Ero un ragazzino quel 19 luglio. Avevo appena litigato con mio padre e mi ero chiuso in camera arrabbiato. All'improvviso mio padre entrò in stanza dicendo: "Danilo, vieni a vedere in tv, è successo qualcosa di grave". Due mesi prima era saltato in aria Giovanni Falcone, la mafia aveva chiuso i conti con gli artefici del maxiprocesso. Piansi davanti alla tv, i piccoli problemi di un adolescente scomparvero di fronte alla tragedia di uno stato costretto a perdere i suoi eroi civili, uno dopo l'altro, uccisi anche perche lasciati soli.
Questo era Paolo Borsellino. Un Eroe civile, troppo solo per poter sopravvivere, troppo Eroe per poter mollare pur di sopravvivere.