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    Predefinito A Bologna per rinascere

    Mi sforzo afinche si prenda visione della possibilità di sovvertire questo regime antidemocratico , naturalmente esclusivamente con metodi DEMOCRATICI , quelli insomma che sono ignorati dagli attuali occupanti più o meno " eletti ".

    Uno di questi metodi ( forse ...l'unico ) è attuare l'attuale comma due , dell'articolo uno della vetusta costituzione. Questo comma recita che la Sovranità appartiene al popolo, però guardacaso il popolo questa sovranità non la può esercitare se non demandandola a politici e arraffoni , i quali si reputano talmente superiori al resto dei cittadini da volutamente dimenticarsi di ....loro, l'attimo dopo aver ricevuto il mandato elettorale. Oggi si stà organizzando un gruppo di appassionati cittadini innamorati della democrazia diretta , perfetto supporto della Sovranità POPOLARE , ed è per questo che si organizza un incontro a Casalecchio tra questi "volontari della Sovranità P. e tutti quanti recepiscano e comprendano la differenza tra Cittadini Sudditi e cittadini ....sovrani. questo vale per invito a partecipare al suddetto incontro sia come "curiosi " o anche se si ha qualcosa da dire .......

    Questo e testo del programma e ....indirizzo:

    L'incontro per la costituzione del movimento culturale e politico *SOVRANITA' POPOLARE* si terrà

    il giorno sabato 1 agosto dalle ore 10 in poi

    presso l'albergo CALZAVECCHIO@TIN.IT <mailto:CALZAVECCHIO@TIN.IT> <mailto:CALZAVECCHIO@TIN.IT>> Via Calzavecchio n° 1 Tel 051 57 12 26 40033 Casalecchio di Reno (Bologna)

    Si parte dal presupposto che ogni aderente dà per scontato la Sovranità popolare come punto di riferimento dell'azione culturale e politica.

    Ogni intervenuto avrà diritto di parola in ordine di richiesta. Tempo di ogni intervento sei minuti, senza eccezioni.

    Ordine del giorno della riunione:

    1) Esame ed approvazione del nome del movimento (*Sovranità popolare* o *Movimento per la Sovranità popolare* o
    altro* );
    2) breve relazione del metodo *open source applicato alla politica* (illustra Remo);
    3) esame delle modifiche (qualora siano richieste) ed approvazione dello statuto del movimento (vedi FILE sul MU
    Sovranità popolare- Milano *Proposta di statuto*) presenta Paolo;
    4) esame, scelta ed approvazione del simbolo fra quelli che saranno presentati (presenta Giacomo);
    5) decisione relativa a come organizzare il movimento in quanto promotore o co-promotore di una
    FEDERAZIONE di gruppi, associazioni e Movimenti che rivendicano unicamente la SOVRANITA' POPOLARE, e
    adesione da parte degli interessati presenti;
    6) nomina dei responsabili locali temporanei.
    7) avvio di definizione delle modalità di aggregazione (FEDERAZIONE) con altri gruppi, movimenti, ecc.;
    8) proposta di stampare in comune i libretti sui *referendum deliberativi senza quorum* da introdurre negli statuti dei
    Comuni (il libretto distribuito a Firenze presentato a Grillo, vedi testo su FILE del MU Sovranità popolare (già modificato
    solo per quanto riguarda il probabile nome del movimento e che sarà cambiato in caso di diversa scelta).
    9) proposta di realizzare e stampare in comune documenti sul tema della *Sovranità monetaria* e di come introdurre il
    tema della Sovranità popolare nei *Piccoli comuni Virtuosi* (illustra Massimo).
    10) altre proposte concrete da presentare da parte dei presenti.
    11) modalità di presentazione dei testi e termine delle osservazioni per migliorarli secondo il principio dell'Open Source.

    12) Varie ed eventuali.

    Invito i riceventi a far intervenire alla riunione persone di fiducia che siano disponibili sul tema della Sovranità popolare. Il presente ordine del giorno può essere usato come invito personale alla riunione.

    Ricordo che senza una concreta azione di proselitismo sul tema oggetto dell'incontro, resteremo affacciati alla finestra a guardare gli altri che ci schiavizzano e ci espropriano ogni giorno di più della libertà e del frutto del lavoro quotidiano.

    Per piacere segnalate con urgenza al sottoscritto la vostra intenzione di essere presenti e, se lo desiderate, la vostra disponibilità nei confronti di questa iniziativa (per le persone che sono molto distanti, o per chi fosse impossibilitato ad essere presente in questa occasione).

    Faremo il possibile per trasmettere via Internet l'incontro.

    Penso che dopo tante fatiche e tenti anni di impegno ognuno debba partecipare e far partecipare a questa iniziativa.

