1820: i grandi proprietari terrieri abbracciano la causa indipendentista ed affidano il compito di realizzarla al ricco meticcio Agustín Cosme Damián de Iturbide y Arámburu.
1821: Iturbide, alleatosi con Vicente Guerrero, costringe gli spagnoli alla resa. Il 27 settembre Madrid è costretta a sottoscrivere il Trattato di Córdoba che sancisce l’indipendenza messicana. Il Messico si costituisce in Impero costituzionale e viene convocato un Congresso Costituente. La moneta del nuovo stato è il peso. Primo sovrano del Messico indipendente è Agustín I.
1822: il 25 febbraio apre la sua attività il Congresso Costituente. L'Imperatore chiarisce subito che la monarchia condanna il colonialismo e che l'Impero nasce dalla rivoluzione e dall'indipendenza, ma c'è chi non accetta il trono imperiale. 1823: il 1 luglio alcuni esponenti del Partito Liberale, progressista ed anticlericale, tentano di separare le province del Sud (Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador, Costa Rica) dal nascente Messico, proclamando le Province Unite dell'America Centrale, ma l'Imperatore Agustín de Iturbide che è anche generale stronca la ribellione e riconduce gli Stati meridionali sotto il controllo di Città del Messico, acquistando grande popolarità nonostante crescano subito proteste repubblicane.
Inizia per il Messico "l'Età Agustina", l'epoca ottocentesca caratterizzata da confusione politica per questa grande nazione con la figura dell'ex generale realista Iturbide che spesso è criticato come tiranno e da altri come un eroe salvatore della patria.
1824: il 19 luglio Agustín de Iturbide l'Imperatore del Messico, che rappresenta il secondo stato più vasto del mondo dopo la Russia. La Costituzione fa del Messico una monarchia costituzionale federale (il cui nome ufficiale è Imperio de Estados Mexicanos) formato dai 24 stati di Chiapas, Chihuahua, Coahuila y Tejas, Costa Rica, Durango, El Salvador, Guanajuato, Guatemala, Honduras, Jalisco, México, Michoacán, Nuevo León, Nicaragua, Oaxaca, Puebla, Querétaro, San Luis Potosí, Sonora y Sinaloa, Tabasco, Tamaulipas, Veracruz, Yucatán, Zacatecas e dai 5 territori di Alta California, Baja California, Colima, Nuevo México e Tlaxcala, più il Distrito Federal che comprende la capitale. Avvengono sanguinose repressioni di movimenti repubblicani. Il paese è in maggioranza abitato da meticci e creoli e i discendenti dei coloni spagnoli sono una minoranza.
1826: l'ex generale statunitense Andrew Jackson prende il potere a Washington con un colpo di stato, deponendo John Quincy Adams, figlio di John Adams, e si proclama Presidente.
1827: muore il meticcio José Joaquìn Fernandez de Lizardi, uno dei più originali scrittori della letteratura messicana, che ha fondato e diretto vari giornali ed ha pubblicato molti romanzi, tra cui l'estroso "El Periquillo Sarmiento".
1829: il 10 luglio l'Imperatore Agustín I per accattivarsi le simpatie dei liberali repubblicani (e dopo essere sfuggito ad un attentato alla sua persona) raggiunge un accordo con il governo, alla morte del Sovrano messicano il paese transiterà dalla monarchia alla repubblica.
1830: Agustín I acquista la Florida dalla Spagna (sesto territorio del Messico); la Florida occidentale viene invece venduta agli Stati Uniti, che ne fanno le zone costiere di Mississippi e Alabama, e conseguono lo sbocco sul Golfo del Messico. Il 30 settembre Sinaloa si separa da Sonora e gli stati messicani salgono a 25.
1833: il medico Valentín Gómez Farías, Liberale, tenta un colpo di stato per deporre l'Imperatore del Messico, Agustín I abolisce la schiavitù in tutto l'Impero. Il 12 luglio le elezioni politiche assegnano la vittoria al Conservatore Antonio López de Santa Ana, acceso sostenitore del regime imperiale.
