E' comparso un sondaggio che ha dell'assurdo
Notate qualcosa che manca in questo sondaggio? (che mi rifiuto di pubblicare, essendo fatto volutamente con i piedi).http://www.sondaggipoliticoelettoral...sondaggio=3532
Gli elettori del PD e il livello di fiducia in Franceschini e Bersani
Pubblicato il 24/8/2009.
Autore:
IPSOS Public Affairs
Committente/ Acquirente:
Comitato Elettorale Dario Franceschini
Spero che il TP parta al più presto con i propri sondaggi, perché vedere questa manipolazione mediatica ha dell'assurdo.
AGGIORNAMENTO 04/09/2009
Per correttezza, riportiamo qui la precisazione di Nando Pagnoncelli (presidente Ipsos) sui sondaggi per le primarie del PD, che ci era sfuggita. Ce ne scusiamo con gli interessati.
In merito ai sondaggi pubblicati sul Corriere del 23 e del 24 agosto riguardanti le elezioni primarie del Partito democratico esprimo alcune considerazioni. Si tratta di due sondaggi apparentemente simili ma in realtà profondamente diversi per finalità e metodologia. Il sondaggio Ipr ha misurato l' intenzione di voto per i tre candidati presso un campione di 651 elettori Pd intenzionati a partecipare alle primarie, intervistati telefonicamente tra il 29 luglio e il 3 agosto; la ricerca Ipsos, al contrario, non ha rilevato alcuna preferenza per i candidati né la disponibilità a recarsi a votare ma ha semplicemente inteso fornire i dati riguardanti la fiducia degli elettori Pd nei confronti dei due principali candidati attingendo alla banca dati dei sondaggi continuativi realizzati dall' istituto, che rileva stabilmente la fiducia in circa 30 leader di tutti i partiti politici. In particolare sono state considerate le rilevazioni realizzate tra aprile e luglio presso un campione di 23.300 elettori di cui 4.078 elettori Pd. L' obiettivo era di stimare il bacino elettorale «di partenza» dei sostenitori di Bersani e Franceschini (Ignazio Marino è stato inserito solo nelle rilevazioni di luglio, dopo l' annuncio della sua candidatura) e di descrivere il loro profilo socio-demografico, per individuare i segmenti elettorali presso i quali i due candidati sono più forti o più deboli. Per raggiungere questo obiettivo era necessario disporre di un campione molto ampio e di un periodo di osservazione prolungato, che mettesse al riparo dal rischio di rilevare opinioni estemporanee influenzate da fatti o dichiarazioni contingenti o di effettuare le interviste durante il periodo estivo, quando molti cittadini sono in vacanza. Le due ricerche non sono in contraddizione, misurano indicatori diversi. Tuttavia a causa del malcostume in voga nel nostro Paese di utilizzare le rilevazioni demoscopiche per influenzare l' elettorato, nei commenti letti in questi giorni i due sondaggi sono stati indebitamente oggetto di confronto. Le conseguenze sono, a mio parere, preoccupanti: i lettori rischiano di farsi un' opinione distorta, i sondaggi risultano ancor più screditati e implicitamente si avanza il sospetto di «paternità» politiche su chi li ha realizzati. Per chi, come il sottoscritto, ha fatto della neutralità e del rispetto della deontologia due elementi imprescindibili della propria attività professionale si tratta di una vera e propria beffa. Mancano due mesi alle primarie, la campagna elettorale non è ancora entrata nel vivo e non si hanno ancora dati affidabili riguardo alla mobilitazione e alla partecipazione: tutto può succedere, soprattutto in considerazione della differente composizione di coloro che voteranno al congresso (gli iscritti) e alle primarie (aperte a tutti gli elettori). I sostenitori del Pd si aspettano da parte dei loro leader un confronto su valori, programmi e proposte concrete, di certo non sui sondaggi.
Nando Pagnoncelli
Amministratore delegato Ipsos
http://archiviostorico.corriere.it/2...90825023.shtml