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    Predefinito W il denaro contante, lo dice la bundesabank

    Viva il denaro contante, lo dice la Bundesbank
    "Comprare qualcosa, pagando con banconote o monete è una delle cose più normali di questo mondo. Eppure in Italia c'è chi vuole farlo passare per un comportamento addirittura incivile. Si veda Giovanni Sabatini, direttore dell'associazione delle banche italiane (ABI), con la ridicola tesi che "la lotta al contante è una vera e propria battaglia di civiltà". Chiaramente straparla, per nascondere una verità ben diversa: le banche guadagnano su tutti i pagamenti, salvo quelli in contanti. Per questo vogliono colpevolizzare chi li usa. Con le carte di credito, bancomat ecc. lucrano le provvigioni addebitate ai negozianti, le commissioni sui movimenti di conto corrente, gli interessi (fino al 24,9% annuo) sulle carte di revolving ecc. Inoltre costringono la gente a tenere i soldi sul conto, senza corrispondergli praticamente nessun interesse.

    Le banche italiane si sono addirittura inventate la campagna della guerra al contante. Hanno costruito e finanziato "War on cash" che diffonde falsità del tipo: "Il cash è superato, costoso, pericoloso, inquinante e scomodo".

    Uno dei leitmotiv delle banche, ripetuto pappagallescamente dai giornalisti economici italiani, è poi che a tale riguardo l'Italia sarebbe in forte ritardo rispetto all'Europa. Ebbene, anche questa è una frottola, smentita dalla banca centrale tedesca: in Germania l'80% degli acquisti avviene in contanti. Anzi, la Deutsche Bundesbank ha addirittura organizzato un convegno a difesa del contante (Bargeldsymposium, Francoforte 10-10-2012, ovviamente ignorato dalla stampa italiana.

    Vantaggi del contante. Studiosi e dirigenti della banca centrale tedesca dimostrano in modo inconfutabile che, rispetto ai pagamenti elettronici, il contante è: più comodo, più veloce, più accettato, più rispettoso della privacy, più economico, più trasparente.
    Importantissimo l'ultimo punto: solo prelevando contanti e pagando con essi si ha un immediato controllo sulle proprie spese. Peccato che alle banche invece faccia gioco che uno vada in rosso sul conto corrente, per applicargli interessi anche del 20,4% (vedi Banca Intesa-Sanpaolo), senza che ufficialmente sia usura.

    Questo e altri vantaggi del contante solo comunque citati anche da Carlo Pisanti, direttore centrale della Banca d'Italia.

    L'evasione fiscale. Si può convenire sull'opportunità di vietare l'uso delle banconote per grossi importi, come nell'acquisto di un appartamento o anche di una macchina. Ma qui il discorso è un altro. La "lotta al contante" prende di mira chi paga in contanti un paio di scarpe o il conto di un ristorante. Geronimo Emili di "War onCash" vuole tutti i micro-pagamenti, cioè di 5 euro o meno, senza contanti con la vaga promessa che "si abbasseranno i costi delle commissioni bancarie", rifiutando peraltro ogni regolamentazione. In realtà non è neppure vero che proibendo del tutto l'uso dei contanti si potrebbe contrastare l'evasione fiscale, perché non si vede come il fisco avrebbe abbastanza personale per spulciare i 40 milioni di conti correnti degli italiani.

    Forti critiche alla pretesa utilità anti-evasiva della lotta al contante arrivano da Alessandro Penati, dell'Università Cattolica di Milano: "Come se per eliminare l'evasione bastasse eliminare la banconote. Un'assurdità". Ma anche da Ranieri Razzante, esperto e docente di antiriciclaggio. In realtà la grossa evasione e la massiccia esportazione di capitali non usano il contante, ma sovra- e sotto-fatturazioni e altri trucchi contabili.

    I costi del contante. Sulla stampa italiana leggiamo bizzarrie come quella di Enrico Romagna-Manoja, direttore del Mondo, che scrive che "il costo in Europa per la gestione delle banconote supera i 300 miliardi di euro" (il Mondo, 26-10-2012, pag. 7). A ciò corrisponderebbe per l'Italia un costo nell'ordine dei 100 miliardi di euro l'anno: una sparata senza fondamento (e senza nessuna fonte).

    Mette le cose a posto Helmut Rittgen, responsabile per il contante della Bundesbank che scrive a pag. 9 del suo intervento: "Gli argomenti, secondo cui il contante sarebbe il mezzo di pagamento più caro, sono semplicemente falsi". Nel complesso il contante risulta anzi quello meno costoso.