1836: i coloni anglosassoni che si sono stabiliti nella provincia messicana del Tejas proclamano l'indipendenza della regione, da loro chiamata Texas, ma gli USA sono lontani a causa della persistenza della Louisiana, e il loro leader Sam Houston è duramente sconfitto nella battaglia di San Jacinto dal generale e governante Antonio López de Santa Ana, che per l'occasione riprende in mano personalmente le redini dell'esercito. Nella guerra però non perde la vita Davy Crockett, leggendario trapper del Tennessee accorso in aiuto dei texani, essendo giunto troppo tardi per salvare James Bowie, William Travis e i loro uomini durante l'assedio di Fort Alamo.
1837: rielezione di Antonio López de Santa Ana come Primo Ministro del Messico.
1838: il 2 marzo il Tejas è scorporato da Cohauila e diventa il 26° stato messicano. Ai coloni anglofoni è concessa libertà di religione.
1839: con la proclama di Querétaro, firmato da Antonio López de Santa Ana, il Messico è il primo paese ad introdurre il suffragio universale maschile, seppur limitato a quanti sanno leggere e scrivere. Ora anche gli Indios possono votare e candidarsi alle elezioni, anche se fra di loro l'analfabetismo è ancora predominante.
1840: con un nuovo colpo di stato Davy Crockett rovescia Andrew Jackson ed assume la Presidenza degli USA. Il 17 gennaio gli stati di Cohauila, Nuevo Léon e Tamaulipas tentano la secessione dal Messico, proclamando la Repubblica del Rio Grande, ma de Santa Ana la abbatte dopo una breve campagna militare, il governo conservatore è ben visto dagli ambienti militari ed imperiali.
1841: Miguel Barragán, ex generale candidato dal Partito Liberale, vince le elezioni ed è il nuovo Primo Ministro. Subito dopo stronca il tentativo di secessione dello Yucatán, promossa dalla Gran Bretagna.
1842: l'11 settembre Soconusco si separa dal Guatemala e diventa il 27° Stato messicano.
1845: il 3 marzo la Florida diventa il 28° Stato messicano.
1846 - 1848: attacco francese contro il Messico per risolvere le dispute di frontiera tra Città del Messico e la Louisiana. Nella guerra si distingue il generale Anastasio Bustamante y Oseguera, che sconfigge duramente le truppe francesi a Baton Rouge e poi occupa addirittura la capitale della colonia, Nouvelle Orléans.
1847: il Messico fonda sulle coste del Golfo di Guinea lo stato della Liberia con capitale Santania (la nostra Monrovia, in onore di de Santa Ana), per gli schiavi neri liberati e ricondotti nel loro paese d'origine. Il 24 luglio Brigham Young, capo della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (meglio noti come Mormoni), dopo aver attraversato la Louisiana in fuga dalle persecuzioni religiose negli USA, si rifugia sulle rive del Gran Lago Salato, dove fonda la Ciudad del Lago Salado (la Salt Lake City della HL). I Mormoni iniziano un'ampia opera di colonizzazione ed evangelizzazione della regione.
1848: il 26 gennaio un certo Jaime Marasco, un operaio al lavoro nella costruzione di un mulino ai piedi della Sierra Nevada, scopre la prima pepita d'oro nell'area di Valle Coloma, in California. La notizia si diffonde rapidamente, ma sulle prime viene interpretata come una delle tante strategie pubblicitarie per attirare coloni in California, già descritta come una sorta di nuovo Paradiso Terrestre. Quando, il 5 dicembre, il presidente messicano Miguel Barragán avvalora la scoperta in un suo discorso, si scatena una vera e propria migrazione di massa anche dai vicini bianchi europei Louisiana e USA. Prima della scoperta di Marasco, la California aveva solo 14.000 abitanti; nel 1852 ne conterà 250.000. L'invasione vera e propria avviene nel 1849, per lo più da parte di miserabili (Indios o meticci) provenienti da tutte le regioni dell'America Latina, e per questo ai cercatori d'oro protagonisti di quell'ondata migratoria si dà di solito il nome di "Cuarenta y nueves"; armati di piccozza, badile e setaccio, essi danno inizio ad una delle più spettacolari avventure della storia moderna: la conquista del Noroeste Lejano (quello che noi chiamiamo Far West). Iniziano i primi conflitti socio-etnici tra avventurieri e cercatori bianchi e i meticci latinoamericani.
