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    Predefinito Ultimo rimedio greco per pensionati e malati: eutanasia

    Ultimo rimedio greco per pensionati e malati: eutanasia. L’Italia lo copierà?
    28 novembre 2012 Di Giuseppe Sandro Mela




    I pensionati costituiscono una delle principali fonti delle uscite nei bilanci degli stati occidentali, specie perché la maggior parte delle pensioni in essere sono state conseguite con forme retributive e spesso tramite leggi che facilitavano il pensionamento. A soldoni: le pensioni che si pagano ai post-sessantottini sono un onere difficilmente sostenibile.

    Stessa cosa per i malati, specie quelli cronici. Sono un costo vivo per tutti i sevizi sanitari nazionali e la loro cura non permette di recuperare persone abili al lavoro.

    Se poi il sistema economico entra in depressione e le risorse sono terminate, se gli stati non riescono o non sanno contenere il deficit e continuano ad alimentare un debito sovrano incollocabile, allora la situazione diventa incandescente.

    In perfetto stile da mentalità statalista, lo stato non si può né deve toccare: esso è il frutto dell’alta concezione economica e politica maturata nei migliori ambienti culturalmente avanzati post-sessantottini. «Pubblico é bello».

    É vero che il buon Lord Keynes aveva detto che nel lungo termine saremo tutti morti: aveva però omesso il modo.

    La Grecia, da perfetto stato socialmente avanzato sta incamminandosi verso la più coerente delle soluzioni stataliste: si mantiene in essere l’istituto delle pensioni ed il servizio sanitario nazionale e si sopprimono gli utenti. L’ente puòe sopravvivere benissimo anche senza utenti: il suo personale é sacro, sono i sacerdoti della statolatria. E poi sia chiaro: l’inamovibilità dei dipendenti delle pubbliche amministrazione è “diritto precostituito” sì oppure no?

    Così i pensionati vecchietti e malati andranno incontro ad eutanasia per omissione di cure.

    Non si gridi allo scandalo: forse che ciò non è già successo in Italia? E quanti liberi pensatori, pensiamo solo ai nostri radicali, hanno sostenuto che si deve staccare la spina ai malati ritenuti essere incurabili? Vorremmo forse rinnegare il loro consistente contributo al progresso dei diritti umani?

    E chi mai potrebbe arrogarsi il diritto di decidere chi sì e chi no, se non un funzionario dello stato? O magari un giudice?

    Poveri post-sessantottini! Erano, e sono rimasti, talmente fessi da illudersi di godersi le proprie pensioni e prebende nonostante la depressione economica ed il continuo “progresso sociale“.

    D’altra parte sia chiaro: la morale é argomento codino, l’etica non esiste e tutto è relativo. Quindi decide il politico, il funzionario, il giudice. La verità tanto non esiste: é soggettiva. Quindi l’eutanasia é giusta ed auspicabile.

    Piccolo particolare. Fino a tanto che toccava agli altri era una cosa, ma adesso che tocca a loro potrebbe proprio esserne un’altra.

    Niente cure, risparmi sull’Ssn, morte dei pazienti, riduzione del numero dei pensionati, bilanci rattoppati, stato salvo!

    Ma, ha senso piangere sulla generazione post-sessantottina?

    Eccoteli serviti di barba e capelli.

    Lasciamo i Lettori alla lettura di questa brillante traduzione. Chi sa se qualcuno di loro si porrà la domanda: «e se capitasse anche da noi?».



    La Grecia uccide i suoi Pazienti di Alzheimer e Patologie croniche ai reni.

    fonte: keeptalkinggreece.com

    La salute in Grecia è malata. Malata come le menti di coloro che prendono certe decisioni e costringono migliaia di persone ad una morte dolorosa, dal momento che li privano delle medicine per guarirli. Chiamatelo “Terzo Pacchetto d’Austerità”, chiamatelo “un paese in bancarotta”, chiamatelo come volete, ma il fatto è questo: i ministri ben pagati di questo governo insieme ai ben pagati deputati ed altri funzionari dello Stato che guadagnano diverse migliaia di euro al mese, lasceranno i bisognosi ed i malati senza le medicine essenziali e l’assistenza sanitaria di base.

