David Duke è stato acclamato da diversi membri del Tea Party che sarebbero pronti a votarlo se si presentasse alle elezioni per diventare presidente degli Usa nel 2012:
Will Dr. David Duke Run for U.S. President?
Will Dr. David Duke Run for U.S. President? | The Official Website of Representative David Duke, PhD
Stati Uniti: bianchi in minoranza nel 2050 ? - Page 8 - Stormfront
Il Nord America è stato un grande esperimento storico paneuropeo di White Nationalism, purtroppo degenerato a causa dei traditori interni e del potere ebraico che si è impadronito dei mass-media, della finanza e del governo utilizzando tali strumenti per distruggere e far meticciare la razza bianca. Oggi purtroppo la conseguenza di tutto ciò è il declino inesorabile dell’America profonda.
Anche i veri Russi etnici ed identitari però sanno benissimo che bisogna distinguere nettamente fra il Nord America anglosassone ed europeo delle origini – che è stato creato da eroici pionieri bianchi e nordici come inglesi, scandinavi, fiamminghi e in seguito ha accolto europei di ogni nazionalità come tedeschi, italiani, slavi, ecc. – dagli Usa dell’ultimo secolo che hanno agito come potenza governativa e militare anti-europea (ZOG); ecco infatti cosa ha ottimamente dichiarato Pavel Tulaev alla conferenza sul "THE WHITE WORLD'S FUTURE", “Il Futuro del Mondo Bianco” organizzata a Mosca nel 2006:
Òóëàåâ Ïàâåë Âëàäèìèðîâè÷ - Euro-Russia in the context of World War IV
“Pavel Tulaev - EURO-RUSSIA IN THE CONTEXT OF WORLD WAR IV
(…) Beautiful America - the dream of millions of European refugees and immigrants - that used to be free, proud and White, has transformed into an aggressive terrorist state, the corrupt policeman #1, protecting Masonic power, human degeneration, race-mixing and global Zionism. (…)”
Traduco in italiano:
“La bellissima America - il sogno di milioni di profughi ed immigrati europei, che una volta era solita essere libera, orgogliosa e bianca, si è trasformata in un aggressivo stato terrorista, il poliziotto corrotto numero 1, che protegge il potere massonico, il sionismo globale, la degenerazione umana e la mescolanza razziale.” - Pavel Tulaev
Questo fu il discorso di Duke:
David Duke At International Conference In Moscow On The Future Of ...
David Duke At International Conference In Moscow On The Future Of European Mankind! - Stormfront
The White World's Future - report by CVH & David Duke's speech
The White World's Future - report by CVH & David Duke's speech - NNN Reporters Newsroom Forum
Finalmente ho ritrovato pure questo articolo di Pino Rauti sul declino demografico del Nord America bianco, eccolo:
RAUTI SCRIVE
“Stati Uniti: i bianchi "marciano" verso la scomparsa di Pino Rauti
Ancora non si puo' dire come finirà il tentativo di Obama di conquistare la Casa Bianca (si vota a novembre) ma un fatto è certo; che la candidatura di Obama ha messo clamorosamente in luce che l'andamento demografico sta cambiando nel profondo gli Stati Uniti, dove - per riassumere - "i bianchi stanno diventando la minoranza" e tali saranno - prevedono le statistiche - nel 2050. Nei prossimi 30/40 anni, seguiamo ancora i dati statistici, la percentuale di ispanici sali al 29% e quella degli asiatici al 9%. E così l'America del Nord si trasformerà - scrive D.R. su "Il Sole 24 Ore" - in un Paese " ancora più etnicamente diverso, e sempre più simile alla California, lo Stato in cui queste trasformazioni demografiche si sono già verificate da anni. Le proiezioni del Pew Research Center confermano che la crescita demografica negli Stati Uniti sarà trainata dall'immigrazione."