    Potremmo continuare a lungo. Nel 2009, quando in Italia le banche erano partite con la guerra al contante, Giampaolo Fabris scriveva che "il contante tendenzialmente è destinato a scomparire" (il Sole 24 Ore, 21-12-2009, pag. 21). Di nuovo ristabilisce la verità la Bundesbank proclamando al contrario che "il contante è un mezzo di pagamento di ieri, di oggi… e di domani". Con buona pace dei banchieri italiani."

    Fonte > Beppe Scienza
    Ultima modifica di Avanguardia; 13-12-12 alle 13:33

  2. #2
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    Predefinito Re: W il denaro contante, lo dice la bundesabank

    La falsità del denaro elettronico
    La falsità del denaro elettronico
    Corruzione, evasione e criminalità sono e rimangono dei problemi che interessano ogni paese. Tra le possibili soluzioni, vi è quella di poter sostituire il denaro fisico con quello elettronico. E' effettivamente una scelta giusta?
    DI LUCA MARIOTTI - 25 MAGGIO 2015

    Il denaro elettronico sta cercando di mettersi sulla corsia di sorpasso per lasciarsi alle spalle il vecchio circolante. Non è un caso che in Gran Bretagna, secondo il The Payment Council, i pagamenti in contanti nel 2014 hanno rappresentato il 48% del totale dei pagamenti, determinando così il maggior utilizzo del denaro elettronico. Ora la situazione in Italia è assai differente, i dati attestano che nel 2013 la percentuale dei pagamenti in contanti era pari all’87%, anche se i pagamenti tramite bancomat e l’utilizzo di carte di credito continuano ad aumentare. Il 60% degli italiani,secondo un report Isfol Plus 2014, sono favorevoli ad abbandonare il denaro contante per passare a quello elettronico. In particolare l’uso del denaro elettronico tende a essere maggiormente accettato da individui che hanno un’elevata istruzione e dai lavoratori dipendenti, mentre, i meno inclini a questo cambiamento sono gli anziani e soggetti con retribuzioni basse. Questo dato, a priori, può essere considerato alquanto positivo ma, in realtà presenta una situazione discutibile sulla cultura economica finanziaria italiana. In particolare a parere di chi scrive, il tentativo di attribuire al denaro elettronico la soluzione a ogni problema anti-etico non rappresenterebbe la panacea a tutti i mali. Privarsi del contante significa fare a meno di alcuni benefici intrinseci a tale entità, quali: velocità di transazione, comodità, accettazione, rispetto della privacy, economicità e trasparenza.


    L’aspetto della trasparenza è il caposaldo dell’intero movimento anti-contante ma occorre considerare che il semplice pagamento tramite carta magnetica e il prelievo del denaro determina una tracciabilità delle spese. Quando si effettuano una delle due transizioni pocanzi citate, si applicano determinate commissioni. Se un soggetto possiede una banconota da 100 euro, la stessa mantiene il suo valore nominale anche dopo essere stata scambiata x volte. La moneta elettronica, invece, fa sì che il valore nominale dell’ipotetica banconota da 100 euro tenda a diminuire con l’aumentare degli scambi, per via della commissione stessa che viene applicata dalla banca o ente finanziario. Essere completamente controllati in termini di spesa determina anche la possibilità di poter essere sempre di più vittime di un marketing ad personam. La maggior parte dell’evasione fiscale viene dalle grandi corporations, attraverso complessi sistemi nascondo milioni di euro al fisco (basti pensare al reportage effettuato da Presa Diretta: Grandi Evasori). L’idea del denaro elettronico è un’altra trovata per aumentare i profitti delle banche e dare minore potere al singolo cittadino, cercando di controllare ogni suo aspetto della vita. Contante è libertà, Elettronico è libertà vigilata.
    Ultima modifica di Avanguardia; 28-05-15 alle 10:28
    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

  3. #3
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    Predefinito Re: W il denaro contante, lo dice la bundesabank

    Come Don Chisciotte - AVANZA SU TUTTI I FRONTI LA GUERRA AL CONTANTE: “Prima vennero per i centesimi…”



    DI DON QUIJONES
    WolfStreet.com
    Avanza su tutti i fronti la guerra al denaro contante. Una regione che ha riempito le testate giornalistiche con la sua guerra contro il denaro liquido è la Scandinavia. La Svezia è stata il primo paese a convincere i suoi cittadini – vere e proprie cavie – a partecipare volontariamente ad un esperimento economico alquanto distopico: tassi di interesse negativi in una società senza più valuta materiale. Come riporta il Credit Suisse: “Dovunque vai e qualsiasi cosa tu voglia acquistare, trovi dappertutto cartelli con scitto “Vi hanterar ej kontanter” (“Non accettiamo contanti”).


