nella prossima puntata: i misteri del santuario di montagna di Polsi che custodisce i segreti più profondi della ndrangheta
nella prossima puntata: i misteri del santuario di montagna di Polsi che custodisce i segreti più profondi della ndrangheta
mi sa allora che non hai visto le nostre coste venete... e come stanno pian piano divorando anche le nostre montagne, cementando ovunque.
fidati, in confronto a noi siete ancora un paradiso. ovvio che rispetto al passato si è speculato e distrutto molto, ma ripeto, niente in confronto a come è stata violentata la mia terra..
...vivono tutte ancora le isole madri di Eroi
ogni anno rifioriscono...
certo che no! io intendevo solo dire che in veneto ormai siamo a un punto di non ritorno, mentre in calabria credo ci sia ancora la possibilità di correre ai ripari..o addirittura certi luoghi sono intatti del tutto e c'è solo da sperare che si continui su questa linea di pensiero..
...vivono tutte ancora le isole madri di Eroi
ogni anno rifioriscono...
contemplando con bela bartok
ascoltate bartok in sottofondo guardando queste foto della sila
(cliccate sul link youtube Alberto Nosè - Bela Bartok - Piano Concerto No.2 - 2nd movement - 3/5 - YouTube )
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Ultima modifica di uqbar; 08-12-12 alle 19:26
dalla sila bruzia (cosenza) passiamo all'aspromonte (reggio calabria).
il misterioso santuario di polsi (preaspromonte) dove si svolgono i summit di ngrangheta .. ma di questa caretteristica parleremo in seguito.
per ora un anticipazione fotografica
(il santuario di polsi in aspromonte)
(gente di aspromonte al santuario di polsi)
(la madonna di polsi in processione - per arrivare al santuario anche i vecchietti debbono arrimpicarsi per rocce impervie, E LO FANNO !!!!!)
(summit di ndrangheta del 2011 all'interno del santuario)
Ultima modifica di uqbar; 08-12-12 alle 19:52
misterioso per via delle riunioni della ndrangheta?
ma quella in foto è una frana?
e ora introduciamo il massimo scrittore calabrese e uno dei più importanti del 900 italiano, lui stesso nato in aspromonte, e la sua opera GENTE IN ASPROMONTE
corrado alvaro (San Luca, Reggio di Calabria, 1895-Roma 1956) - in un ritratto di renato guttuso
« Non è bella la vita dei pastori in Aspromonte, d'inverno, quando i torbidi torrenti corrono al mare, e la terra sembra navigare sulle acque. I pastori stanno nelle case costruite di frasche e di fango, e dormono con gli animali. Vanno in giro coi lunghi cappucci attaccati ad una mantelletta triangolare che protegge le spalle, come si vede talvolta raffigurato qualche dio greco pellegrino e invernale. I torrenti hanno una voce assordante. »
(Corrado Alvaro - Gente in Aspromonte (incipit)
"Quello di Gente in Aspromonte è un mondo arcaico... un mondo chiuso, primitivo, elementare, dove i rapporti sociali erano duri, anzi spietati e le ingiustizie profonde. Ma esso possedeva anche i suoi valori, una sua bellezza, le sue segrete dolcezze... Perciò se su di esso non c'è da piangere, dice Alvaro, bisogna tuttavia custodirne generosamente la memoria. Ed è perciò, anche, che quello descritto in Gente in Aspromonte è un mondo severamente giudicato, ma in pari tempo amorosamente rivissuto, in un perpetuo ondeggiamento dei sentimenti, in un continuo oscillare tra il moralismo e il lirismo e in un altrettanto continuo contrasto tra l'uomo moderno e l'antico che convivevano in Alvaro." (dall'introduzione di Mario Pomilio)
(aspromonte: donne arcaiche, non piangono, non strillano, sembrano glaciali ...... ma c'hanno il fuoco dentro!! sono greche, se non fosse per quel colore nero cristiano sembrerebbero donne di un coro di una tragedia greca - e ritorna sempre l'anima greca, il sangue, il destino)
Ma recentemente una donna, una mamma di un ragazzo ucciso in una faida, al funerale era vestita di bianco candido ...........
Ultima modifica di uqbar; 10-12-12 alle 19:00