1849: l'ex generale ed eroe di guerra Anastasio Bustamante y Oseguera, candidato dal Partito Liberale, è il nuovo capo del governo messicano.
1850: il 9 settembre è creato lo stato di Alta California con capitale Sacramento: ora gli stati messicani sono 29. Fondazione della Bolsa Mexicana de Valores (BMV), la Borsa di Città del Messico.
1851: muore l'Imperatore Agustín I dopo essere sfuggito alcuni anni prima ad un altro attentato. Il Congresso degli Stati messicani vota la decisione se mantenere il regime imperiale, la scelta per la sua abolizione riscuote quasi tutti i voti dei componenti del Congresso. Bustamante si affaccia dal Palazzo del Congresso e proclama la Repubblica il 22 ottobre nominandosi primo Capo di Stato. La Costituzione messicana viene modificata, la nuova repubblica è presidenziale e federale e il mandato del Presidente dura un quadriennio. Il Paese si chiama da ora in avanti semplicemente "Estados Unidos Mexicanos", con questo atto le discordie politiche tra le fazioni sostenitrici dell'ex Impero e quelle oppositrici spariscono. Il feretro del sovrano però sfila in numerose città messicane e non smetteranno di esserci nostalgici.
1853: l'avvocato José Justo Corro, del Partito Conservatore, succede a Bustamante in qualità di Presidente del Messico.
1854: l'11 marzo Abraham Lincoln, figlio di un boscaiolo del Kentucky, stila con altri fautori della democrazia il Piano di New Haven (Connecticut), con il quale definisce i principi del Movimento della Riforma, contro la dittatura di Davy Crockett. Esso segna la nascita degli Stati Uniti contemporanei.
1855: il 4 maggio l'avventuriero statunitense William Walker sbarca nella provincia messicana del Nicaragua con alcuni volontari organizzati nella "Falange", si autonomina "colonnello dell'esercito democratico", e il 1 settembre riesce a sconfiggere a La Virgen l'esercito messicano, proclamando a Granada la repubblica del Nicaragua, che egli intende unire agli USA, ma viene sconfitto dalle truppe dell'ex Presidente Anastasio Bustamante y Oseguera e finisce fucilato.
1856: il 12 febbraio è creato lo stato di Guerrero, mentre Aguascalientes, Colima e Tlaxcala diventano stati a loro volta. Gli Stati messicani salgono a 33.
1857: rielezione di José Justo Corro alla presidenza del Messico. Dopo che Justo Corro ha inviato una divisione dell'esercito messicano contro Ciudad del Lago Salado, i Mormoni accettano di sottostare alle leggi della Repubblica Messicana, e per questo devono rinunciare alla poligamia. Justo Corro crea allora per loro il territorio messicano dell'Utehas (Utah nella HL, da una parola indiana che significa "popolo delle montagne"). Per diritto di scoperta il Messico annette quello che noi chiamiamo Atollo Johnston, in questa Timeline battezzato Atollo Altamirano: è il suo primo possedimento nel Pacifico.
1858: il 2 gennaio, colpo di stato a Washington contro Davy Crockett, promosso da quanti si oppongono all'abolizione della schiavitù voluta dall'ex trapper del Tennessee, che muore poco dopo. Il nuovo putsch porta al potere supremo il generale Thomas Jonathan Jackson detto "Stonewall". Allora Abraham Lincoln organizza un governo provvisorio ad Albany, nello Stato di New York, e capeggia una rivolta popolare, che nel 1861 si conclude con la sconfitta delle forze reazionarie e la sua nomina a Presidente della Repubblica. Subito egli annuncia di voler abolire la schiavitù.
1859: il 14 febbraio l'Oregón diventa il 34° Stato messicano. La parte orientale è scorporata dal nuovo stato con il nome di Territorio di Idahos. Il 27 agosto viene trivellato nel Tejas il primo pozzo petrolifero della storia.
1860: il 28 febbraio il Territorio del Nevada e il Territorio del Colorado sono separati dal Territorio dell'Utehas (HL Utah). Nasce il Ku Klux Klan, organizzazione razzista e tradizionalista che si oppone con ogni mezzo all'affrancamento degli schiavi neri negli stati del Sud degli USA.
