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  1. #51
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    Predefinito Re:Storie di ordinaria barbarie

    iannis ha scritto:
    bsiviglia ha scritto:
    iannis ha scritto:
    bsiviglia ha scritto:
    Eccone un'altra. A Pordenone, in un istituto professionale, si fanno gite di classe per studenti abbienti e non abbienti.

    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tm...asp?ID_blog=41
    Stiamo moolto attenti con le fonti e la verità.
    Non mi pare che Monaco (di Baviera immagino) mi smebri più proletaria di Londra, anzi con ryanair e easyjet Londra è più economica. Non vorrei che fossero due destinazione tra cui scegliere, e magari dopo la disavventura dell'albergo (capita, la mia scuola tornò con intossicazione dalla Germania per cibi guasti) qualcuno ex post abbia detto che Monaco era la gita per poveri. vorrei approfondire.
    iannis, nell'articolo ci sono i costi di una gita e quelli dell'altra, né mi risulta che La Stampa sia un giornale bolscevico. per favore, dai..
    Non avevo cliccato l'articolo principale.
    280€ sono pochini, ma alla fine, purtroppo c'è sempre un numero di persone che se ne sta a casa e non dice neanche che è per i soldi, anche nei tempi "non classisti". Così andavano in gita tutti nello stesso posto, sì, quelli che andavano.
    Io avrei fatto come nella mia scuola, gite di non più di 2 giorni per tutti, vicino, quindi abbordabili, e soprattutto così si evita la vacanza-bagorsi in cui si trasforma inevitabilemtne una gita che di didattico non ha mai nulla.
    Qui pare che in gita siano andati tutti gli stuidenti, solo separati. una gita da 280 euro per tutti: questo fa una scuola pubblica civile di un Paese civile.
    Basta con i cialtroni.

  2. #52
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    Predefinito Re:Storie di ordinaria barbarie

    iannis ha scritto:
    bsiviglia ha scritto:
    Io però vorrei chiedere ai lavoratori che votano questo centrodestra classista oltre ogni limite di sopportazione: "grandissime teste di min...a, vi rendete conto che vi considerano zero e vi disprezzano perché non avete abbastanza soldi? vi rendete conto che non solo la differenza fra il vostro reddito e il loro si allarga sempre di più da 15 anni a questa parte, ma che anche vi umiliano, vi ghettizzano e vi sbeffeggiano? vi siete bevuti il cervello? ekkekkazz, siete ridotti con le pezze al sedere, molti di voi sono anche in mezzo a una strada, senza prospettive per i vostri figli se non precariato senza diritti e salari da fame, con nessuna speranza di mobilità sociale per loro, per quanto bravi e capaci possano essere, e voi ancora li votate? mi sa che siete proprio rincoglioniti". Chi sa che una terapia del genere non possa guarire qualcuno.
    Ma poi, scusa, tu da cosa colleghi i fatti di Pordenone con la destra? Anche se fosse un atto classista, da tempo ormai gli insegnanti e i dirigenti scolastici sono ovunque tra le categorie più spostate a sinistra. Come fai a collegare le scelte di questi e dire che sono paradigmatiche della destra?
    Io faccio un discorso di mainstream barbarico che ormai è penetrato ovunque. a partire però da un'egemonia culturale di destra ultraclassista. fu Berlusconi a dire che un figlio di operai non poteva pretendere di diventare un professionista. come se il merito non avesse alcun valore ma solo l'appartenza di classe. non l' ho mica detto io, sai? che poi la sinistra non abbia fiatato di fronte a una cosa come questa, fra l'altro incostituzionale, rafforza la mia tesi dell'egemonia culturale classista, dalla quale tutta l'Italia è stata infettata.
    Basta con i cialtroni.