Ancora qualche altra cifra sulla quale riflettere: la popolazione americana crescerà a 438 milioni di abitanti; ma l'82% dei nuovi cittadini americani saranno immigranti, o i loro figli. Anzi, la percentuale di immigranti in questa "nazione di immigranti" raggiungerà il livello più alto in assoluto: nel 2050 un americano su cinque sarà nato all'estero. I trend demografici delineati da "Pew Research Center" per i prossimi 40 anni potrebbero avere un impatto sul controverso dibattito sull'immigrazione, uno dei temi scottanti di questa campagna presidenziale. L'aumento dell'immigrazione in termini assoluti e percentuali assicurerà infatti la crescita della forza lavoro di età compresa tra i 18 e i 64 anni; senza l'apporto dei nuovi arrivi, la forza lavoro americana sarebbe destinata a scendere di 7 milioni, alterando sensibilmente la proporzione tra popolazione attiva e pensionati. E ancora: anche gli Stati Uniti sono -come avviene in tutto il mondo occidentale, una "Nazione che sta invecchiando" (la percentuale della fascia di età superiore ai 65 anni salirà infatti dal 12% di oggi al 19% nel 2050), l'onere fiscale relativo alla spesa sociale e sanitaria che ricade sulla classe lavoratrice potrà quindi essere alleviato grazie all'aumento del numero di immigranti. Abbiamo detto, che occorre riflettere su queste cifre; che dal nostro punto di vista richiederebbero anche negli Stati Uniti una politica "famiglia-demografia" quale quella che auspichiamo da anni per l''Italia ma, ancor meno che da noi, chi la farà laggiù una battaglia di questo genere in una società immersa fino al collo nella mitologia della ricerca del massimo profitto?”
Stati Uniti: i bianchi "marciano" verso la scomparsa
Stati Uniti: i bianchi "marciano" verso la scomparsa | â€* SARAJEVO â€*
Segnalo l’ interessante iniziativa di un campionato Usa di basket riservato ai soli bianchi…
Ovviamente gli ipocriti antirazzisti hanno protestato con la loro solita isteria egualitaria, dimenticandisi del fatto che negli Usa esistono scuole, università ed associazioni varie per soli negri e mulatti afro-americani dove si insegnano strampalate teorie storiche, infatti esiste perfino il “Black History Month”, ma nessuno protesta!! (Vi ricordo anche che in Italia ci sono olimpiadi per soli ebrei!! V. qui : Olimpiadi per soli ebrei a Roma
Olimpiadi per soli ebrei a Roma - Stormfront “ROMA - La Stella di Davide e il Colosseo come simboli di una manifestazione che oltre al significato sportivo raccoglie in sé i valori universali della tolleranza, del rispetto e dell integrazione(in una manifestazione dove solo gli ebrei possono partecipare? ): 1700 atleti, 37 nazioni partecipanti, questi i numeri della 12/a edizione dei Giochi Europei Maccabi 2007, presentata presso la Sinagoga di Roma alla presenza tra gli altri del presidente della comunità ebraica, Leone Paserman, del presidente della regione, Piero Marrazzo, del presidente della provincia, Enrico Gasbarra. Il via mercoledì prossimo a Roma, dopo un'udienza di una delegazione da Papa Benedetto XVI.”).
Insomma la tipica ipocrisia, solo quando i bianchi ‘gentili’ provano ad autoorganizzarsi pacificamente in maniera indipendente, scatta automaticamente l’accusa di "razzismo"!!):
Federazione di pallacanestro per soli bianchi (!!) - Stormfront
Federazione di pallacanestro per soli bianchi (!!) - Stormfront
“Stati Uniti, fondata da Don Lewis la federazione All American Basketball Alliance, (AABA) primo caso nella storia di federazione sportiva riservata ai soli bianchi. Il fondatore specifica che potranno iscriversi solo le squadre formate esclusivamente da bianchi nati negli S.U.A. e con entrambi i genitori bianchi.”
“Nessuno si lamenta però che la NBA[*] è composta per il 90% da giocatori negri però...[*] = "National Basketball Association" o meglio "Negro Basketball Association" ...
Vedi anche il thread:
SportsSHOCK:Whites-Only Basketball League Aims To Storm 12 Cities..."We're the minority now..." - SportsSHOCK:Whites-Only Basketball League Aims To Storm 12 Cities..."We're the minority now..."
