrimoniale? (così come, ad esempio, in caso di grave necessità ed impossibilità a ricorrere a chi ne ha la giurisdizione, nella confessione si può ottenere l'assoluzione dei casi riservati anche da parte di un semplice prete che normalmente non ne avrebbe l'autorità)
Grazie.