Secondo me, questa è LA questione prioritaria in Italia. E' prioritaria nel Paese, nel sindacato, nell' informazione, nel PD e ovunque. E non è un capriccio da intellettuali con la puzza sotto il naso: dal momento che , piano piano, in 15 anni, si è sopita e poi addormentata la coscienza del diritto di essere informati, di eleggere i propri rappresentanti sindacali e politici democraticamente e in trasparenza, del diritto di sciopero e di democrazia sindacale, del diritto all' espressione e alla partecipazione popolare attiva e non passiva... chi si crede che ci guadagni? Non certo chi non ha appoggi, clientele, parentele, strumenti culturali per informarsi diversamente ecc... E non sto parlando solo del conflitto di interessi nei media ma di tutto un approccio, che ha contaminato tutta la politica e la società, per il quale sono sempre più privilegiati capi, capetti, cordate, cooptatori e cooptati ecc... La mobilità sociale in Italia è bassissima, indegna di un Paese civile, non esiste un' opinione pubblica che si formi in modo decente... non è possibile affrontare le sfide del XXI secolo con una tale arretratezza, che si ripercuote nell'economia (vedi tre Regioni in mano alla criminalità organizzata e alle clientele, una situazione che BLOCCA qualsiasi sviluppo economico moderno e non feudale, con un enorma spreco di capacità e di intelligenze meridionali) e in tutti i settori della vita politica, sociale e civile. Senza risolvere questa questione (o almeno porre alcune premesse) si va verso la marginalizzazione e la decadenza progressiva dell' Italia. E' facile prevedere chi sarà danneggiato di più da questa decadenza: non certo i signorotti feudali o i capoclan, ma chi sta più in basso nella scala sociale. E sarà danneggiato economicamente, nelle sue speranze per i figli e nella sua dignità di essere umano. Certo, porsi la questione democratica è necessario ma non sufficiente, ma è sicuramente prioritario per risolvere gli altri pesantissimi problemi. Purtroppo, questa consapevolezza è minoritaria in tutte le forze politiche.