Dio perdona, LIBERAMENTE senza dubbiamente no.
Sei già stato d'accordo con me su altre cose. hefico:
Sono progressisti su temi etici e diritti civili,ma questo non fa di loro dei liberali...per quanto riguarda le libertà economiche,hanno poco di liberale. E penso che siano (correggimi se sbaglio) proprio le idee in tema economico a fare la differenza fra un liberale e (ad esempio) un socialista. Cioè,il succo di "liberalismo",il tratto distintivo,sta nel liberismo,perché le altre istanze possono essere condivise anche da altre aree politiche. Pannella si definisce socialista e liberale,lui solo sa come possono convivere le due cose Capezzone ha lsciato i radicali proprio perché non gli piaceva la direzione che avevano preso.
A mio parere il vecchio PLI era un vero partito liberale. :giagia:
Scusa se irrompo, non me ne vogliano i più liberali in economia...ma socialisti e liberali secondo me è possibile esserlo.
C'è la categoria di liberali che applicano il loro ideale in economia con la rincorsa sfrenata ad ogni tipo di libertà economica e chi invece, non può fare a meno che accettare la libertà solo se accompagnata dalla giustizia sociale (e da qui, socialismo - liberale, non marxista - ).
In fondo il liberal socialismo non mi pare un'idea così campata per aria, anzi.
Dimentichi i referendum liberisti degli anni novanta e dimentichi che la politica economica dei radicali la fa Michele De Lucia, contorniato da uno staff di liberisti . Pannella e Bonino ( insieme a tanti altri) non sono di certo liberisti, ma anzi - ti dirò di più- non ne capiscono proprio nulla di economia, e non saprebbero neppure da dove iniziare.
L'idea che danno i radicali è di essere abbastanza socialisti in economia, ma solo perchè ognuno nel partito parla per sè e dice la propria in qualsiasi momento senza averne le cognizioni, e senza rispettare e neppure conoscere, forse, la linea economica tracciata dagli economisti del partito ( basterebbe leggere proprio il manifesto programmatico che si trova sul sito dei Radicali italiani - capitolo economia - per capire che il programma è tra i più liberisti in Europa) . Il movimento stesso, nei principi fondamentali dello statuto, si definisce liberale, liberista e libertario. Il problema, quindi, sta nei dirigenti radicali , che applicano male uno statuto ed un programma ottimi in materia economica, di gran lunga il più liberalizzatore e privatista del panorama politico italiano. Capezzone non se ne è andato certo perchè liberista, ma perchè aspirava ad una seggiola altrove e da almeno 1 anno era stato sgamato nei suoi intenti. Se avessi fatto i nomi di Della Vedova, Calderisi ,Taradash e Palma magari avrei potuto concordare in merito alle ragioni della fuoriuscita dal partito, ma l'economia, la collocazione politica ed il liberismo per Capezzone erano l'ultimo dei problemi.
Saluti liberali
Ultima modifica di LIBERAMENTE; 27-08-09 alle 09:47
Dio perdona, LIBERAMENTE senza dubbiamente no.