  3. #53
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    Predefinito Re:Storie di ordinaria barbarie

    Questo è IL MASSIMO dello schifo! ORRORE!

    http://www.lastampa.it/redazione/cms...3462girata.asp

    Dal volantino (anonimo) distribuito in Puglia e capitato per caso in mano al candidato cieco

    «...No alla Puglia degli anormali!! Un presidente rikkione ed un vice-presidente cieco. Ke accoppiata!!! Facciamo ancora in tempo a liberarcene… Cacciamo quella kekka di Vendola e quell’handicappato di Blasi, prima che caccino noi normali dalla nostra terra...»
    Basta con i cialtroni.

  4. #54
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    Predefinito Re:Storie di ordinaria barbarie

    bsiviglia ha scritto:
    Io però vorrei chiedere ai lavoratori che votano questo centrodestra classista oltre ogni limite di sopportazione: "grandissime teste di min...a, vi rendete conto che vi considerano zero e vi disprezzano perché non avete abbastanza soldi? vi rendete conto che non solo la differenza fra il vostro reddito e il loro si allarga sempre di più da 15 anni a questa parte, ma che anche vi umiliano, vi ghettizzano e vi sbeffeggiano? vi siete bevuti il cervello? ekkekkazz, siete ridotti con le pezze al sedere, molti di voi sono anche in mezzo a una strada, senza prospettive per i vostri figli se non precariato senza diritti e salari da fame, con nessuna speranza di mobilità sociale per loro, per quanto bravi e capaci possano essere, e voi ancora li votate? mi sa che siete proprio rincoglioniti". Chi sa che una terapia del genere non possa guarire qualcuno.
    Guarda, lo studio "sociologico" del voto al PDL è una cosa che da un certo punto di vista mi ha sempre affascinato (e terrorizzato) in quanto razionalmente lo si potrebbe definire "inconcepibile".

    Dopo anni, sono arrivato a definire le "parole chiave" di riferimento e chiamiamolo il "concept" del voto al coacervo berlusconiano.
    La definizione riguarda appunto alcuni "concetti":
    Identità
    Semplificazione
    Percezione
    Convenienza

    Identità:
    Il voto identitario è semplicemente rappresentativo di una "continuità". In Italia c'è sempre stato dal dopoguerra in avanti un voto di "pregiudiziale" anticomunista.
    Quindi c'è chi vota nel PDL semplicemente perche' non puo' rappresentare a sè stesso il rinnegare il proprio voto storico "anticomunista" e quindi (avendo il B. abilmente rappresentato sè stesso come tale e continuando a definire "comunisti" gli altri) si prende il voto di questi.

    Semplificazione:
    C'è da ricordare che per una buona parte delle microimprese, dei commercianti, autonomi e professionisti, ma anche dei dipendenti, lo Stato è stato sempre considerato piu' che altro come una specie di "taglieggiatore" (tramite la Finanza) dei propri guadagni nonche' per una specie di ente che attraverso codicilli incomprensibili, linguaggi "tecnici" e politichese vario, vessasse i guadagni dei medesimi. E la "semplificazione" del linguaggio del B., con le sue pur estreme conseguenze, è vista da molti esattamente come la propria insofferenza allo "Stato taglieggiatore".

    Percezione:
    Inutile ricordare che il monopolio dei media permette una "percezione" dei messaggi totalmente distorta, all'interno dei quali, la sussistenza della "voce tonante" berlusconiana, ancorche' foriera di polemiche a gogo', viene quasi "sadicamente" presa come esempio di "voce dissonante" dall'odiato politically correct (è il curioso (e qualunquistico) "senso del trasgressivo" del berlusconiano tipico). In piu' ovviamente le suddette informazioni, ancorche' sballate e fuorvianti, inviano il messaggio che TUTTE le informazioni stesse (da chiunque vengano veicolate) siano "curvate" ad interessi di parte e quindi inattendibili. E da qui "promana" anche la giustificazione delle incommensurabili balle berlusconiane, che perdono rilevanza di per sè stesse.