1861: Benito Pablo Juárez García, leader del Partito Liberale, viene eletto alla presidenza del Messico. Egli è il primo indio ad adire a questa carica: infatti discende da una famiglia di indiani zapotechi. Sicuramente si tratta di uno dei presidenti più popolari ed amati della storia messicana, a dispetto della sua statura. Primo suo provvedimento è l'introduzione del Suffragio Universale Maschile: anche gli Indios analfabeti ora possono votare.
1862: gli Stati Uniti d'America piombano nel caos dopo che i rappresentanti di Alabama, Georgia, North Carolina, South Carolina e Tennessee rifiutano di abolire la schiavitù ed invocano l'aiuto delle truppe francesi della Louisiana. Napoleone III non si lascia sfuggire l'occasione e le sue armate occupano facilmente Washington. Un'assemblea di notabili offre a Massimiliano d’Asburgo, fratello dell'Imperatore d'Austria Francesco Giuseppe, la corona di Imperatore degli Stati Uniti d'America. Questi accetta, nonostante tutti lo sconsiglino di impelagarsi nel ginepraio statunitense, mentre Lincoln fugge e si dà alla macchia. Il 31 ottobre il Nevada diventa il 35° Stato del Messico.
1865: il 29 aprile Campeche si separa dallo Yucatan e diventa il 36° Stato del Messico. Il 1° luglio Benito Juárez è rieletto alla presidenza della Repubblica.
1866: L'Imperatore degli USA Massimiliano è ben visto dagli ambienti più conservatori ed intransigenti, un monarca europeo che può dare alla nazione nordamericana una guida stabile e forte. Ma nascono subito movimenti che osteggiano la monarchia asburgica in terra americana.
1867: il 9 aprile Benito Juárez acquista l'Alasca dall'impero russo. Messico e Regno Unito minacciano l'intervento negli USA se i francesi non ritireranno le loro truppe in Louisiana, e Napoleone III è costretto ad abbandonare Massimiliano al suo destino contro i partiti repubblicani. Scoppia la Guerra Civile Americana.
1869: il 15 gennaio Hidalgo si separa dal México e diventa il 37° Stato del Messico. Il 16 aprile nasce anche lo stato di Morelos, il 38°. Dopo che Juárez ha rifiutato di ripresentarsi alle elezioni per la terza volta, il 1 luglio il Liberale Sebastián Lerdo de Tejada diventa Presidente del Messico.
1870: Nasce la Terza Repubblica Francese, Massimiliano d'Asburgo non riceve più appoggio militare e rifornimenti per combattere i Repubblicani ma l'esercito imperiale dà loro del filo da torcere.
1873: Sebastián Lerdo de Tejada è rieletto alla presidenza del Messico. L'avventuriero americano William Cody (1846-1917), detto Buffalo Bill, diventa governatore dello Stato del Nevada per conto del governo messicano.
1874: Abraham Lincoln e il generale Ulysses Grant riconquistano facilmente Washington. Massimiliano d'Asburgo è catturato, processato e fucilato ad Annapolis (Maryland) il 19 giugno nonostante molti capi di stato europei abbiano chiesto la grazia. Abraham Lincoln si adopera, nonostante le gravissime difficoltà finanziarie e di ordine pubblico, per riformare le istituzioni americane e consolidare la struttura dello Stato repubblicano, finisce la Guerra Civile Americana. Uno dei suoi primi atti consiste nel mettere fuorilegge il Ku Klux Klan, ma purtroppo esso continua ad agire in clandestinità.
1876: il 25 giugno il 7° Cavalleria dell'Esercito Messicano al comando del colonnello Carlos Díez Gutiérrez si scontra a Cuerno Poco Grande, nel Montana, con una grande coalizione di tribù Lakota, Apache e Cheyenne guidate dai leggendari capi Toro Seduto e Cavallo Pazzo. I messicani sono massacrati tutti fino all'ultimo, tranne un trombettiere italiano di nome Giovanni Martini, garibaldino emigrato nel Messico di Juárez, spedito a cercare rinforzi. Si tratta del più famoso episodio delle guerre tra nativi americani e colonizzatori messicani per la conquista del Noroeste Lejano (il Far West). Il 1° agosto il Colorado diventa il 39° Stato Messicano.
