intendo che il cile e l'afghanistan sono due situazioni diverse.

in cile si trattava, una volta assassinato Allende, di disarticolare l'opposizione eliminando sindacalisti, agitatori politici e simili, avendo l'appoggio dei poteri economici, di una buona parte della borghesia e avendo il controllo del 100% del territorio.

in afghanistan si ha il controllo diretto di un 30% del territorio, la principale economia (l'oppio) è per natura ostile a qualsiasi potere centrale. l'intera società è armate e in buona parte è ostile alle truppe straniere (anche quelli che vanno a votare). una situazione del genere richiede molti più soldati degli attuali. il paragone tra il numero di effettivi in italia e quello in afghanistan vuol dire che ci vorrebbero dieci volte tanto i soldati presente ora.

quindi, rispondendo alla tua domanda iniziale: l'errore fondamentale a livello militare e politico è stato pensare che una missione numericamente esile potesse conquistare rapidamente le città (fin qui è successo) e in seguito la collaborazione delle varie forze sociale e militari locali (e qui..)