“Se indietreggio uccidetemi”
PROCESSO AGLI ULTIMI DIECI GIORNI DI MUSSOLINI
accusa
Arch. GIUSEPPE VASSALLI (29a Division Waffen-SS)
difesa
Prof. AURORA RASCONÀ (Ausiliaria 3° Rgt. Bersaglieri)
moderatore
Avv. SILVIO BONAZZA (Fiamme Bianche)
Vorrei Prender spunto dalla conferenza/dibattito sopracitata e recentemente tenutasi allo spazio Ritter di Milano, che mi dicono si sia sviluppata in un dibattito piuttosto acceso, per chiedere l'opinione dei forumisti a riguardo. Mi piacerebbe che il tutto non prendesse la piega della diatriba tra NazSoc E Fasci (e non si finirebbe piu') ma che magari si concentrasse sul comportamento dell'Uomo Benito Mussolini negli ultimi giorni della sua avventura terrena: che cosa avrebbe dovuto fare il Duce?
Come incipit, in Calce un brano dell'interessante libro Andenken - Ricordo (Ed Novantico) scritto dall'Arch Vassalli, il quale sosteneva anche "l'accusa" nel corso del dibattito. Si tratta di un dialogo tenuto nei giorni immediatamente successivi alla fine della guerra tra lui, neanche 20enne arruolatosi volonatrio nelle SS Italiane ed il padre, combattente delle 2 guerre mondiali, Squadrista, Ufficiale della GNR nella RSI:
…..« Perche’ hai abbandonato il Fascismo? »
« Papa’, ti sei dimenticato del 25 Luglio 1943 ?. Papa’ non si e’ grandi solo nella vittoria, si e’ grandi nella rinuncia, nel sacrificio. Guarda come e’ finito Mussolini fuggendo ! Non poteva resistere dove il Fascismo e’ nato ? I Piazza San Sepolcro doveva riunire I suoi ultimi fedeli e morire con le armi in pugno.
L’avremo osannato per sempre e con lui il Fascismo. Bisognava resistere nelle case, nelle cantine del quartiere, dovevamo morire tutti e con noi il Duce. Vuoi che Mussolini non sarebbe riuscito a far convergere diecimila uomini pronti a morire ?
Non andare a pietire in Arcivescovado, doveva morire armi in pugno. La disgrazia va affrontata, l’inevitabile e il necessario bisogna sempre essere pronti a guardarli in faccia e accettare di vedere le conseguenze che producono ; chiudere gli occhi non e’ mai una soluzione. Tu, come squadrista, hai collaborato ad erigere questo regime ma non siete riusciti ad educare il “Popolo”.
Mi chiedi perche’ son passato al Nazionalsocialismo, perche’ era fondatosulla realta ‘ del valore della vita del singoloessere umano e del “Volk“ nel suo complesso, di conseguenza, lo Stato era subordinatoalle esigenze del Volk.
Sotto il Fascismole persone non avevano alcun valore di per se’, erano oggetti dello Stato, e l’unica realta’ dominante era lo Stato in quanto tale. »……