P.S. : i link degli articoli andrebbero sempre riportati:
= Legadue Basket = e
Basket, a giungo negli Usa una lega solo per bianchi - Sport - Excite Italia
“Dal sito legaduebasket:
Un campionato per soli bianchi negli Usa? Mathis: «Idea stupida, sono soldi buttati» Bennett: «Discrimina e non avrà un futuro»”
Quotidiano Net - Sport - Usa, il razzismo va a canestro Ecco il campionato per soli bianchi
“Usa, il razzismo va a canestro Ecco il campionato per soli bianchi
A giugno prenderà il via l'All-American Basketball Alliance’, il campionato professionistico di basket riservato solo ed esclusivamente a giocatori di razza bianca. Le accuse di razzismo non mancano, ma sembrano essere inutili. Il commissioner infatti si giustifica: "Il problema e’ che in America, ed in particolare nello sport, i veri americani, e quindi i bianchi, stanno cominciando ad essere una minoranza. Ecco allora che noi diamo loro la possibilita’ di giocare"
New York, 21 gennaio 2010 - Prende via a giugno il discusso ‘All-American Basketball Alliance’. In America le polemiche e commenti di vario tipo non mancano perché si tratta del primo campionato professionistico di basket riservato solo ed esclusivamente a giocatori di razza bianca. Che, come e’ scritto in un comunicato diffuso dal direttivo della nuova lega, e pubblicato (anche nell’edizione online) dal quotidiano statunitense ‘The Augusta Chronicle’, ‘’per diventare eleggibili dalle nostre squadre devono essere nati negli Usa ed avere entrambi i genitori di razza bianca caucasica’’.
La questione e’ approdata ad Augusta, perche’ questa citta’ della Georgia (contea di Richmond), era stata scelta come sede di una delle dodici squadre della All-American Alliance (Aaba).
Ma il sindaco Deke Copenhaver ha bocciato la proposta spiegando di essere ‘’un grande sostenitore della validita’ delle leghe professionistiche minori. Pero’, in tutta coscienza, non posso appoggiare un’iniziativa che va contro lo spirito di integrazione per promuovere il quale stiamo lavorando duramente’’.
Il ‘commissioner’ della Aaba Don Lewis ha replicato sostenendo che ‘’non c’e’ spazio per l’odio e il razzismo in cio’ che stiamo facendo. Il problema e’ che in America, ed in particolare nello sport, i veri americani, e quindi i bianchi, stanno cominciando ad essere una minoranza. Ecco allora che noi diamo loro la possibilita’ di giocare in un campionato di basket, quello dei fondamentali che a loro piace, che e’ ben diverso dallo ‘street ball’ praticato dalla gente di colore’’.
I neri, sempre secondo Lewis, sono ormai padroni della Nba e per questo succede che (il riferimento e’ ad alcune risse in campo del recente passato e al caso Arenas, giocatore dei Washington Wizards che teneva delle armi nell’armadietto dello spogliatoio) ‘’uno va alla partita e deve aver paura di essere minacciato e perfino attaccato sugli spalti. La cultura dominante di oggi e’ questa, ma dobbiamo avere il diritto di muoverci verso una direzione migliore. I bianchi nel basket sono una minoranza, e bisogna dare una nuova chances a queste persone’’.
Ogni squadra che accettera’ di entrare a far parte della Aaba dovra’ pagare una tassa d’ingresso di diecimila dollari, sede degli uffici della lega sara’ Atlanta. Il ‘commissioner’ ha anche rivelato di aver ricevuto delle minacce a causa dell’iniziativa che sta portando avanti, ma non molla: la Aaba, il campionato per soli bianchi, partira’ a giugno come previsto. ‘’La gente capira’ e appoggera’ un prodotto nel quale puo’ identificarsi. Parlo di una minoranza, ma vedrete che funzionera’’’. Parola di Don Lewis.”
