Attenti a registrare un sito web
è carcere se vìola un marchio


Secondo alcuni giuristi sarà questa una delle conseguenze del Decreto Sviluppo appena approvato: rallenterà l'attività internet delle aziende e scoraggerà gli utenti.

ATTENZIONE, prima di registrare un sito web, con un nome a dominio: in Italia ora si rischiano fino a tre anni di carcere o una mega multa se il sito vìola un marchio, anche se poco conosciuto. Secondo alcuni giuristi sarà questa una delle conseguenza del Decreto Sviluppo, da qualche giorno diventato legge dopo il sì del Senato. Contiene misure contro la pirateria e la contraffazione, in teoria pensate per sostenere lo sviluppo delle aziende; "in pratica, tutto il contrario: ed è proprio questo l'assurdo, che il decreto si chiami "sviluppo". Invece rallenterà l'attività internet delle aziende e scoraggerà gli utenti che, con una buona idea commerciale, vogliano aprire il proprio sito web", accusa Fulvio Sarzana, avvocato esperto di internet e il primo a lanciare l'allarme.

Il tutto perché la norma punisce chiunque registri un marchio o un dominio "potendo conoscere dell'esistenza del titolo di proprietà industriale". "Significa: basta che io possa conoscere dell'esistenza di un marchio simile a quello registrato perché ricada nel reato di contraffazione", dice Sarzana. "Ma i registri dei nomi a dominio sono pubblici, consultabili da tutti; quindi, in ogni caso varrà il fatto che io possa sapere dell'esistenza di un marchio simile, registrato in precedenza".

Per esempio, secondo quest'interpretazione la norma espone, chi registra Uominidonne.it, a un rischio: di essere accusato di contraffare il marchio relativo al dominio Uominiedonne.it (la trasmissione di Maria de Filippi). Colpevole perché non ha controllato l'esistenza di quel dominio, "potendolo fare", anche se in buonafede.

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Attenti a registrare un sito web è carcere se vìola un marchio - Tecnologia - Repubblica.it


Il Web è nato quasi vent'anni fa. Praticamente tutti sanno che esistono i siti e relativi nomi di dominio. I detentori di marchi non possono ignorare questa realtà: registrassero immediatamente (o contemporaneamente alla richiesta di tutela di un nuovo marchio) tutti i domini del caso, se liberi, e non rompessero le scatole.

Come al solito, tali assurde regolamentazioni, sono varate da politici vecchi e fuori dal mondo.