    Che si tratti di vin brulé al mercatino di Natale o di una birra al bar, anche il più piccolo degli acquisti avviene in modo elettronico. Anche i venditori di giornali e riviste ambulanti Faktum e Situation Stockholm ora si sono dotati di posse per carte di credito.
    Stessa situazione la troviamo anche in Danimarca, dove quasi il 40% delle transazioni avviene con MobilePay, un’applicazione della Danske Bank che consente di effettuare qualsiasi pagamento tramite smartphone. Con un numero sempre crescente di gestori che non accettano più il denaro contante, una società senza più contante “non è più un’illusione, ma una visione che si può realizzare in un termine temporale piuttosto ragionevole”, sostiene Michael Busk-Jepsen, direttore esecutivo dell’Associazione Bancaria Danese.
    IL PIÙ GRANDE LABORATORIO DI UN MONDO SENZA CONTANTI
    Se Svezia e Danimarca sono oggi i paesi più vicini degli altri a raggiungere un totale rifiuto di contante, il più importante campo di prova di un’economia totalmente privata di denaro fisico si trova dall’altra parte del mondo, nell’Africa Sub-sahariana.
    In molti paesi africani, andare in giro senza contanti non è solo una semplice questione di convenienza(come in Scandinavia), si tratta invece di sopravvivenza. Meno del 30% della popolazione sono titolari di un conto corrente bancario, e ancora meno posseggono una carta di credito. Ma quasi tutti hanno un telefono cellulare. Ora, grazie all’aumento massiccio dell’uso delle comunicazioni mobili e del numero di cittadini non titolari di conti correnti bancari, l’ Africa è diventata il terreno ideale per il più grande esperimento sociale del mondo per un’esistenza priva di denaro contante.
    ONG occidentali e GOs (organizzazioni governative) stanno lavorando a stretto contatto con banche, aziende di TLC e autorità locali per sostituire il denaro materiale con un’alternativa ‘mobile’. Tra le organizzazioni impegnate in questo senso troviamo Citi Group, MasterCard, VISA, Vodafone, USAID, e la Bill & Melinda Gates Foundation.
    In Kenya il volume delle transazioni effettuate tramite il più grande operatore di telefonia mobile locale – M-Pesa, una divisione di Vodafone – rappresenta più del 25% del PIL. Nella nazione più popolosa dell’Africa, la Nigeria, il governo ha lanciato un carta d’identità biometrica nazionale Mastercard che può anche fungere da strumento di pagamento. Il “servizio” consente a Mastercard un accesso diretto a più di 170 milioni di potenziali clienti, per non parlare di tutti i loro dati personali e biometrici.
    Recentemente, la società si è anche aggiudicata un contratto governativo per la progettazione della Carta Huduma, che sarà utilizzata per il pagamento dei servizi pubblici. Per il gruppo Mastercard queste partnership con il governo sono essenziali per acquisire una visione privilegiata per la creazione di un mondo senza denaro contante.
    UNA NUOVA FRONTIERA
    In India è in corso un progetto ancora più ambizioso: è quello dell’Autorità Indiana per l’Identificazione Unica(UIDAI), che mira a creare un sistema centralizzato di registrazione di un elettorato di 1 miliardo e 200 milioni di persone. Sarà la più grande piattaforma di dati biometrici di tutto il mondo. C’e’ solo un ‘problemino: secondo i suoi ideatori,l’unico modo per rendere il sistema efficiente è attraverso l’utilizzo diffuso di sistemi di pagamento elettronici, ancora una volta collegati – come sempre - a sistemi di riconoscimento biometrico.
    Poiché il denaro contante domina ancora nel paese, il governo potrebbe avere dei problemi a realizzare questo progetto. Il Ministro delle Finanze Arun Jaitley ha sottolineato più volte la necessità di trasformare l’India in un’economia senza denaro fisico, soprattutto per poter ‘risolvere il problema del mercato nero valutario’. Tuttavia, con la sua gigantesca e ‘informale’ economia, l’India resta il più grande produttore e consumatore di banconote, seconda solo alla Cina (che è anche il maggior consumatore di oro).