    La scorsa settimana il vice-ministro della ‘sanità’ Salmas ed il ministro del lavoro Vroutsis hanno deciso, indipendentemente dal “pacchetto di austerità”, di imporre una tassa del 10-25% sull’acquisto dei medicinali prescritti ai malati cronici delle seguenti categorie: insufficienza renale, epilessia, Alzheimer, demenza, vasculite di Burger, malattia di Charcot-Marie-Tooth, Parkinson, diversi tipi di diabete, malattia di Wilson ed altre patologie croniche (Qui, la lista completa in greco Αλλάζει η συμμετοχή στα φάÏμακα! Ποια θα κοστίζουν πιο ακÏιβά. Όλος ο κατάλογος).

    Contributo dello zero per cento per il cancro, l’HIV ed altre malattie croniche, anche se solo per le medicine direttamente collegate alle loro patologie.

    I pazienti dovranno pagare un 10% di tasse per le medicine direttamente collegate alle loro malattie ed un 25% per quelle non direttamente collegate e indipendentemente dal fatto che la malattia secondaria, come problemi cardiovascolari, diabeti, ipertensione, sono causate dalla malattia primaria.

    Ora non è chiaro: chi deciderà se il collasso dei reni è collegato al diabete o viceversa, o se le medicine per l’Alzheimer richiederanno una tassa del 10% mentre i rimedi vascolari ne richiederanno una del 25%?

    Senza nessuna esenzione per i redditi bassi, i pazienti cronici delle categorie menzionate, alcuni dei quali hanno bisogno di cure che valgono diverse centinaia di euro ogni mese, dovranno sborsare anche più di 100 euro. Anche se le loro pensioni sono inferiori ai 500-600 euro.

    Patologie renali

    Per esempio un paziente in emodialisi ha bisogno di medicine per un valore di circa 500 euro al mese. Se dovesse pagare un contributo avendo un reddito basso, il paziente e la sua famiglia sarebbero posti di fronte ad un dilemma: comprare le medicine o morire di fame. Questo dove la maggior parte delle famiglie medie hanno un solo membro che lavora e che guadagna.

    Solo i malati terminali in dialisi verranno esentati dalla tassa.

    “Ciò è inaccettabile, poiché i pazienti sotto dialisi hanno molti altri problemi gravi di salute, compresi quelli cardiovascolari, glicemia, ipertensione, etc.”, dichiara Gregory Leontopoulos, segretario generale della Federazione Panellenica dei Malati Renali.

    Come menzionato, un paziente sotto emodialisi potrebbe aver bisogno di più di 500 euro al mese per comprare le medicine, a seconda della sua condizione di salute. “Non tutti hanno la possibilità di pagare una tale somma di denaro ogni mese per fronteggiare un problema di salute grave”, ha detto Leontopoulos ed ha avvertito: “Se non cambiamo la decisione, ne piangeremo le vittime”.

    Malati d’Alzheimer

    La notizia sulla tassa per l’acquisto di medicinali per i pazienti assicurati ha diffuso l’orrore tra i gruppi di malati cronici, specialmente tra coloro che sono costretti ad un trattamento quotidiano, come gli affetti da demenza o da Alzheimer. Il presidente dell’Associazione Greca per l’Alzheimer, Magda Tsolaki, ha scritto un drammatico appello al ministro della Salute sottolineando la necessità dell’esenzione di questi pazienti dalla tassa.

    Qui sotto alcuni passi dalla lettera:

    “I pazienti affetti da Alzheimer sono per lo più anziani e pensionati. Sebbene abbiano un’invalidità del 100%, non ricevono alcun beneficio o sussidio dalla previdenza sociale.

    La media delle entrate mensili di questi pazienti non supera i 785 euro, mentre il minimo delle pensioni dell’OGA – Istituto di Assicurazione Sociale e l’IKA – Istituto di Previdenza Sociale non superano, rispettivamente, i 350 ed i 470 euro. Circa 400.000 pensionati ricevono tra i 600 ed i 1000 euro mensili.

    Le malattie croniche generative causano il declino progressivo della memoria e di tutte le funzioni associate come farsi il bagno, mangiare, vestirsi e è accompagnato da cambiamenti comportamentali notevoli.

    Sottolineando l’alto impatto economico per i pazienti e le loro famiglie, Tsolaki richiede l’esenzione dalla tassa dichiarando che senza risorse disponibili i pazienti verrebbero deprivati delle medicine con la conseguenza di un deterioramento più rapido della loro situazione clinica ed un escalation dei disturbi comportamentali che costringeranno le famiglie e per chi si prende cura di loro a mandare questi pazienti in istituti statali, aumentando i costi del sistema di assistenza sanitaria nazionale”.

