ROMA - Non solo scudo fiscale. Il via libera delle commissioni Bilancio e finanze della Camera al decreto anticrisi porta anche una sanatoria per le multe ricevute fino al 31 dicembre 2004. L'emendamento approvato ieri consentirà di estinguerle pagando, anche per quelle su cui è stata già emessa l'ingiunzione, una somma pari al minimo della sanzione pecuniaria amministrativa prevista per ogni norma violata e un tasso del 4% per l'agente della riscossione a titolo di rimborso. Quindi senza gli interessi. Un correttivo proposto da Maurizio Leo, deputato del Pdl e neo assessore al Bilancio del Comune di Roma. La misura solo nella Capitale dovrebbe riguardare tra i 400 e i 600mila cittadini.
Nel testo uscito dalle commissioni, si apre poi una strada per effettuare una moratoria sui debiti delle piccole e medie imprese. In pratica per sostenere le Pmi in difficoltà, il Tesoro è autorizzato a sottoscrivere, entro 120 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione, una convenzione con l'Abi per consentire di attenuare gli oneri finanziari anche in relazione ai tempi di pagamento degli importi dovuti.

Il provvedimento si arricchisce anche delle agevolazioni per la ricapitalizzazione. Con uno sgravio del 3% sull'imponibile per la sottoscrizione di aumenti di capitale fino a 500mila euro. Sempre in tema imprese, si apre la possibilità alle aziende di fare rifornimento di gas direttamente sul mercato, acquistandone fino a cinque milioni di metri cubi a prezzi che saranno fissati dal governo su proposta dell'Authority di settore.

Semaforo verde anche al tanto discusso scudo fiscale: sì a rimpatrio di fondi e beni da Paesi extra-europei o a reintroduzione e regolarizzazione da Stati Ue o aderenti allo spazio economico europeo che garantiscono un effettivo scambio di informazioni in via amministrativa. L'aliquota applicata è del 5%. Ma se si prova che la permanenza all'estero è stata inferiore a cinque anni, l'importo da pagare diventa inferiore. Mentre nel contrasto all'evasione Fiamme gialle e Agenzia delle entrate potranno chiedere di accedere alle informazioni di Bankitalia, Consob e Isvap.


Tra le altre misure, arriva con un emendamento anche l'equiparazione graduale dell'età pensionistica tra uomini e donne nella pubblica amministrazione. Il primo "gradino", secondo il testo approvato, è previsto il 1° gennaio 2010 per arrivare con uno scatto ogni due anni entro il 2018 a livellare l'età di uscita a 65 anni. Dalle commissioni della Camera parere favorevole alle modifiche sulla norma relativa alla tassa sull'oro: aliquota al 6% ma viene stabilito un tetto d'imposta di 300 milioni.

Novità in vista anche per i board delle municipalizzate. Sarà possibile azzerare gli organi amministrativi, di controllo e di vigilanza delle società interamente controllate da un singolo ente locale per i quali sia stata decisa la riduzione del numero dei componenti o degli emolumenti. La revoca, avendo i connotati della giusta causa, pregiudicherà il risarcimento. La finestra aperta dalla norma avrà una durata di sei mesi una volta diventata legge.


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