    Seguono ulteriori informazioni dal Financial Express India:
    ‘Attualmente meno del 5% di tutti i pagamenti viene effettuato elettronicamente. I risultati del ICE 360 Cash Survey 2014 mostrano che il denaro contante è la modalità di pagamento preferita anche a Nuova Delhi, la metropoli più ricca e sviluppata del paese. Quasi il 73% di tutti gli acquisti da parte dei consumatori di Delhi è pagato in contanti, e solo il 17% con carta di credito.’
    Naturalmente il governo indiano farà tutto il possibile per cambiare questa situazione. In un articolo del Daily Mail, Nandan Nilekani, uno dei tecnocrati dietro all’ UIDAI, sollecita il governo ad aprire la strada al cambiamento. "Il governo, con il peso e la portata dei suoi regimi di sicurezza sociale, promuova l’adozione di un modello di pagamenti elettronici" dice Nilekani. “A mano a mano che il cambiamento si diffonde, anche i privati potranno entrare in gioco”.
    E per privati, sicuramente s’intende banche. Dopo tutto, in un mondo in cui ogni transazione - o almeno ogni transazione "ufficiale" - deve essere elettronica, il potere delle banche sugli individui è destinato ad aumentare drasticamente, come ha ammonito Brett Scott in un articolo per il Guardian:
    In questo quadro, ecco che appare lo spettro del controllo da parte delle banche: ogni transazione e operazione che compiamo è autorizzata e registrata da una banca commerciale privata, a cui praticamente cediamo l’intera storia di tutta la nostra attività commerciale. Se a questa o quella banca non piace una certa azienda – come Wikileaks – si possono semplicemente bloccare le sue transazioni.”
    IL NUOVO PREZZO DELL’IMPRESA
    Un vantaggio spesso trascurato delle operazioni in contanti è che non esiste un intermediario. Una parta paga l'altra parte in una valuta reciprocamente accettata e nessuno s’intromette a bagnarsi il becco.
    In una società senza contanti, niente potrà impedire a banche e altri intermediari finanziari di prendersi anche solo una piccola porzione di ogni singola transazione. Essi avrebbero quindi accesso – e, di conseguenza, potrebbero abusarne – a massicce quantità di dati che raccolgono per definire i comportamenti di pagamento dei loro clienti. Sono queste informazioni di grande interesse e valore per i servizi di marketing di vendita al dettaglio e per altre istituzioni finanziarie, assicurazioni, governi, servizi segreti e una miriade di altre organizzazioni.
    Un altro vantaggio importante dei contanti è che limitano notevolmente la capacità delle banche centrali di continuare ad attuare probabilmente la più grande rapina finanziaria dell’era moderna, cioè la politica dei tassi di interesse negativo (NIPR). L'unico modo che hanno le banche centrali per poter mantenere all’infinito i tassi di interesse negativi è con l’abolizione totale del denaro contante, come ha ammesso il primo economista della Banca d'Inghilterra, Andrew Haldane. Finché esiste il contante, non c’è alcun modo per impedire ai titolari di conti di deposito di fare la cosa più logica – cioè quella di prelevare il denaro dalla banca e depositarlo lì dove non possono raggiungerlo gli effetti nefasti delle politiche NIRP.
    Quindi, per salvare un sistema finanziario divenuto letteralmente oltraggioso, che tempo ormai ha smesso di soddisfare i bisogni primari di un’economia reale, i governi e le banche centrali devono disfarsi dell’ultimo baluardo che permette alla gente di conservare quel minimo di privacy, anonimato e libertà personale, in un mondo sempre più controllato e indagato.
    La più grande delle disgrazie è che l’alleato più potente dei governi e delle banche nella loro guerra al contante è proprio la gente comune. Fin quando la gente continuerà sempre più ad abbandonare l’uso dei contanti, per quel minimo vantaggio economico che gli si offre, la guerra ai contanti andrà avanti.
    Ed è una guerra condotta da banche, politici, accademici e imprenditori.

