Succede a Goito (Mn), alla faccia dell'articolo 3 della Costituzione.

[bsiviglia]

All'asilo comunale si accettano
solo bimbi di famiglie cristiane
Il regolamento, proposto dal centrodestra, è stato approvato a maggioranza tra le proteste di tutta l'opposizione. Un esposto è già stato presentato all'Anci. E' la prima volta che un Comune subordina all'ispirazione religiosa l'accesso a un servizio pubblico.
MANTOVA. L'asilo comunale? Solo per i bambini che provengono da famiglie che accettano «l'ispirazione cristiana della vita». Il regolamento è stato approvato a maggioranza dal consiglio comunale di Goito fra le proteste di tutta l'opposizione. Un esposto è già stato presentato all'Associazione nazionale dei Comuni italiani.

Il regolamento, all'articolo 1, pone come condizione per iscrivere il figlio all'asilo l'accettazione di una sorta di preambolo religioso: la provenienza da una famiglia cattolica o cristiana, escludendo di fatto molte famiglie di immigrati di diverso orientamento religioso. Resta da stabilire se nell'ispirazione cristiana siano comprese le coppie divorziate o i non credenti.

La giunta di centrodestra - capeggiata dal sindaco Anita Marchetti, area Udc, appoggiata da parte del Pdl e dalla Lega Nord - motiva tale decisione con il fatto che «pur essendo l'asilo pubblico, da sempre viene gestito secondo criteri che si ispirano al cristianesimo».

Il centrosinistra ha sollevato in aula il tema dell'incostituzionalità. Ma la maggioranza si è detta certa che la preclusione dell'iscrizione a un asilo da sempre gestito con criteri cristiani non va contro i dettati della Costituzione. In pratica si vuole rispettare la tradizione di una gestione. La vicenda è già stata segnalata all'Anci da una consigliere dell'opposizione. Ha chiesto di fare pressioni sulla giunta di Goito per impedire che tale regolamento discriminatorio venga attuato.
(23 febbraio 2010)
http://gazzettadimantova.gelocal.it/...stiane/1868081


Notare quanto ho evidenziato in rosso.

[bsiviglia]

Per me, discriminare dei bambini in base alla religione è CRIMINALE e mi ricorda l'espulsione degli ebrei dalla scuola pubblica con le leggi razziali del '38. E avviene per volontà di una donna che si definisce "cristiana", almeno per il nome del partito a cui appartiene. Che schifo!

[Emanuele Rallo]

Il Medioevo...

[bsiviglia]

Emanuele Rallo ha scritto:

Il Medioevo...

Questi sono gli alleati che D'Alema agogna.

[Beric]

Oltre che profondamente ingiusta, questa decisione mi pare anche ridicola.

Come si misura l'appartenenza ad una religione? Chi distingue un buon cristiano da un cattivo cristiano?
L'andare a messa la domenica? Le donazioni alla Chiesa? Inventeranno un "certificato di sana e robusta religione"?
In ogni caso, saranno aspetti esteriori della religiosità. Non si entrerà a scuola perché si è religiosi, ma perché lo si manifesta.

Da un lato quindi l'ingiustizia per coloro che apertamente professano una fede differente da quella che possiamo chiamare la "religione del Comune".
Dall'altro lo sconforto e la delusione che mi provoca questa concezione del Cristianesimo intesa solo come apparenza, come manifestazione, come evento visivo e, nel suo piccolo, mediatico anch'esso.

[Iannis]

Mi sembra ridicoo. Al mio Paese fino a a 20 anni fa quindi quando io ero bambino, l'unico asilo era quello delle suore e ci andavano tutti anche i figli dei comunisti (il PCI ha sempre espresso sindaco e maggioranza in paese...). E nessuno faceva distinguo, nè le suore nè i comunisti.

[bsiviglia]

iannis ha scritto:

Mi sembra ridicoo. Al mio Paese fino a a 20 anni fa quindi quando io ero bambino, l'unico asilo era quello delle suore e ci andavano tutti anche i figli dei comunisti (il PCI ha sempre espresso sindaco e maggioranza in paese...). E nessuno faceva distinguo, nè le suore nè i comunisti.

Ergo quelle suore di buon senso non sono rappresentate politicamente da chi si definisce "cristiano" e poi agisce da fascista o da sudafricano durante l'apartheid. Siamo sempre alle solite.

Ps: a me sembra molto più che ridicolo. Chi fa una cosa simile, per di più in un'istituzione PUBBLICA, pagata con i soldi di TUTTI i cittadini, è un CRIMINALE, esattamente come erano CRIMINALI quelli che fecero le leggi razziali del '38, che espellevano i cittadini di religione ebraica dalle scuole pubbliche.