Domani Berlusconi sarà a Milano per “lanciare” ufficialmente la candidatura di Formigoni alla riconferma della Regione Lombardia. I bene informati temono che proprio domani, dopo una settimana di scontri istituzionali, il Premier lancerà l’assalto finale a Magistratura, Napolitano ed alla Consulta. Cosa dirà? E soprattutto quali reazioni vi saranno. Dalla sua parte ha la parziale smentita delle tesi di Spatuzza, negate da uno dei due fratelli Graviano. Avrà quindi buon gioco ad attaccare nuovamente i giudici, come ha fatto nel vertice dei popolari europei. Non si farà mancare qualche frecciatina verso il Capo dello Stato, reo di fare il suo dovere di garante della costituzione senza piegarsi ai voleri di un egocentrico con pruriti eversivi.
Quale potrà essere la strategia del Cavaliere? Ridisegnare a sua immagine e somiglianza la Carta Costituzionale. Sfruttare tv e media compiacenti per “influenzare” gli italiani e convincerli a votare un Referendum confermativo di una Riforma Costituzionale atta a trasformare questo paese in una monarchia berlusconiana.
Casini chiede ad Idv, Pd, Rutelli, Fini, ed altri della maggioranza di opporsi a tale disegno eversivo. Il PD usa parole dure verso Berlusconi, Di Pietro si chiede se non ci saranno violenze di piazza. Anche nel PDL ex Forza Italia, a mio avviso, ci sono persone che non gradirebbero svolte autoritarie in stile Putin. Mi riferisco a vecchi ex dc come Beppe Pisanu, oramai emarginato dai “falchi” . E non solo lui.
Mentre il direttore del Tg1 Scodinzolini continua a sfruttare il suo ruolo per lanciare editoriali pro-berlusconi (neanche Mimun aveva fatto tanto), i giornali vinini al Premier proseguono il loro ruolo di “carri armati” contro chiunque si opponga al Premier. Fini in testa.
Già, Fini. Cosa vorrà fare? In questo anno e mezzo si è ritagliato un ruolo ben preciso, il signor No del centrodestra. D’altronde qualsiasi altro ruolo era gia coperto da Berlusconi. Per avere visibilità Fini ha cominciato a tessere la sua tela “alternativa” sia a livello politico che a livello programmatico. Quanto durerà? Arriverà ad un compromesso con Berlusconi in caso di elezioni anticipate, cosi come accaduto nel 2007? Fini è oramai quasi isolato. I 2/3 di An è stato cooptato dai berlusconiani. Tra Gasparri, La Russa, Bondi e Cicchitto non c’è piu alcuna differenza. I Finiani, un terzo del partito, contano ancora qualcosa ma per quanto tempo potranno resistere in queste condizioni? Arriveranno ad un accordo onorevole con il Premier oppure la rottura sarà inevitabile?
Domani tutti attenti al discorso del Premier. Dialogo con Fini e gli altri o “resa dei conti finale”?
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