    Promotori (in ordine alfabetico):

    Paolo Bonacchi (Pistoia), Caterina Carrassi (Agropoli- Salerno), Franco Dell'Alba (Alessandria), Rino Fierro (Cervia), Giacomo Gonsalez (Milano), Massimo Manduchi (Rimini), Remo Ronchitelli (Padova), Lucio Sanna (Oristano),

    Chi desidera intervenire a questo importante appuntamento è pregato di rivolgersi a questo numero telefonico;

    349 6989500

  2. #2
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    Predefinito Rif: A Bologna per rinascere

    N0n ostante il caldo , le corsie intasate dell'A1, (ma per fortuna mi venne l'dea della vetusta via Emilia ) in un paio d'ore ero nell'atrio dell'albergo.
    spiace che di "bolognesi" ce ne fossero solamente " tre " . Resta la positiva riuscita dell'incontro, e a breve sarà disponibile una trasmissione via internet delle riprese degli interventi.
    Il tempo speso per la SOVRANITA' POPOLARE sarà tempo SPESO MOLTO MA MOLTO BENE!
    Cercheremo di ( regalare ) al cittadino un "sogno " : la Sovranità Popolare , afinchè sia in grado da solo di riprendersi quanto a lui depredato.
    Ultima modifica di parmigiano; 01-08-09 alle 20:36

  3. #3
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    Predefinito Rif: A Bologna per rinascere

    Leggete e divulgate!!

    Il Federalismo tradito
    di Paolo Bonacchi e Giacomo Consalez –

    Fonte: www.sovranitapopolare.net


    La nostra organizzazione, chiamata “Sovranità Popolare”, è espressione di un gruppo di cittadini che si sta impegnando per costituire una Federazione finalizzata a recuperare l'esercizio della sovranità popolare, oggi di fatto negata dalla partitocrazia che ha infiltrato ogni piega delle istituzioni.

    Sottoponiamo il presente scritto per chiarire il concetto di Federazione diffuso in modo distorto dai media che hanno condizionato negativamente il pensiero collettivo su questa forma di stato e di governo. Invitiamo tutti a riflettere sui fondamenti culturali elementari del concetto di Federazione che qui cercheremo di semplificare quanto possibile.
    Cosa si deve intendere per Federazione?
    La Federazione è un sistema di organizzazione (ma anche una forma di stato e di governo) che nasce dal basso fra persone che vogliono unire le loro forze per perseguire in modo efficace e controllato, e a minori oneri per i Cittadini, uno o più obbiettivi (fatti) specifici e limitati (ad esempio, nel nostro caso, l'esercizio della sovranità popolare, oppure il conseguimento della sovranità monetaria, la riforma del sistema di tassazione e di previdenza, la riforma delle politiche energetiche, a livello locale o a livello Federale) e concordano di costituire un organo rappresentativo (la Federazione) dotandolo di potere superiore di garanzia in vista del perseguimento dell'obbiettivo o degli obbiettivi contrattualmente definiti, stabilendo così in modo vincolante il ruolo che le istituzioni devono avere nei confronti di tutti, senza che ognuno rinunci alla propria libertà, all'indipendenza e alla libera iniziativa per tutto quanto non espressamente delegato agli organi di “rappresentanza” della Federazione stessa.

    Per questa ragione le persone e le entità territoriali che intendono federarsi stipulano un contratto politico o di federazione, cioè definiscono e sottoscrivono le competenze che devono essere conferite alla Federazione e agli organi di governo locali e nazionali dalla maggioranza dei Cittadini aventi diritto voto, per assolvere il compito (i compiti) di garanzia su fatti specifici e limitati,delegati volontariamente e spontaneamente dai “contraenti”. Questo viene conseguito senza che il Cittadino rinunci alla parte maggiore della propria Sovranità, come avviene nel nostro paese allorché un elettore deposita la scheda nell’urna e delega i tal modo i propri eletti a esercitare il potere per un quinquennio al di fuori e al di sopra del controllo dei Cittadini.

    In uno stato Federale il Cittadino delega poteri agli eletti circa specifiche materie, ma conserva il potere di avocare a sé qualunque decisione qualora gli eletti violino i termini del contratto politico stipulato. Avocando a sé la sovranità, la maggioranza dei cittadini può, tramite referendum legislativi (federali) o deliberativi (locali) decidere di modificare o abrogare una legge, o delibera, oppure di promulgarne una nuova. Può anche legiferare in tema di materie tributarie e di trattati internazionali, diversamente da quanto accade nel nostro paese. Può indire un referendum per modificare la costituzione, anziché limitarsi a ratificare le riforme promulgate dal parlamento. Infine, la maggioranza dei cittadini può revocare il mandato agli eletti e indire nuove elezioni.

    Da questo dipende il controllo che i cittadini possono esercitare sul potere politico, ovvero sulla Federazione in quanto lo Stato federale è organo di garanzia e non organo di potere decisionale assoluto (Stato sovrano). Questo garantisce sempre agli Associati ( Cittadini sovrani) maggiori benefici rispetto a quanto essi sacrificano sotto forma di tasse ed imposte per ottenere dalle istituzioni nazionali e locali servizi efficienti ed a costi minori rispetto a quelli che avrebbero sostenuto pagandoli in proprio.

