Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
Comunicato n. 109/12 del 12 dicembre 2012, Sant’Epimaco

Rassegna stampa del 12.12.2012

Laicità francese
Nella repubblica francese, in nome della laicità, i presepi e persino gli alberi di Natale hanno vita difficile, e in alcune città i mercatini natalizi ora si chiamano mercati d’inverno. In compenso a Parigi, sui Campi Elisi, per la festa ebraica della Chanukah, dall’8 al 16 dicembre è stato installato un gigantesco ebraico, che è stato acceso dal grande rabbino di Francia.
Paris : un chandelier à sept branches à la place de la crèche de Noël !

La cuccagna repubblicana
30/11/2012 - Il bel gesto evidentemente non è arrivato. Dopo anni di tagli ai costi della politica, la rabbia popolare e la scure calata anche dal governo di Mario Monti, l’unico a non avere tirato la cinghia nelle istituzioni italiane è Giorgio Napolitano. Certo, nessuno ha osato toccare lo stipendio personale del presidente della Repubblica, aspettando quel bel gesto che non è arrivato. Ma fa impressione scoprire che lo stipendio di Napolitano sarà l’unico in tutto il comparto pubblico ad aumentare nel 2013. La notizia è nascosta fra i trasferimenti del ministero dell’Economia sui costi della politica raccontati dalla tabella 2 allegata alla legge di stabilità. Per il capo dello Stato - che resterà in carica solo i primi mesi dell’anno - lo stipendio verrà aumentato di 8.835 euro l’anno, passando a 248.017 euro. Non riguarderà Napolitano, ma la crescita continuerà anche l’anno dopo, quando passerà a 253.255 euro. Eppure c’erano mille buone ragioni per spingere Napolitano a chiedere al governo di usare le forbici anche sull’assegno del presidente della Repubblica, invece di aumentarlo. Sarebbe stato un gesto nobile, e avrebbe pesato poco sulle finanze personali, visto che lo stipendio per il Capo dello Stato è quasi inutile: non paga praticamente nulla di tasca sua, e inoltre l’attuale inquilino avrebbe convissuto con quei tagli solo cinque mesi. Non avendolo fatto, l’assegno personale del capo dello Stato è fra le poche voci a crescere nella legge di bilancio. (…) Per quel palazzo si spende sette volte e mezzo quel che l’Inghilterra concede a Buckingham Palace e alla sua Regina Elisabetta, più del doppio di quel che costa alla Francia l’Eliseo e il suo attuale inquilino, Francois Hollande. E non è questione di manutenzione di mura e arredi: i bilanci dicono che un dipendente del Quirinale ha un costo di mantenimento doppio rispetto a quello di un suo pari grado all’Eliseo e addirittura il triplo di un dipendente della Regina di Inghilterra. Quello del Quirinale è un bilancio che fa scandalo in tutto il mondo: il segno di una grandeur che l’Italia non può permettersi e che gli italiani non si permettono ormai da lungo tempo.
Napolitano si alza lo stipendio Uno schiaffo agli italiani - giorgio, napolitano, stipendio, colle, quirinale, spending, review, casta - Libero Quotidiano

Moschea rosa
30/11/2012 - PARIGI - Arriva a Parigi la prima moschea europea aperta a omosessuali e trans. L'idea è di un giovane franco-algerino gay, Ludovic-Mohammed Zahed, 35 anni, dottore in antropologia e psicologia, fondatore dell'Associazione degli Omosessuali musulmani di Francia che milita per un «islam aperto». La sala di preghiera si trova nella proprietà di un monaco buddista gay nei pressi del parco di Vincennes, alle porte della città, in Val-de-Marne. L'indirizzo del luogo è tenuto segreto per paura di rappresaglie e la prima celebrazione religiosa avrà luogo questa sera e sarà tenuta da un imam membro dell'associazione.
CdT.ch - Mondo - Parigi, una moschea per gay e trans

Anno delle fedi: la marcia su Roma di Taizè
La Capitale si prepara ad essere invasa pacificamente da oltre 40.000 giovani provenienti da tutta Europa. Tanti sono, infatti, i ragazzi e le ragazze che hanno aderito al “35° Pellegrinaggio di fiducia sulla Terra” della Comunità di Taizé, in programma a Roma dal 28 dicembre 2012 al 2 gennaio 2013. Organizzato dalla Comunità ecumenica francese, in collaborazione con il Vicariato di Roma e la Pastorale giovanile, l’incontro internazionale fa rivivere la volontà di frère Roger, fondatore della Comunità, che sin dal 1940 auspicava ad un cammino delle nuove generazioni “sui sentieri della fiducia tra le persone, i popoli e Dio”. (…). Sabato 29 dicembre, alle 18, poi verrà accolti da Benedetto XVI per una preghiera comune in piazza San Pietro. La fiducia è, dunque, “il tema più urgente per il mondo di oggi” ha affermato il cardinale Vicario. Senza di essa “è difficile stabilire relazioni umane che aspirano alla pace”. Basti pensare “alle porte blindate delle nostre case, al continuo sospetto che nutriamo verso l’altro”. “L'uomo, invece, è chiamato a costruire un mondo di pace basato sulla fiducia” ha concluso il cardinale. Proprio perché animati da questa idea circa 40.000 ragazzi hanno espresso la volontà di venire nella Capitale, ognuno proveniente da un mondo, un movimento, una confessione o una cultura totalmente differente, uniti però dalla volontà di dire in partenza “io mi apro a te e spero che tu ti apri a me”. L’esperienza dell’evento promosso dalla Comunità di Taizé porta con sé, inoltre, il valore dell’accoglienza, che si è tradotta, in questo caso, nel forte impegno delle comunità parrocchiali, delle famiglie e della città di Roma, come ha ricordato Gianni Alemanno.
Più di 40.000 giovani a Roma per il 35° Pellegrinaggio di fiducia sulla Terra - Zenit in Italiano