1877: Porfirio Díaz Mori, del Partito Liberale, allievo di Benito Juárez, vince le elezioni e diventa presidente del Messico per la prima volta. Molti lo giudicano un autocrate, ma il lungo periodo del suo governo vede lo sviluppo della grande industria, dei commerci e dei trasporti: grazie alle enormi risorse naturali di cui dispone (il Tejas è ricco di petrolio, il Messico propriamente detto di metalli, l'Alasca di petrolio e gas naturale...), il Messico diventa una grande potenza industriale e viene avviata la modernizzazione del paese e della società. California, Oregòn, Juárez, Montana diventano stati prettamente industriali, mentre il Messico propriamente detto resta per lo più agricolo e vede piuttosto lo sviluppo dei servizi e dei commerci: la Bolsa Mexicana de Valores (BMV) diventa la principale piazza affari del mondo.
1878: il colonnello George Armstrong Custer, detto "Deretano duro" per la sua capacità di restare in sella molto a lungo, prende il potere a Washington ed instaura negli USA una durissima dittatura militare, che durerà fino al 1911. Segretamente egli appoggia il Ku Klux Klan.
1879: lo stato di Jalisco è il primo stato messicano a concedere il voto alle donne nelle elezioni amministrative. Nascono movimenti femministi chiamati spregiativamente "sufragitas" che chiedono a gran voce il suffragio universale maschile e femminile in tutta l'Unione; molte militanti femministe sono arrestate mentre manifestano per la concessione alle donne del diritto di voto.
1880: il 14 luglio il leggendario bandito Guillermo Arias de Potosì, meglio noto come El Niño Gil (Billy the Kid nella HL), viene assassinato a tradimento a soli 21 anni presso Albuquerque, nel Nuovo Messico, dallo sceriffo Patricio Garcìa Moreno. Egli diventerà uno degli eroi più popolari della conquista del Noroeste Lejano. Il 19 luglio si arrende ai messicani il mitico capo Apache Toro Sentado (Toro Seduto), che viene rinchiuso in una riserva; lì verrà assassinato il 15 dicembre 1890.
1881: l'8 luglio Porfirio Díaz è rieletto alla presidenza del Messico. Il 26 ottobre a Piedra Sepulcral (HL Tombstone), cittadina dell'Arizona, lo sceriffo Evaristo Perez con i due fratelli Morgante e Virgilio e con il dentista del paese Juan Enrique Acebos affronta la banda dei fratelli Santa Clara nella più celebre sparatoria della storia del Noroeste Lejano, nota come "Desafío en el Establo Bueno" (HL Sfida all'O.K. Corral) e riprodotta in innumerevoli film. Fortissima ondata migratoria da Europa, Russia, Cina e Giappone verso il Messico, il cui tessuto sociale si fa multietnico, perchè il paese è in piena espansione industriale e risucchia forza lavoro come un'idrovora. Una buona fetta dei migranti europei, essendo di lingua romanza, trova più facile l'integrazione con i messicani di quanto avvenuto con gli americani nella HL, ma purtroppo ascendono anche i potenti cartelli della mafia messicana.
1885: Manuel González Flores, uomo di Porfirio Diaz, diventa presidente del Messico. Primo tentativo, da parte dell'ingegnere francese Ferdinand de Lesseps, di tagliare l'istmo di Panama, fallito per difficoltà tecniche (il suo progetto non prevedeva l'uso di chiuse).
1886: il 4 settembre anche Geronimo ("colui che sbadiglia"), l'ultimo irriducibile capo Apache, è costretto ad arrendersi alle forze armate messicane a Sierra Vista, in Arizona. Le "guerre indiane" sono finite. "Geronimo!" diverrà il grido di battaglia delle forze armate messicane, segno del grande rispetto che i bianchi avevano per questo indomito guerriero.
1889: Porfirio Diaz si ricandida alla presidenza ed è rieletto; è così contato sia come 8° che come 10° Presidente del Messico. L'8 novembre il Montana diventa il 40° Stato del Messico; tre giorni dopo, l'11 novembre entra nell'Unione Messicana anche lo Stato di Juárez (il 41°), corrispondente al nostro Stato di Washington, con capitale La Silla (la nostra Seattle).
