I principali paesi asiatici e la Russia dovrebbero unire i loro sforzi per controbilanciare “la globalizzazione americanista“, dice il leader del Partito comunista russo (KPRF) Gennadij Zjuganov. La Russia è stata storicamente il centro dell’Eurasia, collegando le civiltà europee e asiatiche, ha sottolineato Zjuganov. “Proponiamo di ripristinare sotto una nuova forma il “Ponte Eurasiaitco”, con una collaborazione più stretta e efficace tra i nostri popoli, paesi e continenti. La Russia, che per millenni ha partecipato attivamente alla vita di Europa e Asia, è pronta a compiere la sua missione storica e ad essere un collegamento tra i centri principali delle civiltà moderne, in questo momento difficile del suo sviluppo“, ha dichiarato il presidente del KPRF alla Conferenza dei partiti politici asiatici (ICAPP) a Baku, Azerbaijan.
Il capitalismo è marcio: tutti gli ambiti dalla produzione e politica alla cultura e moralità ne sono colpiti. Tutta una serie di paesi europei è sull’orlo del fallimento, ha osservato il leader comunista russo, citato sul sito ufficiale del KPRF. “Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, la vita sulla Terra è diventata molto più difficile e pericolosa“, ha dichiarato Zjuganov. Negli ultimi anni il mondo ha visto numerosi conflitti sanguinosi e devastanti, tra cui i recenti disordini in Medio Oriente e Nord Africa. “La strategia coloniale dei paesi occidentali e degli Stati Uniti ha portato l’umanità sull’orlo di una guerra mondiale“, afferma il leader comunista russo. I Paesi imperialisti hanno creato istituzioni che li aiutino a “governare il mondo”, come il Fondo monetario internazionale e l’Organizzazione mondiale del commercio. “Per coloro che si oppongono alla sottomissione ‘pacifica’ ai globalisti c’è la NATO, un istituto della violenza militare“, ha osservato Zyuganov. Tuttavia, il leader del KPRF è fiducioso sull’avanzata della resistenza alla “globalizzazione americanista“.
Una delle nuove tendenze geopolitiche è lo spostamento del centro economico mondiale nella regione Asia-Pacifico. I comunisti russi ritengono che il massimo utilizzo del potenziale economico, scientifico e culturale dei paesi asiatici potrebbe contribuire a risolvere i problemi globali e a garantire cibo, energia, sicurezza economica e militare. Zjuganov ha anche proposto la formazione di un parlamento dell’unione dei paesi asiatici, in futuro. Ritiene che darebbe un ulteriore impulso allo sviluppo della cooperazione.
RussiaToday
Traduzione di Alessandro Lattanzio
I Comunisti propongono l’unione eurasiatica guidata dalla Russia contro la globalizzazione imperialista - Stato & Potenza