Apartheid
8/12/2012 - Intervista al regista israeliano Avi Mograbi
(…) D. A quanto racconta nel film Yasmin, il razzismo è radicato profondamente nella società israeliana.
R. Sì ma il problema nei confronti dei cittadini arabi è un altro: la discriminazione è ufficializzata. I palestinesi sono cittadini di secondo grado perché Israele è uno stato ebraico. Si può lottare contro un sistema sociale, contro un'educazione, un punto di vista. Ma quando la discriminazione, come accadeva nel Sudafrica dell'apartheid, fonda lo stato allora tutto diventa inutile.
D. Israele si definisce uno stato democratico.
R. L'unico stato democratico in Medio Oriente, con una discriminazione tra cittadini ebrei e arabi sancita per ordinamento, e tre milioni di palestinesi sotto occupazione. Inoltre negli ultimi anni, la politica israeliana è sempre più neoliberista, ci sono tagli continui a sanità e spesa pubblica. Si può vivere bene in Israele solo se si è ebrei, ricchi, sani, alti e belli.(…)
Nena News Agency | Avi Mograbi: In Israele discriminazione tra ebrei e arabi sancita per ordinamento

Il paradiso delle Maldive? Molto coranico
5/12/2012 - Orlato da spiagge bianchissime e accerchiato da un mare blu cobalto, l’arcipelago delle Maldive nasconde dietro le sue palme da cartolina una tra le realtà più intransigenti al mondo in materia religiosa. Qui la discriminazione contro i non musulmani è totale e sistematica. A garantire l’obiettivo di una popolazione al 100% islamica, ci sono leggi che proibiscono ogni chiesa o luogo di culto, preghiere in luogo pubblico e l’importazione e distribuzione di materiale di carattere religioso, incluse Bibbie, se non per uso personale. Dopo l’espulsione nel 1998 di tutti gli stranieri coinvolti in attività missionarie, ai visitatori è consentito una pratica di fede esclusivamente privata e individuale. Il solo sospetto di proselitismo porta all’espulsione, ma anche a periodi detentivi. Come quello dello scorso anno per l’insegnante indiano Shijo Kokkattu, denunciato da un collega per avere caricato l’immagine della Madonna e alcuni canti mariani nel computer della scuola; come quello del bengalese Jathish Biswas, dirigente di un’organizzazione con fini sociali fermato questo settembre all’arrivo all’aeroporto della capitale Malé per avere con sé libri di tema cristiano nella lingua locale, detenuto per 23 giorni ed espulso il 19 ottobre insieme a un cittadino statunitense a lui collegato dalle indagini. (…)
Maldive, sorpreso a leggere libri cristiani: cittadino bengalese incarcerato ed espulso | Mondo | www.avvenire.it

Spezzeremo le reni alla Repubblica di San Marino
7/12/2012 - Abituati ad avere la testa tra le nuvole, non si sono accorti di aver perso la rotta. A far recuperare la retta via ai paracadutisti ci hapensato la Guardia di rocca di San Marino. Al lungo elenco di sconfinamenti italiani sul Titano mancavano ormai soltanto loro, i parà della Folgore, che ieri hanno colmato questa ‘lacuna’. I quattro mezzi dell’esercito, un Ducato e tre autocarri, con a bordo nove militari sono stati bloccati poco dopo le 13 a Dogana dalle forze dell’ordine sammarinesi, a pochi metri dal confine con l’Italia. Ma alla Guardia di rocca e alla Gendarmeria erano già arrivate numerose segnalazioni di quegli intrusi italiani. La colonna di mezzi, solo con supporti logistici per i lanci e non armati, aveva messo piede a San Marino all’altezza di Cerbaiola: stavano tornando a Livorno dopo un addestramento in Carpegna, ma avevano fatto male i calcoli sul percorso. A tradirli non sono state mire conquistatrici, ma più semplicemente un errore da parte del navigatore satellitare. I nove militari della Folgore si sono fidati del computer di bordo che li ha portati dritti nelle braccia del ‘nemico’ senza sapere di aver sconfinato. La Guardia di rocca li ha intercettati a Serravalle e li ha bloccati a Dogana, vicino al confine. I militari, appartenenti al servizio logistico del 187° reggimento Folgore, sono stati identificati e si sono beccati un verbale amministrativo per aver attraversato il confine sammarinese con mezzi militari senza avere l’autorizzazione. Dopo il fermo, i mezzi sono restituiti ed affidati a un ufficiale del Vega, poi poco dopo le 16 i parà della Folgore hanno potuto lasciare San Marino e prendere la strada verso casa. I parà della Folgore ?invadono? San Marino - Il Resto Del Carlino - Rimini

Che le divinità salvino la regina
9/12/2012 - Jatinderpal Singh Bhullar è un soldato che passerà alla storia: è di religione sikh ed è il primo a entrare nelle Scots Guards della regina Elisabetta II indossando non il solito copricapo in pelo d'orso, ma un turbante. Proprio per la guardia Bhullar è stato cambiato il regolamento dai vertici dell'esercito che gli hanno permesso di indossare il classico copricapo anche nelle esercitazioni del suo reparto
Foto Gb, un sikh con il turbante nella guardia della Regina: è la prima volta - 1 di 2 - Repubblica.it
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