Era temuto perchè era quello che si intendeva di più di economia. Era il tycoon! Parole sue.
Ragazzi aiutiamolo, chiamiamo l'ambulanza e cerchiamogliene uno bravo, questo davvero sta male di testa.
Era temuto perchè era quello che si intendeva di più di economia. Era il tycoon! Parole sue.
Ragazzi aiutiamolo, chiamiamo l'ambulanza e cerchiamogliene uno bravo, questo davvero sta male di testa.
Cum Feris Ferus
Povera Italia.
Il lato tragico è rappresentato da chi magari crede pure a queste stronzate.
Non rispondo a mitomani, onanisti e depensanti...a questi ci dovrebbe pensare l'ASL.
...sbagliano coloro i quali affermano che in Europa lui era irriso. Non di derisione si trattava, spiega, ma di timore nei suo confronti. I famosi sorrisetti di Merkel e Sarkozy non erano di scherno, ma di sollievo per lo scampato pericolo di doversi confrontare con lui. Un tycoon che in quanto tale capisce di economia molto più di loro e di Monti, tutta gente che tra l' altro non ha mai lavorato.
Anzi, che non è mai scesa nella trincea del lavoro.
Ecco dal filmato dell' ultimo G20 al quale partecipò, quello di Cannes del novembre 2011, la prova di quanto era temuto: tutti lo scansano, nessuno osa avvicinarlo men che meno sorridergli o salutarlo.
Raccontava Montanelli che Berlusconi ha per la menzogna una pulsione irresistibile, irrefrenabile. E aggiungeva che mente a tutti, sempre, anche a se stesso, al punto da credere alle sue stesse menzogne.
Quanto alla famosa trincea del lavoro, nella quale lui sarebbe disceso e grazie alla quale è diventato multimiliardario, ha nomi e cognomi ben precisi: Bettino Craxi che lo favori con la legge sulle tv e Vittorio Metta, il giudice che pagato da Previti con denari della Fininvest, sfilò la Mondadori a De Benedetti regalandola al moroso della Pascale.
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