Lo stesso Presidente Diaz dopo la caduta dell'Impero del Brasile lo stesso anno dichiarerà:"Non c'è posto per gli Imperatori in America".
1890: il 3 luglio L'Idahos diventa il 42° Stato messicano. Sette giorni dopo, il 10 luglio, è la volta dello stato di Cheyennes , il 43°. L'indio Ignacio Manuél Altamirano (1834-1930), considerato il fondatore della moderna narrativa messicana, pubblica il suo romanzo più famoso, "Un Messicano del Coahuila alla Corte di Re Artù".
1893: Porfirio Diaz è rieletto alla presidenza del Messico per la quarta volta. Intanto Liluokalani, la Regina delle isole Hawái da sempre ostile alle ingerenze messicane, viene spodestata dal partito filomessicano che chiede l'annessione delle Hawái agli Stati Uniti Messicani, principalmente allo scopo di ridurre i dazi messicani sullo zucchero esportato dalle isole. Porfirio Diaz tuttavia dichiara che la rivoluzione è illegale e rifiuta l'offerta. I rivoluzionari fondano quindi la repubblica delle Hawái.
1894: il 26 maggio viene arrestato nel Nuovo Messico José Chavez y Chavez, l'ultimo grande fuorilegge del Noroeste Lejano, di origini indie. Il 20 novembre il Messico annette la Costa dei Mosquitos, fin qui protettorato britannico.
1896: il 4 gennaio nasce lo stato di Utehas, il 44° dell'Unione Messicana.
1897: Porfirio Diaz rinuncia a un quinto mandato, ma il dominio del Partito Liberale sulla vita politica del Messico prosegue con l'elezione di Juan Nepomuceno Méndez Sánchez, pupillo di Diaz. Questi occupa l'atollo francese di Clipperton, ricco di depositi di guano, incurante delle proteste di Parigi, e lo ribattezza Isla de la Pasión.
1898: il 15 febbraio l'incrociatore messicano "Morelia" esplode mentre si trova alla fonda nel porto dell'Avana, in un momento di forte tensione diplomatica tra il potente Messico e la sua ex madrepatria. Il Presidente messicano Méndez si lascia convincere dal suo vicepresidente Francisco León de la Barra a dichiarare guerra a Madrid, accusando gli spagnoli della distruzione della nave. Scoppia così la guerra tra Spagna e Messico, che si conclude già il 12 agosto con la firma del Trattato di Città del Messico. La Spagna, sconfitta su tutti i fronti, è costretta a cedere al Messico Puerto Rico, Guaján e le isole Filippine, e a concedere l'indipendenza a Cuba, che diventa un protettorato messicano. Oggi si suppone che la "Morelia" sia stata fatta esplodere dagli stessi messicani per creare un casus belli, dato che la Costituzione degli Stati Uniti Messicani vieta di dichiarare guerra per primi ad un altro paese, se non per difenderne un terzo che è stato aggredito.
1901: appena rieletto alla presidenza del Messico, il 6 settembre Juan Nepomuceno Méndez Sánchez è ferito a colpi d'arma da fuoco dall'anarchico polacco Leon Czolgosz. Méndez muore il 14 settembre, e gli succede il vicepresidente Francisco León de la Barra, estremamente energico ed autoritario. Questi ottiene dal governo colombiano (Panama è una provincia della Colombia) l'autorizzazione per costruire e gestire per 100 anni il Canale di Panama. i cui lavori riprendono, intrapresi dal genio militare messicano. Il 24 novembre è creato il territorio messicano di Quintana Roo.
1903: in un sussulto di orgoglio nazionale, il governo della Colombia rifiuta di ratificare l'accordo per il Canale. León de la Barra allora non esita ad organizzare una sommossa a Panama e a minacciare l'intervento dell'esercito se il governo legittimo reagirà. E così Panamá, come già Cuba, diventa una repubblica indipendente ma sotto la pesante tutela dei Messicani, cui concede l'affitto perpetuo della Zona del Canale. All'opposizione che gli chiede conto del colpo di stato da lui organizzato a Panama, León de la Barra risponde con una frase divenuta celeberrima: "Noi messicani dobbiamo parlare piano e girare per il mondo con un grosso bastone in mano!"