    Convenienza:
    Anche qui, sia in conseguenza dei punti precedenti, sia per il ritrovarsi all'interno di sistemi di voti di scambio e in condizioni sia "border-line" all'interno di illegalità diffuse, sia di connivenza diretta (volontaria o involontaria badate bene), il voto rappresenta semplicemente una "assicurazione" sul perpetuare la propria convenienza economica (vedi evasori), sia rappresentata da favori del potente di turno, sia persino i pacchi di pasta in stile Lauro.

    Nell'interazione tra questi 4 fattori piu' o meno si puo' rappresentare la massa dei voti al coacervo berlusconiano.
    Vuoi una soluzione VERA alla Crisi Finanziaria ed al Debito Pubblico?

    NUOVA VERSIONE COMPLETATA :
    http://lukell.altervista.org/Unasolu...risiEsiste.pdf




  5. #55
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    Predefinito Re:Storie di ordinaria barbarie

    bsiviglia ha scritto:
    iannis ha scritto:
    bsiviglia ha scritto:
    Io però vorrei chiedere ai lavoratori che votano questo centrodestra classista oltre ogni limite di sopportazione: "grandissime teste di min...a, vi rendete conto che vi considerano zero e vi disprezzano perché non avete abbastanza soldi? vi rendete conto che non solo la differenza fra il vostro reddito e il loro si allarga sempre di più da 15 anni a questa parte, ma che anche vi umiliano, vi ghettizzano e vi sbeffeggiano? vi siete bevuti il cervello? ekkekkazz, siete ridotti con le pezze al sedere, molti di voi sono anche in mezzo a una strada, senza prospettive per i vostri figli se non precariato senza diritti e salari da fame, con nessuna speranza di mobilità sociale per loro, per quanto bravi e capaci possano essere, e voi ancora li votate? mi sa che siete proprio rincoglioniti". Chi sa che una terapia del genere non possa guarire qualcuno.
    Ma poi, scusa, tu da cosa colleghi i fatti di Pordenone con la destra? Anche se fosse un atto classista, da tempo ormai gli insegnanti e i dirigenti scolastici sono ovunque tra le categorie più spostate a sinistra. Come fai a collegare le scelte di questi e dire che sono paradigmatiche della destra?
    Io faccio un discorso di mainstream barbarico che ormai è penetrato ovunque. a partire però da un'egemonia culturale di destra ultraclassista. fu Berlusconi a dire che un figlio di operai non poteva pretendere di diventare un professionista. come se il merito non avesse alcun valore ma solo l'appartenza di classe. non l' ho mica detto io, sai? che poi la sinistra non abbia fiatato di fronte a una cosa come questa, fra l'altro incostituzionale, rafforza la mia tesi dell'egemonia culturale classista, dalla quale tutta l'Italia è stata infettata.
    Troppo facile così: in pratica se un misfatto è perpetrato da persone di sinsitra è colpa della destra lo stesso perchè avrebbe "infettato" quelle di sinistra? Mah
    Io vedo meno classismo ora dei decenni scorsi. Crea più scandalo anzi ora proprio perchè meno accettato, ma ricorda che un tempo non appariva perchè certe differenze erano ritenute scontate e soprattutto accettate dagli esclusi e dalle "classi inferiori" che si autoescludevano (es. non mandavano i figli in gita senza dare spiegazioni vere), un po' come per gli incidenti sul lavoro o le rapine, tutti molto diminuiti negli ultimi anni, ma che sono meno accettati e quidni fanno più scalpore e scandalo.
    Against all odds

  6. #56
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    Predefinito Re:Storie di ordinaria barbarie