Inoltre i cittadini nord-americani sono sempre più contrari ai clandestini ed auspicano norme più rigide e severe contro gli immigrati illegali, certamente non è un indice di reale consapevolezza razziale (magari!) ma è un inizio di possibile riscossa grazie ai “Tea Parties” (che, di fatto, sono quasi interamente composti da bianchi e in un prossimo futuro potrebbero fare una svolta pro-razza grazie anche alla presenza nelle loro file di alcuni leaders WN come David Duke, Billy Roper, ecc.):
Arizona vs. Obama sui clandestini Bèrghem
http://forum.politicainrete.net/pale...mlClandestini: nuova legge in Arizona Contrari Obama e Messico Bèrghem
http://forum.politicainrete.net/foru...e-arizona.html
“Usa: governatrice firma la legge anti-immigrati più dura
AGI News On - USA: GOVERNATRICE FIRMA LA LEGGE ANTI-IMMIGRATI PIU' DURA
(AGI) - Phoenix (Arizona), 24 apr. - Sfidando la netta contrarieta' di Barack Obama la governatrice dell'Arizona, Jan Brewer, ha firmato la controversa legge anti-immigrati, la piu' severa di tutti gli Stati Uniti, che autorizza la polizia a chiedere i documenti di identita' ai cittadini sospettati di essere immigrati illegali. Il presidente americano aveva criticato oggi la legge ed aveva chiesto ai legali del ministero della Giustizia di verificare che non violasse i diritti civili dei cittadini.”
http://forum.politicainrete.net/pale...ml#post1171345
“Effetto-Arizona: “No ai clandestini”
Dal Colorado all'Oklahoma altri dieci Stati vogliono adottare la linea dura
Effetto-Arizona: “No ai clandestini” - LASTAMPA.it
Sfidata da proteste di piazza e boicottaggi turistici, bersagliata dai sospetti di razzismo sollevati da Hillary Clinton e alle prese col duro braccio che la oppone al ministero della Giustizia, l’Arizona non si sente affatto isolata a causa della nuova legge anti-clandestini perché piace alla maggioranza degli americani e almeno altri dieci Stati si accingono a emularla.
A descrivere la popolarità delle rigide norme che da luglio entreranno in vigore in Arizona - imperniate sulla possibilità che la polizia chieda a chiunque prova della residenza legale, pena l’arresto - è quanto sta avvenendo in un numero significativo di altri Stati. A partire dal Colorado, dove il candidato repubblicano alla poltrona di governatore Scott McInnis, si è detto a favore di «applicare anche qui le stesse leggi» riscuotendo un immediato rafforzamento nei sondaggi. La tesi di McInnis è che «se il governo federale non fa ciò che serve, tocca a noi rimediare». E qualcosa del genere pensano anche i legislatori dell’Oklahoma dove il Congresso sta per approvare rigide pene per «gli immigrati illegali trovati in possesso di armi». In South Carolina invece sta per diventare crimine «assumere operai che sostano sul ciglio della strada» al fine di stroncare il fenomeno dei clandestini con contratti a tempo. E ancora: Utah, Missouri, Texas, North Carolina, Maryland e Minnesota vedono i rispettivi Congressi impegnati a varare leggi destinate a rendere più difficile la vita agli immigrati illegali.
Già nel 2004 l’Arizona fu uno Stato-battistrada contro i clandestini, quando gli vietò di ricevere benefici pubblici, ed adesso il fenomeno si ripropone. «Stiamo assistendo ad una tendenza nazionale - spiega Ira Mehlman, portavoce della Federazione per la riforma dell’immigrazione - gli americani stanno perdendo la pazienza nei confronti di un governo che non pone rimedio alla questione degli illegali».
La decisione del presidente americano, Barack Obama, di rimandare la riforma dell’immigrazione, dando priorità a quella delle finanze, ha rafforzato l’insoddisfazione facendo apparire l’Arizona al grande pubblico come l’unico luogo dove i politici hanno deciso di dare una risposta all’emergenza dei clandestini. Da qui gli esiti convergenti di tre recenti sondaggi: per Gallup oltre il 75 per cento degli americani «è al corrente della legge dell’Arizona» e il 51 per cento di questi «è favorevole», secondo Angus Global Monitor il 71 per cento degli intervistati condivide la possibilità che «la polizia chieda i documenti di residenza in presenza di un ragionevole sospetto di illegalità» e una ricerca di Zogby è arrivata alla conclusione che ben il 79 per cento dei cittadini «non è d’accodo con l’assegnare ai clandestini gli stessi diritti e le stesse libertà dei cittadini americani».
