Originariamente Scritto da
MrBojangles
Tranquillo: han già "sistemato" tutto ...
Conflitto perfetto
(Marco Travaglio)
Il Fatto Quotidiano del 29/12/2015
Via, siamo seri:
chi potrebbe mai sospettare un conflitto d’interessi tra il procuratore capo di Arezzo che indaga (anche per conflitto d’interessi) su Banca Etruria amministrata dal 2011 e vicepresieduta dal 2014 dal padre della ministra Boschi e il suo ruolo di consulente retribuito del governo di cui fa parte la ministra Boschi e che è presieduto da Matteo Renzi, il cui padre Tiziano è socio (in un affare di outlet) dell’ex presidente di Etruria Lorenzo Rosi inquisito da Rossi?
Guarda te, alle volte,
cosa va a sospettare la gente.
Bene ha fatto
il Csm a dissipare fulmineamente i dubbi, confermando che
Rossi può continuare a indagare su Etruria e a prestare i suoi servigi al governo Renzi-Boschi.
L’ha autorevolmente anticipato il presidente della Ia commissione Renato Balduzzi: Rossi
ha risposto “in modo convincente ed esauriente” a tutte le domande, ma soprattutto ha
“manifestato serenità, imparzialità e indipendenza rispetto ai procedimenti di cui si occupa”, spiegando che non ha mai ravvisato interferenze fra le sue indagini e la sua consulenza, anche perché
fra i suoi indagati “non c’erano componenti della famiglia Boschi”.
Non è meraviglioso?
Il pm assicura di non avere conflitti d’interessi e i consiglieri del Csm prendono buona nota.
Ma
non perché si fidino della sua parola e basta, nossignori.
Se, puta caso,
il pm si fosse presentato tutto agitato, scarmigliato, sconvolto, occhio pallato, salivazione azzerata e sudorazione a mille, le volpi del Csm (
tra cui Giuseppe Fanfani, penalista e storico difensore di Etruria) l’avrebbero sgamato subito.
Invece
l’hanno osservato molto bene mentre parlava e l’hanno trovato così sereno, così imparziale, così indipendente da concludere che è un pm sereno, imparziale e indipendente.
Furbi, loro.
La prova del nove decisiva è che, indagando sui vertici di Etruria responsabili di un dissesto miliardario e di migliaia di risparmiatori sul lastrico, il procuratore ha indagato l’ex-presidente e un membro del Cda, ma
ha assicurato che mai e poi mai indagherebbe l’ex vicepresidente e membro del Cda Pier Luigi Boschi, nonostante i pesantissimi rilievi (con multa da 144 mila euro) di Bankitalia.
Si farebbe tagliare una mano, piuttosto.
Quindi che conflitto d’interessi potrà mai avere nel lavorare per il governo della Boschi,
se ha deciso di non inquisirne il padre?
Sarebbe come accusare di conflitto un arbitro che è consulente di Mediaset però non fischia mai contro il Milan, ma solo contro la squadra avversaria.
[...]
Eh! ...