Cagliari, Massimo Cellino rimprovera raccattapalle con la maglia del Napoli

[Noir]

CAGLIARI – Al termine di Cagliari – Napoli che si è giocata lunedì 26 novembre, sul prato di Is Arenas il presidente della squadra sarda Massimo Cellino insegue un bambino e lo rimprovera.

Il giovane raccattapalle stava lasciando il campo con una maglietta gentilmente concessa da un giocatore del Napoli. Cellino lo ha raggiunto e “costretto” a restituire quel cimelio al giocatore azzurro.

Il presidente lo ha poi rimproverato spiegando che un raccattapalle del Cagliari non deve mai tradire la propria squadra.
Cagliari, Massimo Cellino rimprovera raccattapalle con la maglia del Napoli | Blitz quotidiano

povero cuccioloostridicolo:

[Morfeo]

Bravo cellino ha a cuore la salute dei suoi raccattapalle, non sia mai che gli contagiasse qualche malattia.

[don Peppe]

Bravo cellino ha a cuore la salute dei suoi raccattapalle, non sia mai che gli contagiasse qualche malattia.

Febbre suina,una settimana da incubo - Regione Autonoma della Sardegna

L'UNIONE SARDA - Sanità e affari sociali : Febbre suina,una settimana da incubo

05.05.2009
Due donne di Castelsardo e Sorso tenute in quarantena

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È scattato il protocollo del ministero della Salute: una settimana a casa sotto osservazione, con contatti ridotti al minimo. SASSARI. Il primo caso sospetto nell’Isola si è verificato a Sorso, una settimana fa. Una donna di quarant’anni, ha accusato malore diffuso e debolezza, accompagnati da una febbriciattola, i sintomi tipici di una comune influenza. Quello che ha messo in allarme la guardia medica è stato il racconto della paziente, in arrivo da un viaggio in Messico. Da lì la comunicazione al 118. A quel punto è scattato il protocollo del ministero della Salute: una settimana a casa sotto osservazione, con contatti ridotti al minimo, anche con i parenti. Per la signora di Sorso la situazione si è risolta in pochi giorni, nel migliore dei modi. Il tampone faringeo e i prelievi disposti dall’équipe dell’Igiene pubblica della Asl hanno rivelato che si trattava di una banale influenza, nulla a che fare col temutissimo nuovo virus A/H1N1. Il secondo caso sospetto è di ieri mattina. Dal medico di famiglia è finita una donna di una trentina d’anni, pure lei di ritorno da un viaggio in terra messicana. In questo caso non è comparsa nemmeno la febbre, un sintomo che invece accompagna il nuovo virus. La donna, in preda a formicolio e debolezza generale ha chiamato il medico che, constatati i sintomi e saputo del viaggio recente, ha provveduto ad avvisare l’istituto di igiene pubblica. Il gruppo di sorveglianza della Asl si è messo immediatamente al lavoro. Ha disposto come da protocollo una quarantena casalinga, sette giorni senza contatti con le persone, e ha avvisato la paziente: se arriva la febbre si dà il via ai prelievi. Se invece la fronte rimane fresca tutto si può considerare risolto. Per quest’ultima donna non resta che attendere qualche giorno. Resta lo stato di pre-allerta in tutti gli aeroporti e nei porti sardi. Il ministero ha previsto un sistema di monitoraggio per chi arriva dalle zone a rischio. Quella che varca le frontiere dell’Italia sembra comunque una forma più blanda, rispetto per esempio all’incubo aviaria. Per settembre, assicurano al ministero, sarà pronto il vaccino. Il Governo ha già provveduto a diffondere un protocollo che stabilisce regole di comportamento sia per chi viaggia per il Messico sia per chi dal Messico sta facendo ritorno. La nuova influenza umana, spiega il depliant, è un infezione virale acuta dell’apparato respiratorio con sintomi simili a quelli classici dell’influenza: febbre, tosse, mal di gola, malessere generale. Il ministero invita chi rientra dal viaggio nelle zone a rischio a controllare il proprio stato di salute per almeno sette giorni. Se durante questo periodo si presenta febbre e sintomi simili all’influenza, nessuna incertezza: bisogna informare immediatamente il proprio medico di fiducia, informandolo del viaggio recente. PATRIZIA CANU

[don Peppe]

secondo me dopo la brutta esperienza che ha avuto, riteneva che per maggiore sicurezza i tifosi del cagliari, in presenza di Hamsik, farebbero meglio a portare le mutande di acciaio

[don Peppe]

Post modificato da Alessandro.

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