ho girato diverse volte la scandinavia... ma direi che con la calabria non c'è confronto :sofico: questa regione è letteralmente un pezzo di paradiso che si è staccato ed è caduto dal cielo tra noi mortali. appena ne ho la possibilità vado giù da dei miei carissimi amici. """"purtroppo"""" sono quasi tutti di località marittime (la prossima estate sono ospite da amici di Praia a Mare), quindi non avendo molte conoscenze ho girato poco le sue montagne. tranne una bella gita nell'aspromonte i cui luoghi spettacolari non dimenticherò di certo.
si insomma, speriamo col tempo di fare amicizia con qualche calabrese di montagna e avere la possibilità di assaporare meglio le alture della calabria![]()
...vivono tutte ancora le isole madri di Eroi
ogni anno rifioriscono...
Era un paradiso.
Ora la maggiorparte delle coste sono deturpate da casette di cemento orribili: o meglio, non c'è molto cemento ma quel poco che c'è è davvero un pugno nell'occhio e quindi basterebbero poche demolizioni per riprodurre il paesaggio paradisiaco di un tempo.
Le montagne si sono salvate grazie al fatto che sono parecchio ma parecchio impervie.
FORZA LUPI DELLA SILA!
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Ultima modifica di Bartolo; 07-12-12 alle 12:25
LUPI SILANI: a terra è a nostra e nun s'adda tuccà.
FORZA LUPIIIIIII !!!!!!!!
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Mi hai fatto venire in mente Palinuro......ogni anno vado in vacanza ad Ascea , una sera decido di fare un giro a Palinuro. Ci si accomoda in ristorante e sento la cameriera parlare in milanese , in milanese anche il proprietario . Ma l apoteosi è stato quando abbiamo ordinato un piatto e fagioli col le cozze .Ho chiesto che fagioli erano , risposta "borlotti" . Ci siamo guardati in faccia io e la mia compagna e ce ne siamo andati.....andando a mangiare in un locale gestito da campani (locali).
p.s. lo sanno tutti che la pasta e fagioli con le cozze si fanno con i cannellini .
DALLA MONTAGNA VERSO LA COSTA
ho iniziato la discussione analizzando l'impatto in chi raggiunge le foreste della montagna calabrese provenendo dal mare.
ora analizziamo il percorso inverso: dai paesaggi nordici improvvisamente ci si ritrova in un paesaggio arido, aspro, mediterraneo.
guardate le foto e subito dopo leggete il passo di norman douglas da "old calabria" che descrive in maniera poeticamente geniale la sensazione spirituale dell'antica anima greca delle aspre e assolate colline calabresi.
Intanto è bello riposare qui, immobili, ma ben desti nella vampa senza soffio d'aria del mezzogiorno.
Il calore si rovescia in torrenti benigni sopra questa desolazione; neppure un'ombra di vapore appanna l'orizzonte; non una vela, non un'increspatura interrompe la linea del mare.
Si puo ascoltare il silenzio'. Il sopore avvolge ogni essere sulla terra [.]
Un tale torrido splendore' quando imbeve una terra
della più austera semplicità, riconduce lo spirito a stati di primitiva soddisfazione e di altrettanto primitiva ricettività' .
Si delinea nella nostra fantasia una nuova visione delle cose umane, un suggestivo senso di benessere, in cui non trovano posto le sciocche difficoltà e i conntrasti del nostro tempo'. Liberarsi da questi legami' ritrovare
l'affinità con un elementare e vigoroso archetipo' amante della terra e del sole [...] Come sono felici questi attimi di aureo equilibriol
Sì è un bene lasciarsi sommergere da questa atmosfera aspra e vibrante, nel fulgore meridiano delle cose'.
È questo il mezzogiorno definito o dai greci l'ora pesante, quando i templi non sono calpestati nè dai sacerdoti né da fedeli.
Adesso la chiamano controra l'ora del cattivo auugurio. Uomini e bestie sono incatenati dal sonno mentre gli spiriti si aggirano intorno, come a mezzanotte' ["'] In quest'angolo.
In quest'angolo di Magna Grecia la natura si è manifestata con severa parsimonia: roccia ed acqua. Ma queste rocce e queste acque sono una realtà' sono la materia di cui è formato l'uomo'.
(NORMAN DOUGLAS "OLD CALABRIA")
Ultima modifica di uqbar; 07-12-12 alle 14:13