La Lega ha contribuito di suo a costruire un cono d'ombra sulla mafia al nord
Come ? Apparecchiando un cono di luce su un altro target - gli extracomunitari - in funzione depistatoria
In teoria generale , si può ragionevolmente affermare che il cono di luce su un determinato target , mutevole a seconda delle mode , è una creazione artificiale della politica per distrarre la pubblica opinione da ALTRI problemi , più reali - che in tal modo vengono appunto opacizzati e sui quali di riflesso si cala un simmetrico cono d’ombra
Partiamo da una casistica concreta : sarà un caso ma la città maggiormente infiltrata in Lombardia è Lecco – che è pure la città dell’ex ministro leghista della Giustizia
Il quale fu preposto all’incarico ministeriale di Guardasigilli proprio perché leghista – cioè non appartenente al partito di Berlusconi .
Ma egli fu anche il più scandaloso Ministro Guardasigilli della storia repubblicana - arrivando al punto di omettere di inoltrare le rogatorie all’estero che la magistratura gli aveva trasmesso , semplicemente perché il risultato di queste rogatorie nuoceva al suo patrono (intendo SB , non Bossi …)
Ebbene , il cono di luce sugli extra-comunitari serviva , e tuttora serve a calare il cono d’ombra sulla infiltrazione delle mafie al nord - oltre che sulla legislazione ad personam per garantire un effetto-salvacondotto al premier di allora
Riflettiamo : gli extra-comunitari anzi che un problema da gestire (tale in effetti sono per la SX) – sono qualcosa di diverso per la DX .
Per la DX essi infatti costituiscono un formidabile pretesto per l’avviamento di un investimento politico sulla PAURA.
Ma non solo investimento politico sulla paura : l’ulteriore effetto collaterale , il motore della regia politica è appunto una sorta di CONO D’OMBRA sul reale pericolo criminale in atto : la infiltrazione mafiosa nel tessuto economico del Nord
Il risultato è sotto gli occhi di tutti ...
Grazie , Lega