Mi chiedevo, voi che li conoscete:
Il clero tesista non "una cum", quando una persona si sentisse in dovere di coscienza di passare in unità di sacramenti e di fede con loro (anziché col clero conciliare), come si regola per i sacramenti già ricevuti (battesimo e cresima)?
I sedevacantisti simpliciter americani ri-celebrano sotto condizione tutti i sacramenti.
Effettivamente, se io mi trovassi in tale situazione, non mi dispiacerebbe, anzi, non facendolo, vivrei tutta la vita col tormento morale del dubbio se addirittura sono battezzato!
Sapete bene la situazione del clero attuale. Per esempio il prete che mi battezzò, stando ad alcune info, sta in un giro di soldi almeno un pò ambiguo... chi mi dice che non è massone. Almeno il dubbio non è temerario, anche conoscendo la situazione attuale.
Se fosse massone (o anche solo molto eretico) e magari non avesse messo l'intenzione di fare quello che fa la Chiesa quando mi battezzò?
Lessi da qualche parte che nei sacramenti il dubbio non è ammissibile...
Rimanere con questo dubbio morale sarebbe un vero tormento a vita! E su materie gravissime!
In tali condizioni il clero tesista è disponibile a celebrare anche il battesimo sotto condizione?
Per non parlare delle cresime! Lì il dubbio di validità è ancora maggiore, anche in caso di retta intenzione del celebrante, per via delle modifiche dei riti di consacrazione episcopale ecc... che ben sapete.
Grazie!