    I trucchi per i tagli all’assistenza sanitaria

    I trucchi usati da coloro responsabili dei tagli all’assistenza sanitaria per le malattie croniche non hanno limiti. Hanno tolto la fisioterapia per i pazienti con sclerosi multipla, trauma cranico, neuropatia, malattie del sistema nervoso centrale, se il paziente è già stato trattato in una clinica, in un centro ospedaliero o in qualsiasi altro programma di riabilitazione. Allo stesso tempo, il paziente assicurato dovrà usufruire del trattamento fisioterapico entro tre mesi dalla prescrizione del medico.

    Ricovero a soli 25 euro!

    Il nuovo pacchetto di austerità prevede tagli per 1.1 miliardi di euro alla sanità greca, oltre ai salari dei dottori, per poter finanziare l’organizzazione nazionale di assistenza sanitaria (EOPYY), la scandalosa organizzazione di nuova costituzione che ha unificato i fondi assicurativi e che è fallita prima di compiere i suoi due primi anni di vita.

    Con il nuovo pacchetto di austerità, i pazienti assicurati dovranno pagare 25 euro per essere ammessi in ospedale per operazioni chirurgiche o controlli medici e pagheranno 1 euro per ogni prescrizione a partire dal 1° gennaio 2014.

    Se saranno ancora vivi…

    Una legge sull’eutanasia in Grecia?

    Ministro Vroutsis? Ministro Salmas? Chi sono questi ministri, i passanti della politica? Chi li ha votati? Quanti voti hanno ricevuto nelle elezioni di giugno per autorizzarli a governare il destino di migliaia di malati e bisognosi?

    Un’amica mi stava raccontando del continuo aumento dei costi che deve affrontare per i suoi genitori malati, entrambi ultra-ottantenni. Devono chiamare un dottore almeno una volta al mese (60-80 euro). Ogni due mesi uno dei due deve fare le analisi del sangue (80 euro). I pannoloni costano 50 euro. Poi ci sono le tasse per le prescrizioni mediche (almeno 20 euro). Con la nuova regolamentazione, dovrà pagare altri 40-70 euro per le medicine prescritte. Oltre alle spese mediche, dovrà spendere circa 150-200 euro al mese per comprare da mangiare e pagare le bollette. Una delle pensioni dell’anziana coppia malata serve a pagare un badante (400 euro). Deve anche pagare i loro conti e le tasse sulla proprietà di emergenza perché vivono in una casa di 70 mq.

    Questa amica ha perso il lavoro due anni fa, usa i suoi risparmi per assistere i genitori. Da parte loro, hanno perso un’entrata di 4.320 euro dopo il dimezzamento dei bonus natalizi/pasquali, quando il sussidio della previdenza sociale è stato eliminato con un click ed hanno dovuto pagare un contributo di 30 euro al mense alla EOPYY. Con il nuovo pacchetto di austerità perderanno almeno altri 1.200 euro all’anno mentre i bonus natalizi rimanenti scompariranno. I pensionati IKA prendono in tutto 1.090 euro.

    Forse Salmas, Vroutsis & Co. dovrebbero considerare di far passare anche una legge sull’eutanasia, dal momento che i malati cronici e le loro famiglie non saranno in grado di sopportare l’ulteriore onere finanziario.

    Fonte: www.keeptalkinggreece.com

    Link: http://www.keeptalkinggreece.com/201...ents/4.11.2012

  2. #2
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    Predefinito Re: Ultimo rimedio greco per pensionati e malati: eutanasia

    Darwinismo Sociale

  3. #3
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    Predefinito Re: Ultimo rimedio greco per pensionati e malati: eutanasia

    beh, meglio l'eutanasia dei vecchi che i vecchi che ammazzano i giovani impedendo loro persino di riprodursi dato che li han lasciati senza prospettive.

    almeno da un punto di vista naturalistico ha un senso il giovane forte che uccide il vecchio. il contrario va contro natura
    Ultima modifica di zlais; 28-11-12 alle 21:41
    Il coro del Bunga Bunga:
    Silvio: ♪fa ♪re ♪sol ♪do ♪fa ♪re ♪sol ♪do
    I ministri: ♪mi ♪fa ♪fa ♪re ♪sol ♪do ♪mi ♪fa ♪fa ♪re ♪sol ♪do
    Le ministre: ♪si ♪la ♪do ♪si ♪la ♪do ♪si ♪la ♪do
    Il giudice: ♪si ♪fa ♪la minore ♪si ♪fa ♪la minore

 

 

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