A giudicare dalla foto:

non mi pare che questa persona mostri segni di depressione. E perché suicidarsi in un parcheggio, all'improvviso, come se fosse scattato nella sua mente una specie di raptus. Motivato da cosa, poi?
Un uomo, con moglie e un bambino di sei anni, che si toglie la vita senza nemmeno un messaggio per loro è talmente lontano da se stesso da non poterne nascondere i segni. Milinkovic questi segni non li aveva.

Sembra un altro mistero, che forse si chiarirà un po' quando si saprà qualcosa di più del contesto in cui il protagonista era inserito.


Ambasciatore serbo presso la Nato si uccide gettandosi nel vuoto
Si è tolto la vita ieri sera all'aeroporto di Bruxelles saltando da uno dei piani di un parcheggio, sotto gli occhi di Vujic responsabile dell'intelligence



BELGRADO - L'ambasciatore serbo presso la Nato, Branislav Milinkovic (52 anni), è «morto tragicamente» a Bruxelles. Lo ha detto oggi il ministero degli esteri a Belgrado, citato dalla Tanjug. Secondo i media serbi, il diplomatico si sarebbe suicidato ieri sera all'aeroporto della capitale belga.Secondo i quotidiani Blic e Kurir, Milinkovic si sarebbe tolto la vita ieri sera all'aeroporto di Bruxelles saltando da uno dei piani superiori di un parcheggio, sotto gli occhi di Zoran Vujic, assistente del ministro degli esteri Ivan Mrkic, responsabile del settore sicurezza e intelligence. Milinkovic, diplomatico apprezzato che in passato aveva prestato servizio a Vienna e a Bruxelles, lascia la moglie e un figlio di sei anni. La moglie ha appreso la tragica notizia a Dublino, da dove è immediatamente partita per Bruxelles. Nulla per ora si sa sui motivi del gesto di Milinkovic. Branislav Milinovic era stato nominato ambasciatore presso la Nato il 3 agosto 2009. In precedenza era stato a Vienna in qualità di ambasciatore all'Osce per Serbia e Montenegro, e successivamente inviato speciale presso la sede Nato.

Nella delegazione diplomatica serba, contattata dall'ANSA, confermano la notizia della morte dell'ambasciatore, ma riferiscono di non avere ancora dettagli. Secondo fonti Nato Milinkovic si sarebbe gettato davanti agli occhi del viceministro degli esteri Zoran Vujic. Secondo fonti diplomatiche l'ambasciatore ha compiuto il gesto saltando nel vuoto da un'altezza di 8-10 metri nel parcheggio dell'aeroporto di Zaventem dove doveva ricevere la delegazione da Belgrado che doveva avere colloqui alla Nato. «È successa una tragedia» ha detto con voce rotta la viceambasciatrice serba presso la Nato, Kristina Milosavljevic precisando di «non essere autorizzata a comunicare con i media».

«Forse vittima della depressione». Potrebbe essere stata la depressione la causa del suicidio secondo un diplomatico di Belgrado
citato dal quotidiano Kurir. «Siamo tutti sotto shock. Non vi era alcun segno che potesse far presagire una simile tragedia. Stiamo esaminando tutte le circostanze. È possibile che Milinkovic sia caduto in depressione e che nessuno se ne fosse accorto», ha detto al giornale il diplomatico serbo che ha chiesto di rimanere anonimo. «È stato un esperto eccellente, e nessuno può capire quello che è successo», ha aggiunto. L'ipotesi della depressione viene peraltro ritenuta poco probabile da un altro diplomatico. «È terribile, non posso crederci», ha detto sempre al Kurir tale diplomatico serbo raggiunto a Bruxelles. «Non aveva l'aria di una persona depressa. Era sempre sorridente e di buon umore».

Milinkovic, che ha lasciato la moglie e un figlio di sei anni, era anche giornalista ed era stato attivo in passato nelle file dell'opposizione al regime autoritario di Slobodan Milosevic. Aveva scritto fra l'altro per il settimanale Vreme (Tempo), e per le riviste 'Medjunarodna politikà (Politica internazionale) e 'Evropsko zakonodavstvò (Legislazione europea). Il ministero degli esteri a Belgrado ha detto che comunicherà prossimamente la data dei funerali di Milinkovic.

È sotto choc la comunità diplomatica brussellese. Negli ambienti vicini al diplomatico ci si interroga sui motivi che possono averlo spinto a compiere il gesto estremo sotto gli occhi del vice ministro degli Esteri di belgrado Zoran Vujic. Milinkovic, 52 anni, era arrivato a Bruxelles nel 2004 come 'inviatò dell'ex Serbia-Montenegro. Nel 2009 era diventato ambasciatore della Serbia presso la Nato. I suoi colleghi lo ricordano come un diplomatico preparato, un intellettuale e un gentiluomo. Fonti anonime serbe hanno avanzato l'ipotesi che l'ambasciatore fosse depresso, ma che nessuno se ne fosse reso conto.

Non ci sono invece dubbi sul fatto che Milinkovic si sia suicidato. «Uno o più membri della delegazione del ministero degli esteri - hanno riferito fonti diplomatiche serbe - sono stati testimoni della tragedia», cioè del salto da uno dei parcheggi multipiano dell'aeroporto di Bruxelles-Zaventem. Le stesse fonti hanno ribadito che l'ambasciatore si era recato all'aeroporto della capitale belga per accompagnare una delegazione del ministero degli Esteri in partenza per Belgrado dopo la riunione ministeriale Nato. I colleghi diplomatici hanno sottolineato di essere stati colti assolutamente di sorpresa dal gesto di Milinkovic, i quale «era la persona più gioiosa della missione». «Un'ora e mezzo prima del gesto - ha detto all'Ansa Dragan Blagojevic, corrispondente dell'agenzia serba Beta a Bruxelles - eravamo al quartier generale della Nato e ho parlato con lui. Milinkovic era del tutto lucido e normale, non ha dato nessun segno» di qualche squilibrio. Milinkovic era sposato e aveva dei figli ma la famiglia non viveva con lui: la moglie lavora presso la missione diplomatica serba presso l'Osce a Vienna.
Mercoledì 05 Dicembre 2012 - 12:00
Ultimo aggiornamento: 16:09
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il capo della missione serba alla Nato muore suicida all'aeroporto di Bruxelles - Adnkronos Esteri