Fra i sostenitori della riforma c’è un misto di delusione e preoccupazione: «La gente è arrabbiata e confusa perché consapevole che qualcosa di negativo sta avvenendo» ammette Jonette Christian, fondatrice dei gruppi pro-legalizzazione nello Stato del Maine. «Se siamo arrivati a questa ondata anti-illegali in America - aggiunge Jack Pitney, politologo del college Claremont McKenna in California - è perché gli attacchi lanciati dall’amministrazione Obama contro l’Arizona si sono trasformati in un boomerang, giovando alla popolarità della governatrice Jan Brewer» che nelle ultime 36 ore si è tolta anche la soddisfazione di veder fallire la raccolta di firme per promuovere due referendum popolari nello Stato a favore dell’abolizione della legge anti-clandestini.”
http://forum.politicainrete.net/pale...ml#post1170221
“Spesso gli immigranti illegali,i messicani,proprio dove vivo,sono estremamente produttivi e creativi,creano di sana pianta lavori che non esistevano ,fanno lavori che altri non accettano,in totale lavorano durissimo.
Quelli legali invece,quindi quelli che sarebbero "da rispettare",come gli armeni,mandati in massa ed imposti dall'ONU e forzati criminalmente ,pur legalmente,sulla California,sono disgustosamente parassitici,poco e nulla produttivi ,utilizzanti onestamente o disonestamente ogni forma di criminale sovvenzione statale,truffa ai danni dei contribuenti legalizzata,sono tutti in programmi di "food stamps",cibo gratis coi soldi nostri etc.
I legalizzati sono piu' problematici,dal punto di vista produttivo,degli illegali.
E' vero che questa fissazione sulla "legalizzazione generalizzata " dello stato e' una trappola e che a volte gli illegali sono meno problematici sia per ragioni economiche che culturali,dei legalizzati.
Detto cio',il fatto rimane,la legge dell'Arizona e' ancora TROPPO lassiva e debole,troppo poco discriminatoria per essere efficace fino in fondo di fronte ai problemi mostruosi di droghe e rapimenti che queste organizzazioni criminali provenienti dal Messico provocano.
E comunque l'Arizona ha tutto il diritto di decidere per se' stessa ,come sta facendo,nonostante cio' che gli altri politicanti progressisti e l'establishment di Washington dicano.
Questo nella realta' e contesto contingenti.” - Steppenwolf
Rand Paul intanto ha vinto le primarie nel Kentucky:
Primarie Usa: vincono i Tea Party e adesso Washington trema | l'Occidentale
http://www.loccidentale.it/articolo/...a+spese+dei+re pubblicani.+evitata+la+debacle+dems.0091053
“Pennsylvania, Kentucky, Arkansas. Repubblicani e democratici dovranno riflettere su com’è andato il voto per le Primarie di questo “supermartedì” elettorale negli Usa. Il movimento dei Tea Party mostra di essere concorrenziale rispetto ai repubblicani e riesce a imporre i suoi candidati anti-establishment giocando proprio sulla parola d’ordine più cara al Presidente Obama, cambiamento. Una parola che adesso rischia di travolgere la politica americana alle prossime elezioni di mid-term.
(…) Il messaggio peggiore per i due partiti storici però arriva dal Kentucky dove a imporsi nelle primarie repubblicane è stato l’uomo dei Tea Party, Rand Paul, figlio di quel Ron Paul che più di altri senatori dell’elefantino ha incarnato gli ideali del movimento che sta cambiando la politica Usa: come suo padre, anche Rand ha incentrato tutta la sua campagna sulle tasse, contro il bailout, contro le politiche stataliste e all’insegna di un ritrovato isolazionismo degli Stati Uniti in politica estera (è sempre stato critico verso la guerra in Iraq). L’affermazione di Paul acquista ancora più valore visto che l’apparato repubblicano aveva appoggiato il suo rivale, Grayson, con tutta la forza possibile (Grayson era sostenuto dal potente senatore McConnel).