    iannis ha scritto:
    bsiviglia ha scritto:
    iannis ha scritto:
    bsiviglia ha scritto:
    Io però vorrei chiedere ai lavoratori che votano questo centrodestra classista oltre ogni limite di sopportazione: "grandissime teste di min...a, vi rendete conto che vi considerano zero e vi disprezzano perché non avete abbastanza soldi? vi rendete conto che non solo la differenza fra il vostro reddito e il loro si allarga sempre di più da 15 anni a questa parte, ma che anche vi umiliano, vi ghettizzano e vi sbeffeggiano? vi siete bevuti il cervello? ekkekkazz, siete ridotti con le pezze al sedere, molti di voi sono anche in mezzo a una strada, senza prospettive per i vostri figli se non precariato senza diritti e salari da fame, con nessuna speranza di mobilità sociale per loro, per quanto bravi e capaci possano essere, e voi ancora li votate? mi sa che siete proprio rincoglioniti". Chi sa che una terapia del genere non possa guarire qualcuno.
    Ma poi, scusa, tu da cosa colleghi i fatti di Pordenone con la destra? Anche se fosse un atto classista, da tempo ormai gli insegnanti e i dirigenti scolastici sono ovunque tra le categorie più spostate a sinistra. Come fai a collegare le scelte di questi e dire che sono paradigmatiche della destra?
    Io faccio un discorso di mainstream barbarico che ormai è penetrato ovunque. a partire però da un'egemonia culturale di destra ultraclassista. fu Berlusconi a dire che un figlio di operai non poteva pretendere di diventare un professionista. come se il merito non avesse alcun valore ma solo l'appartenza di classe. non l' ho mica detto io, sai? che poi la sinistra non abbia fiatato di fronte a una cosa come questa, fra l'altro incostituzionale, rafforza la mia tesi dell'egemonia culturale classista, dalla quale tutta l'Italia è stata infettata.
    Troppo facile così: in pratica se un misfatto è perpetrato da persone di sinsitra è colpa della destra lo stesso perchè avrebbe "infettato" quelle di sinistra? Mah
    Io vedo meno classismo ora dei decenni scorsi. Crea più scandalo anzi ora proprio perchè meno accettato, ma ricorda che un tempo non appariva perchè certe differenze erano ritenute scontate e soprattutto accettate dagli esclusi e dalle "classi inferiori" che si autoescludevano (es. non mandavano i figli in gita senza dare spiegazioni vere), un po' come per gli incidenti sul lavoro o le rapine, tutti molto diminuiti negli ultimi anni, ma che sono meno accettati e quidni fanno più scalpore e scandalo.
    Berlusconi ha detto o no quella frase aberrante sui figli degli operai? L'ha detta. Ergo... Quante alle colpe, guarda che per me è la sinistra ad avere più colpa, perché è stata subalterna a questa schifezza, così come a tante altre. Nessuno, in un Paese civile, avrebbe potuto dire la frase di Berlusconi senza che si scatenasse un casino immane. Fra l'altro, in Paesi come, per esempio, gli Usa, la destra ha il mito contrario cioè quello del self made man, che comincia con il portare le bottiglie del latte e diventa presidente degli Stati Uniti. Quiesto mito è ovviamente illusorio ma è sicuro che l'Italia, fra i Paesi civili, è quello che ha la minore mobilità sociale e in cui il merito viene tenuto nel minimo conto.
    Basta con i cialtroni.

  7. #57
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    Predefinito Re:Storie di ordinaria barbarie

    Fuori_schema ha scritto:
    bsiviglia ha scritto:
    Io però vorrei chiedere ai lavoratori che votano questo centrodestra classista oltre ogni limite di sopportazione: "grandissime teste di min...a, vi rendete conto che vi considerano zero e vi disprezzano perché non avete abbastanza soldi? vi rendete conto che non solo la differenza fra il vostro reddito e il loro si allarga sempre di più da 15 anni a questa parte, ma che anche vi umiliano, vi ghettizzano e vi sbeffeggiano? vi siete bevuti il cervello? ekkekkazz, siete ridotti con le pezze al sedere, molti di voi sono anche in mezzo a una strada, senza prospettive per i vostri figli se non precariato senza diritti e salari da fame, con nessuna speranza di mobilità sociale per loro, per quanto bravi e capaci possano essere, e voi ancora li votate? mi sa che siete proprio rincoglioniti". Chi sa che una terapia del genere non possa guarire qualcuno.
    Guarda, lo studio "sociologico" del voto al PDL è una cosa che da un certo punto di vista mi ha sempre affascinato (e terrorizzato) in quanto razionalmente lo si potrebbe definire "inconcepibile".

