Una riflessione sul "paleolism"

[Florian]

A molti italiani il movimento "paleo", nella sua biforcazione libertarian e conservatrice, può sembrare qualcosa di estremamente attuale nella sua critica al liberalism e al montante neoconservatorismo. E certamente lo è. Tuttavia bisogna ricordare come le sue origini risalgano a cavallo del 1990, ovvero a quasi venti anni fa, un'eternità per la politica, e la politica americana innanzitutto. Cerchiamo allora di riassumere cosa è accaduto in questo lasso di tempo e di capire perchè l'ipotesi "paleo" è ancor oggi attuale.

Nel 1990 al potere in America c'era George Bush padre, un presidente repubblicano che risultò particolarmente indigesto ai conservatori, di vecchia come di nuova scuola. E ancora non si vedeva all'orizzonte quella Prima Guerra del Golfo grazie alla quale di lì a poco sarebbero state poste le basi del Nuovo Ordine Mondiale.
Molti conservatori saranno contrari alla guerra perchè combattere un dittatore in una nazione lontana non era per loro un motivo convincente, anche se gli USA ne avessero tratto dei vantaggi sul fronte economico e su quello stragico. Il conservatore americano è sempre stato infatti per il "piede in casa". Non è mosso da ideali imperialistici e persino l'idea di una nazione americana gli sta in definitiva stretta. Ricordiamo che l'America è nata come una confederazione di Stati Indipendenti.

Il saggio di Llewellyn Rockwell "The Case for Paleolibertarianism", pubblicato nel 1990, diede la spinta ad una nuova, vecchia alleanza destra USA. Fu allora infatti che alcuni vecchi libertari e alcuni vecchi conservatori dopo essersi guardati in cagnesco per decenni pensarono di coalizzarsi contro il moderatismo repubblicano al potere. Fu così che i libertarians di destra e i tradizionalisti lanciarono l'idea del "paleolism", ovvero l'alleanza tra i paleoconservatives e i paleolibertarians che riportava in auge i tempi della Old Right prebellica, antistatalista, culturalmente conservatrice ed isolazionista. Espressione politica del nascente movimento era allora Pat Buchanan.

Fu quello un movimento di rinascita per la destra americana e di grande fermento intellettuale di cui si giovò anche il conservatorismo "mainstream". Infatti, per quanto la corsa di Buchanan non ottenne il successo sperato contro il moderatissimo Dole, imposto alla base dai vertici repubblicani con l'appoggio interessato dei neoconservatori, un bel po' di conservatorismo genuino si poteva scorgere nel "Contratto con l'America" di New Gingrich che riportò i repubblicani a guidare il Congresso nel 1994 facendo deflagrare così parte dei programmi di sinistra dell'Amministrazione Clinton.

Purtroppo però la vampata conservatrice del '94 fu spenta ancora una volta dalle contraddizioni in seno al Partito repubblicano che nel 2000 scelse un altro candidato "moderato", ovvero George W. Bush, figlio dell'ex Presidente.

Nel frattempo anche l'alternativa Paleo, dopo la morte di Rothbard che ne era stato fra i maggiori artefici intellettuali, segnò il passo in seguito a malesseri interni dovuti al sorgere di vecchie incomprensioni mai del tutto superate fra conservatori e libertari. I rothbardiani (fra cui lo stesso Rockwell) videro nel paleocon Buchanan un buon compromesso per i loro ideali, ma la successiva generazione di paleolibertarians (Hoppe) fu più intransigente nel criticare alcune posizioni che giudicava sbagliate, vedi il protezionismo.

Per alcuni anni il paleolism è sembrata un'opzione accantonata dai suoi stessi sostenitori, fin quando Ron Paul, l'inflessibile "Dr. No" repubblicano al Congresso, si decise a scendere in campo contro la sinistra e i vertici del suo stesso partito, guidando un'ampia ed eterogenea coalizione di old rightist riunitisi a difesa delle bandiere di sempre: meno Stato, i vecchi e sani valori americani, isolazionismo.

Questa nuova opposizione al moderatismo liberal e neoconservatore come già nei primi anni novanta ha già avuto il merito di riportare a destra i repubblicani del Congresso e di portare all'attenzione un candidato "di destra" quale Sarah Palin, osteggiato in quanto tale dall'establishment moderato dei partiti maggiori e dai media di sinistra nazionali.

Come sempre in America nei momenti di smarrimento e di crisi, il cuore della "Vecchia Destra" palpita ancora.

[Bèrghem]

Per alcuni anni il paleolism è sembrata un'opzione accantonata dai suoi stessi sostenitori, fin quando Ron Paul, l'inflessibile "Dr. No" repubblicano al Congresso, si decise a scendere in campo contro la sinistra e i vertici del suo stesso partito, guidando un'ampia ed eterogenea coalizione di old rightist riunitisi a difesa delle bandiere di sempre: meno Stato, i vecchi e sani valori americani, isolazionismo.

Questa nuova opposizione al moderatismo liberal e neoconservatore come già nei primi anni novanta ha già avuto il merito di riportare a destra i repubblicani del Congresso e di portare all'attenzione un candidato "di destra" quale Sarah Palin, osteggiato in quanto tale dall'establishment moderato dei partiti maggiori e dai media di sinistra nazionali.

Come sempre in America nei momenti di smarrimento e di crisi, il cuore della "Vecchia Destra" palpita ancora.

Midterm 2010 e Presidenziali 2012 non sono obiettivi impossibili se si virasse verso una rivoluzione conservatrice che sia un mix riuscito delle issues di nonno Ron e dell'hockey mum Sarah. Anche se molto dipenderà, almeno nel breve termine, dalla riforma sanitaria di Baracca. Vedremo, anche se l'importante sarà farsi trovare pronti.