    Don Quijones
    Fonte: http://wolfstreet.com
    Link: http://wolfstreet.com/2015/11/07/fir...e-war-on-cash/
    8.11.2015

    Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTSATA63
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    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

  4. #4
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    Predefinito Re: W il denaro contante, lo dice la bundesabank

    L'abolizione del contante è l'ultima "geniale" trovata dell'usura internazionale.
    E per sostenerla hanno pure trovato la scusa perfetta per fare abboccare i gonzi, cioè una presunta lotta all'evasione.
    "L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
    "Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
    "O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch

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    Predefinito Re: W il denaro contante, lo dice la bundesabank

    anche a me non piace l'eliminazione del contante, anche se quando vedo la marea di affitti in nero mi viene la tentazione di osannarla.

  6. #6
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    Predefinito Re: W il denaro contante, lo dice la bundesabank

    Io in vita mia non ho mai usato bancomat, postmat, carte di credito, pagamenti telematici, non ho mai avuto conto in banca. Purtroppo se troverò uno straccio di lavoro mi costringeranno ad aprirmi un conto in banca.
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  7. #7
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  8. #8
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    Predefinito Re: W il denaro contante, lo dice la bundesabank

    Come Don Chisciotte - IL SISTEMA-BESTIA CRESCE: IN NORVEGIA NON VOGLIONO PIU' I CONTANTI




    DI MICHAEL SNYDER

    endoftheamericandream.com
    La più grande banca norvegese sta chiedendo una eliminazione completa e totale del denaro contante. Già sono molte le filiali bancarie norvegesi che NEMMENO toccano più i "contanti" , ma questo non basta per la DNB.
    Vuole che sia vietato, completamente, l'uso del contante, e stanno vendendo questa loro richiesta come un mezzo per reprimere i criminali ed il riciclo di denaro sporco. Alla fine però, la verità è che le banche vogliono costringere chiunque ad usare le banche per incassare le "fees" su tutte le transazioni.



    Si tratta di un punto messo in agenda per motivi di pura avidità, ma che potrebbe anche aprire le porte ad una grande tirannia. Sfortunatamente, non stiamo solo assistendo ad un aggressivo movimento che porterà la società norvegese a vivere senza contanti, ma lo stesso sta accadendo anche in Svezia, in Danimarca e in molte altre nazioni in tutto il mondo. Questo Sistema Bestiale sta crescendo, ma sono solo pochisime le persone che sembrano allarmate da questo fatto.
    Quando ho cominciato a capire quanto stava succedendo in Norvegia, sono rimasto assolutamente sbalordito. I miei antenati vennero in America arrivando da laggiù, e non avevo idea di quanto stava accadendo. Qui di seguito un articolo da the International Business Times