    Dopo anni, sono arrivato a definire le "parole chiave" di riferimento e chiamiamolo il "concept" del voto al coacervo berlusconiano.
    La definizione riguarda appunto alcuni "concetti":
    Identità
    Semplificazione
    Percezione
    Convenienza

    Identità:
    Il voto identitario è semplicemente rappresentativo di una "continuità". In Italia c'è sempre stato dal dopoguerra in avanti un voto di "pregiudiziale" anticomunista.
    Quindi c'è chi vota nel PDL semplicemente perche' non puo' rappresentare a sè stesso il rinnegare il proprio voto storico "anticomunista" e quindi (avendo il B. abilmente rappresentato sè stesso come tale e continuando a definire "comunisti" gli altri) si prende il voto di questi.

    Semplificazione:
    C'è da ricordare che per una buona parte delle microimprese, dei commercianti, autonomi e professionisti, ma anche dei dipendenti, lo Stato è stato sempre considerato piu' che altro come una specie di "taglieggiatore" (tramite la Finanza) dei propri guadagni nonche' per una specie di ente che attraverso codicilli incomprensibili, linguaggi "tecnici" e politichese vario, vessasse i guadagni dei medesimi. E la "semplificazione" del linguaggio del B., con le sue pur estreme conseguenze, è vista da molti esattamente come la propria insofferenza allo "Stato taglieggiatore".

    Percezione:
    Inutile ricordare che il monopolio dei media permette una "percezione" dei messaggi totalmente distorta, all'interno dei quali, la sussistenza della "voce tonante" berlusconiana, ancorche' foriera di polemiche a gogo', viene quasi "sadicamente" presa come esempio di "voce dissonante" dall'odiato politically correct (è il curioso (e qualunquistico) "senso del trasgressivo" del berlusconiano tipico). In piu' ovviamente le suddette informazioni, ancorche' sballate e fuorvianti, inviano il messaggio che TUTTE le informazioni stesse (da chiunque vengano veicolate) siano "curvate" ad interessi di parte e quindi inattendibili. E da qui "promana" anche la giustificazione delle incommensurabili balle berlusconiane, che perdono rilevanza di per sè stesse.

    Convenienza:
    Anche qui, sia in conseguenza dei punti precedenti, sia per il ritrovarsi all'interno di sistemi di voti di scambio e in condizioni sia "border-line" all'interno di illegalità diffuse, sia di connivenza diretta (volontaria o involontaria badate bene), il voto rappresenta semplicemente una "assicurazione" sul perpetuare la propria convenienza economica (vedi evasori), sia rappresentata da favori del potente di turno, sia persino i pacchi di pasta in stile Lauro.

    Nell'interazione tra questi 4 fattori piu' o meno si puo' rappresentare la massa dei voti al coacervo berlusconiano.
    Beh considerando che alcuni aspetti coesistono si tratta delle stesse motivazioni a sinistra, dall'identità (persone da sempre di sinistra) alla percezione (destra=ricchi= male) alla convenienza (dipendenti statali), e sottolineo che non c'è nula di male. E' così ovunque. Ti accorgerai che gli stessi segmenti di elettori che votano a destra da noi (abitanti nei centri piccoli, commercianti e artigiani, casalinghe, cattolici praticanti, ecc) sono gli stessi che votano a destra in tutti gli altri Paesi.
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  8. #58
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    Predefinito Re:Storie di ordinaria barbarie

    guarda che la "convenienza" di votare a sinistra va ben oltre i dipendenti statali

  9. #59
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    Predefinito Re:Storie di ordinaria barbarie

    e sarebbe anche da ricordare che storicamente gli statali NON votano a sinistra, e che addirittura al di fuori delle regioni rosse chi aveva la tessera del pci non veniva assunto

 

 
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