Originariamente Scritto da
Steppenwolf
"IL POPULISMO DI ESTREMA DESTRA"(Parte III)
-COS' E' IL POPULISMO DI DESTRA?-
La visione fondamentale del populista di estrema destra e' quella che noi viviamo in una nazione ed un mondo statalista dominato da una elite di potere consistente di una coalizione di governo espanso,grandissime imprese monopolistiche e vari gruppi di influenza su interessi speciali .
Piu' specificamente:
La Vecchia America, basata su liberta' individuale,proprieta' privata e governo minimo e' stata rimpiazzata da una coalizione di politici e burocrati alleati con,o anche dominati da, gigantesche corporazioni e vecchie elites finanziarie ereditate( I Rockfeller,la trilaterale etc.);inoltre le Nuova Classe di tecnocrati ed intellettuali,includenti gli accademici della Ivy League( Nota del Traduttore:L'Ivy League e' l'associazione che comprende le 8 universita' maggiori del nord-est,includenti Harvard,Yale,Princeton..considerate le piu' "selettive",escluse poche altre eccezioni negli USA, oggi tutte rigorosamente tendenti ,o quasi militarmente, "a sinistra" nei loro programmi di (per cosi' dire) "studi"))e le elite giornalistiche e mediatiche ,la quale forma la classe dei modellatori di opinione nella societa'.
In poche parole noi siamo governati da una forma riadattata per il ventesimo secolo della coalizione di Trono e Altare,eccetto che questo Trono e' formato da vari grandi gruppi corporativi d'affari e l'Altare e' formato da intellettuali secolaristi statalisti ,sebbene mescolata ai secolaristi ci sia una moderata infusione di cristiani del pensiero dominante ,del "Gospel sociale".
La classe dominante di uno stato ha sempre avuto la necessita' di intellettuali che facessero l'apologia del loro potere e che succhiassero le masse alla sottomissione,idem est pagare tasse ed accettare il potere dello stato.
Ai vecchi tempi ,nella maggioranza delle societa' ,una forma di Classe dei Preti o Stato-Chiesa costituiva la classe dei modellatori di opinione che faceva l'apologia di quel potere.
Ora,in una piu' secolare era,abbiamo i tecnocrati ,gli "scienziati sociali "e gli intellettuali mediatici che fanno l'apologia del sistema statale e riempiono pure lo staff della sua burocrazia.
I libertari sono sempre stati in grado di riconoscere questo problema chiaramente ,ma come strategisti di cambiamento hanno poi sempre perso il treno malamente .
In quello che potremmo chiamare "Il modello Hayek"loro hanno sempre incitato a "diffondere le idee corrette",quindi convertire gli intellettuali alla liberta'cominciando dai massimi filosofi cosi' che poi ,lentamente ,attraverso i decenni , le idee colassero giu' fino ad intellettuali mediatici ed altri modellatori di opinione.
Certo,le idee sono la chiave e diffondere idee corrette e' parte necessaria di qualsiasi strategia libertaria.
Si potrebbe dire che questo richiede troppo tempo,ma una ampia strategia a lungo raggio e' comunque necessaria e contrasta chiaramente con la tragica futilita' del conservatismo ufficiale che e' solo interessata al minore dei due mali durante la corrente elezione e quindi perde gia' nella strategia a medio raggio , senza neppure menzionare quella a lungo raggio.
Ma il vero errore NON e' stato quello di concentrarsi sulla strategia a lungo raggio ma l'ignorare il fatto che il problema NON E' SOLO L'IGNORANZA O L'ERRORE DEGLI INTELLETTUALI.
Il vero problema e' che le classi intellettuali beneficiano del sistema corrente ed in modo cruciale,loro sono parte della classe al potere.
Il processo di conversione Hayekiana assume che tutti,o perlomeno gli intellettuali,sono interessati solo alla verita'e che gli interessi economici personali non disturbano il processo.
Chiunque abbia conoscenze tra gli intellettuali di potere dovrebbe subito togliersi dalla mente questa illusione e velocemente.
Qualsiasi strategia libertaria deve prima di tutto rendersi conto che intellettuali e modellatori di opinione sono parte attiva del problema fondamentale,e non solo per errore intellettuale ma perche' il loro interesse personale e' annodato strettamente al sistema di potere.
Perche',allora,il comunismo e' imploso ?
Perche' il sistema stesso funzionava cosi' disastrosamente che pure la nomenklatura non ne poteva piu' e getto' la spugna.
I marxisti stessi avevano fatto notare correttamente che un sistema collassa quando la classe dominante diviene talmente demoralizzata che perde la propria volonta' di potere.
Il manifesto fallimento del sistema comunista causo' tale demoralizzazione.
Ma il non fare niente o il dipendere solo dall'educare le elites intellettuali ad idee corrette significherebbe fare si che il nostro attuale sistema statale finisca solo quando tutta la nostra societa' sara' ridotta,proprio come quella sovietica ,ad un cumulo di macerie.
Di certo noi non possiamo rimanere seduti ad aspettare questo.
Una strategia della liberta' deve essere molto piu' attiva ed aggressiva.
Quindi la strategia per i libertari o per i conservatori miniarchici di avere un doppio colpo tra le proprie armi :
Non solo diffondere idee corrette ma anche ,allo stesso tempo, esporre la corruzione delle attuali elites di potere e come loro beneficiano dal sistema esistente ,piu' specificamente come loro ci stanno derubando e truffando.
Strappare la maschera alle elites e' "campagna negativa" nella sua versione migliore e piu' fondamentale.