Niente da fare, nel suo discorso dopo aver appreso della vittoria Paul ha annunciato che d’ora in avanti la politica di Washington dovrà fare i conti con i Tea Party e potrebbero essere conti molto salati: “Ho un messaggio, un messaggio dei Tea Party, un messaggio forte e chiaro: siamo venuti per riprenderci il governo”. Il movimento a questo punto non solo è in grado di tenere sotto pressione e influenzare il partito repubblicano, ma ha anche dimostrato di saper vincere le elezioni quando presenta i suoi candidati.
La situazione, dunque, appare confusa. Vincono i Tea Party ma questo non rafforza, anzi probabilmente indebolisce l’establishment del partito repubblicano. Va detto infatti che entrambe gli sfidanti delle primarie democratiche – sempre in Kentucky – hanno ottenuto un numero maggiore di voti rispetto a Rand Paul. I Democratici, invece, pregano che la Lincoln non perda in Arkansas, perché sarebbe, come abbiamo detto, un segnale che le politiche centriste seguite anche del Presidente non hanno convinto l’elettorato americano. La vittoria alle suppletive in Pennsylvania, infine, in un distretto considerato più conservatore che in passato, lascia all’Asinello la speranza che non tutti i giochi siano stati fatti prima delle elezioni di medio termine.
di Bernardino Ferrero”
Rand Paul vince le primarie in Kentucky
http://forum.politicainrete.net/dest...-kentucky.html
http://forum.politicainrete.net/rivo...risveglia.html
http://forum.politicainrete.net/pale...-kentucky.html
“E' nata una stella.
Ha vinto sopratutto contro l'establishment repubblicratico.
Diritti particolari degli stati, difesa dell'Arizona, vita, liberta', proprieta', totale liberta' di auto-difesa e parola.
Lotta alle guerre criminali bushan-obanian-sionistiche.
Liberta' profonda e fondamentale di mercato.
MA…l'immagine ha grande rilevanza e Rand Paul ha preferito presentarsi come "conservatore costituzionale",come "estremista di destra".
Oggi stesso le sue critiche ai "diritti civili "del 1964,in difesa della liberta' di parola e la proprieta' private che quella legge opprimono creano grandissimo scalpore e critiche da parte di tutto l'establishment progressista,Rand Paul,naturalmente sta venendo vivisezionato ed attaccato,naturalmente ,come "razzista" sui soliti canali mediatici.” - Steppenwolf
Rand Paul è figlio di Ron Paul, quindi è dell'ala paleo-libertaria e paleo-conservatrice del Partito Repubblicano, contraria alla politica filo-israeliana del precedente governo Bush, contraria all'impegno americano in Afghanistan e in Iraq e favorevole all'isolazionismo.
Sia i paleo-libertari che i paleo-conservatori (che non sono la stessa cosa, ma hanno diverse posizioni simili in politica estera ed interna) vogliono il ritiro delle truppe americane da tutti gli scenari di guerra e la fine dell'interventismo militare americano; sono anche contrari all'impegno americano in seno all'ONU; l’isolazionismo americano da loro auspicato converrebbe ovviamente sia ai cittadini nord-americani che agli europei che non sarebbero più coinvolti in guerre come quelle in Afghanistan ed Iraq che servono solo agli interessi ebraici dello stato di israele e delle comunità giudaiche sparse per il mondo. Ovviamente, si oppongono sia ai neo-cons che ai sinistrati del partito democratico.
Rand Paul è sostenuto da un'area politica interna al GOP che fa riferimento anche ad esponenti come Pat Buchanan e David Duke che intrattengono rapporti con le realtà della destra radicale identitaria europea, come il British National Party, la NPD tedesca, il Front National francese, ecc.; insomma non è un WN ma è da sostenere per molte sue battaglie.
14 Words! - Holuxar