    Che cosa potrebbe essere conveniente mettere in comune alle parti che desiderano "federarsi", oltre al fatto specifico (che nel nostro caso è per il momento unicamente la “Sovranità popolare”) del “controllo” del potere che discende dalla politica?
    Semplice ed inevitabile: a) la garanzia Federale dell'autonomia sul proprio territorio entro i limiti di quanto delegato dalla maggioranza dei contraenti alla Federazione; b) la garanzia Federale della legittimazione popolare delle leggi; c)la garanzia Federale della libertà, del procedimento democratico e dei diritti naturali dei propri associati, e delle minoranze nei confronti della maggioranza; d)la garanzia Federale dei diritti e delle attribuzioni che gli associati conferiscono agli organi eletti, rinunciando col voto alla parte minore della sovranità di cui sono titolari, ma conservandone la parte maggiore.
    Riguardo al punto a), uno dei capisaldi del pensiero federalista è il principio di sussidiarietà, che si può riassumere come segue: qualunque decisione va presa quanto più vicino possibile alle comunità interessate alla decisione medesima, senza alcuna interferenza da parte dello stato Federale, fatte salve le tutele delle minoranze e dei diritti naturali dei Cittadini. Qualora una decisione presa localmente confligga con gli interessi della Federazione, questa dovrà essere oggetto di un negoziato tra le comunità direttamente interessate e tutte le altre comunità federate, che compensi le comunità locali delle rinunce fatte per assecondare gli interessi della Federazione. Qualora il negoziato non porti ad una composizione degli interessi discordanti, prevarrà sempre la decisione delle comunità locali, sia essa espressa dai governi locali o dalla maggioranza dei Cittadini sovrani.

    La Federazione così concepita, di conseguenza, non può estendere i propri poteri decisionali oltre la garanzia contrattualmente definita al momento dell'adesione, ovvero non può costituirsi come potere in grado di costringere gli associati a comportamenti e spese non condivisi ed accettati come avviene nei sistemi e negli stati centralizzati, di cui l'Italia è l'esempio più eclatante, corrotto e disfunzionale.

    La Federazione, infatti, è il contrario del centralismo, anche se mascherato di democrazia e di "valori" cui i cittadini si uniformano, sperando di essere esauditi da un "Centro (lo Stato) onnipotente e sovrano", accentrato e accentratore, uno e indivisibile, che la partitocrazia ha interesse a mantenere per conservare i propri privilegi ed il malaffare istituzionale gestito dai partiti.

    Come la realtà dimostra un simile moloch istituzionale è impossibile da controllarecon il voto espresso ogni quattro o cinque anni, conferendo ai “rappresentanti” scelti dai partiti stessi, tutta la Sovranità. In uno stato Federale, ogni associato (Cittadino) è titolare della Sovranità e per questo deve poterla esercitare anche in contrasto con i rappresentanti eletti nelle istituzioni.

    La Federazione, costituita per scopi specifici e limitati, è rescindibile unilateralmente da ciascuno degli afferenti, e permette ad ognuno di essere padrone a casa propria, in un quadro di garanzia democratica e di libertà personale e collettiva, di spontaneità dell'azione comune, di libertà di iniziativa e di impegno individuale, per perseguire collettivamente l'obbiettivo (o gli obbiettivi) espressamente e volontariamente delegati alla stessa e contrattualmente definiti dalla maggioranza dei Cittadini elettori.

    Questo non ha niente a che vedere col “federalismo” presentato ai cittadini dalla partitocrazia, che ha un unico interesse: mantenere il controllo sugli apparati dello stato, consentendo ai partiti di gestire il potere e garantire la propria conservazione e crescita neoplastica ai danni del benessere dei cittadini. Tutt’al più questo “federalismo” di comodo si propone di trasferire il centro operativo dell’abuso incontrastato del potere dalla classe dirigente romana ad una sua succursale varesotta o di altro territorio periferico. Nulla di più, nulla di meglio.

    Dal recupero e da un’attenta rivisitazione culturale di queste semplici verità prende avvio, a nostro parere, il superamento di questo regime. Si tratta di verità fortemente e volontariamente soppresse e nascoste ai Cittadini, attraverso i mezzi di disinformazione che operano a libro paga del regime per tenere i cittadini all’oscuro delle sue spaventose distorsioni.

    A questo appello aderiscono i seguenti Cittadini:

    Paolo Bonacchi (Pistoia)
    Giacomo Consalez (Milano)
    Massimo Manduchi (Rimini)
    Lino Parise (Prato)
    Daria Ulini (Pistoia)
    Lucio Sanna (Oristano)
    Caterina Carrassi ( Agropoli-Salerno)
    Luisa Galimberti (Milano)
    Franco Dell'Alba, (Alessandria)
    Remo Ronchitelli (Padova)
    Luigi dell’Arena (Inveruno-Milano)
    Luca Aresu (Milano)
    Otello Martini (Benevento)
    Romano Redini (Camaiore-.Lucca)
    Rino Fierro ( Cervia )
    Fabio Cavalca ( Parma )
    Antonio Vescovi ( Parma )

    Tante altre notizie su www.sovranitapopolare.net

 

 

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