    La più grande banca norvegese ha chiesto che nel paese venga bloccato l'uso del denaro contante, ha riferito un quotidiano locale di venerdì. Questa deve essere intesa come l'ultima mossa di un paese che è sempre stato in prima fila nella carica globale verso la moneta elettronica, negli ultimi anni, infatti diverse banche, nelle loro filiali, già non offrono più denaro contante e molte industrie cercano di ridurre l'uso della carta moneta.
    Naturalmente questa idea viene venduta come qualcosa che farà veramente il bene della società norvegese.
    DNB promette che l'eliminazione del denaro potrà aiutare le autorità a reprimere le attività criminali e il riciclaggio di denaro. Altri dettagli su the International Business Times
    "Oggi, ci sono circa il 50 miliardi di corone in circolazione e [la banca centrale del paese] Norges Bank può dare conto solo per il 40 % del suo utilizzo. Ciò significa che il 60 % del denaro utilizzato è fuori da qualsiasi controllo. "Crediamo che ciò sia dovuto a denaro che passa di mano sotto il tavolo e a riciclaggio" ha dichiaratoTrond Bentestuen, dirigente DNB, al sito web VG.
    "Ci sono così tanti pericoli e svantaggi associati al denaro contante, che siamo giunti alla conclusione che dovrebbe essere abolito" ha aggiunto.
    Ma oltre al fatto di poter catturare più criminali, ci sono molti altri motivi per cui ai governi piace molto l'idea di una società senza contanti. Questo significherebbe anche che nessuna transazione finanziaria potrebbe sfuggire alle tasse e questo permetterebbe ai governi di guardare, registrare e monitorare tutto ciò che facciamo molto più da vicino.
    E le banche sarebbero assolutamente entusiaste in una società senza contanti. Qualsiasi membro della società sarebbe costretto a servirsi del sistema, sarebbero eliminate le file agli sportelli e ogni volta che chiunque dovesse usare una propria carta, le banche incasserebbero una commissione.
    Oltre tutto, non ci sarebbe assolutamente nessun modo per sfuggire ai bail-in bancari che stanno arrivando in Europa. Se non ci fosse nessun modo per tenere i soldi fuori da questo sistema, non ci sarebbe nemmeno nessun modo per evitare quel tipo di furto che ora è stato istituzionalizzato dalle autorità europee. Ho parlato delle nuove regole di salvataggio delle banche che sono entrate in vigore in Europa dal 1° gen 2016 in un precedente articolo
    Se siete titolari di un qualsiasi conto bancario in tutta Europa, è necessario leggere questo articolo. Il 1° gennaio 2016, un nuovo sistema di bail-in è antrato in vigore per tutte le banche europee. Questo nuovo sistema si basa sistema di bail-in sperimentata nelle banche di Cipro, a cui abbiamo assistito qualche anno fa. Ci ricorderemo che, per salvare le banche, presero soldi da tutti coloro che avevano più di 100.000 euro sul conto. Ora esattamente gli stessi principi utilizzati per Cipro stanno per essere applicati in tutta Europa.
    Purtroppo, stiamo assistendo a una spinta sempre più forte verso una società senza contanti in tutto il pianeta.
    Accade in Cina, in India, e in tutta Europa. Infatti molte nazioni in Europa hanno già vietato le transazioni in contanti oltre un certo livello. Ecco un paio di esempi
    Come ho scritto precedentemente le transazioni in contanti oltre 2.500 euro sono già state vietate in Spagna e Francia e in Italia hanno vietato tutte le transazioni in contanti di 1.000 euro. (NdT: ora riportate a 3.000).
    Poco a poco il contanti sta per essere sradicato e quanto abbiamo visto finora è solo l'inizio. Nel 2014, sono state effettuate 417 miliardi di operzioni "cashless" e la proiezione per il 2015 è molto superiore.
    Naturalmente l'epicentro della transizione verso una società senza contanti continua ad essere l'Europa del Nord.
    La Danimarca ha intenzione di sradicare completamente il contanti entro il 2030, e la transizione verso una società senza contanti in Svezia adesso è quasi completa
    Lo sapevate che il 95 % di tutte le vendite al dettaglio in Svezia avvengono senza contanti? E lo sapevate che il governo danese ha come obiettivo dichiarato di "sradicare il contante" entro il 2030?
    In tutto il mondo, stiamo assistendo a una marcia inarrestabile verso una società senza contanti, e in nessun luogo questo più vero che nel Nord Europa. In Svezia, centinaia di sportelli bancari non accettano più e non dispensano più denaro contante, e migliaia di sportelli bancomat sono stati rimossi in modo permanente. A questo punto, fatture e monete rappresentano appena il 2 % dell'economia svedese, emolti negozi non accetano più soldi da nessuno. La nozione di "società senza contanti" che una volta era considerata vera fantascienza, ora, ci dicono che, è "inevitabile", e le autorità insistono che questo servirà per fermare criminali, terroristi, trafficanti di droga, riciclaggio di denaro e evasori fiscali. Ma quanto ci costerà tutto questo processo?
    Una potenziale tirannia è quello che mi preoccupa di più.
    Provate ad immaginare un mondo in cui nessuno può comprare, vendere, trovare un lavoro o aprire un conto in banca senza dover essere parte de "il sistema".
    Se qualcuno volesse scegliere di restare fuori .......... come potrebbe sopravvivere la sua famiglia?
    E sarebbe veramente troppo facile per il governo stabilire quali sono i requisiti per essere dentro il sistema. Ad esempio, si potrebbe rendere illegale vendere qualcosa a chiunque non sia in possesso del modulo rilasciato dal governo che documenta l'identità personale, o si potrebbe richiedere una qualche forma di giuramento di fedeltà come pre-condizione per essere iscritti.
    La guerra al contante è un assalto diretto alle libertà fondamentali e alla libertà di cui godiamo oggi. Possono prometterci che una società senza contanti renderà subito la nostra vita migliore, ma temo che domani questo potrebbe aprire la porta alla tirannia che potrà raggiungere un livello che la maggior parte di noi non riuscirebbe mai nemmeno ad immaginare.

    Michael Snyder
    Fonte: http://endoftheamericandream.com/

    Link:http://endoftheamericandream.com/archives/the-beast-system-arises-the-largest-bank-in-norway-calls-for-the-elimination-of-cash

    24.01.2016

    Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l'autore della traduzione Bosque Primario
    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

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    Predefinito Re: W il denaro contante, lo dice la bundesabank

    Volendo fare lo spiritoso, ipotizzo sia stata pianificata un' "invasione" di stranieri in Scandinavia per evitare che gli abitanti non pensino al totalitarismo tecnologico e alle banche. Il tipico cazzotto in faccia per non farti accorgere della coltellata alla schiena?
    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

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    Predefinito Re: W il denaro contante, lo dice la bundesabank

    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

 

 
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