a) Vendola deve costruire Sinistra Ecologia e Libertà come una forza nazionale, deve dimostrare di poter vincere in maniera sorprendente non solo in Puglia ma anche in tutta Italia. La debacle del PRC-PDCI fa si che il Vendola possa tentare di cannibalizzare gli ultimi resti dei partiti comunisti, oramai indirizzati verso una crisi sempre più irreversibile.
Vendola ha consensi soltanto al sud (e neanche dappertutto).
Se si confronta il dato di queste regionali, non è avvenuto il tanto esasperato e pompato sorpasso a cui una certa stampa di centrosinistra mirava. Il risultato finale è che la federazione della sinistra ottiene 9 a 4 rispetto a sinistra e libertà. La mancanza di una leadership della fds credibile è da legarsi alla totale assenza di copertura mediatica che invece sponsorizzava Vendola. Il risultato nel centronord della fds rispetto a sinistra ecologia e libertà è da legarsi alla condotta dell'area vendoliana prima e dopo il congresso di Chianciano. Io mi auguro che si possa tornare a dialogare al più presto per elaborare una forma per portare avanti una sorta di fronte unitario, ma Vendola qualche responsabilità (IN PRIMIS QUELLA DELLA SCISSIONE) deve essere capace anche di assumersela.
A me non preoccupano gruppi dirigenti che portano avanti le scelte a maggioranza, a me preoccupano quelli che non sono capaci di fare autocritica una volta fatta una cazzata.
E' dal sesto congresso di Rifondazione (Venezia) che il gruppo dell'area bertinottiana non ne ha azzeccata una senza chiedersi il motivo dei ceffoni pervenuti.
Da lì siamo stati costretti prima a esser strumentalizzati nel crollo del centrosinistra (si dica quel che si vuole ma il governo Prodi lo fecero cadere Mastella e Dini), poi la tragedia dell'arcobaleno (di cui disprezzo non solo il vuoto politico ma anche l'assenza di qualche passo indietro rispetto alle forme organizzative di fatto caotiche, oligarchiche e gruppettare nella costruzione di un processo unitario a sinistra; il ridicolo anticomunismo di fondo e più in generale il forzato atteggiamento autoliquidatorio utile solo a demotivare una base confusa), la distruzione organizzativa (sia sul piano economico che pratico) del prc e del partito (numero volontariamente sovrastimato di dipendenti, tiratura in caduta libera grazie alla gestione Sansonetti e anche lì al gonfiamento oltre le possibilità di collaboratori e dipendenti).
Nonostante la sponsorizzazione sperticata di PD, Repubblica, il Manifesto, Raitre, sinistra ecologia e libertà continua a non decollare e - ad ogni promessa di svolta - cambia una bandiera (3 nel giro di un anno) e diventa sempre più un partito personale, annacquato di contenuti politici. Oltre a questo perde pezzi (i socialisti son andati agli avvocati, i verdi han fatto un congresso per toglierseli di mezzo, sinistra democratica è implosa un po' con noi un po' col pd e quella che permane è in perenne lotta con l'area vendola in toscana non hanno fatto l'accordo con noi in ottica di indebolire quelli di sd che avevano vinto le primarie!!!).
Avessimo avuto noi i loro sponsor e la loro visibilità (bassa certo, ma doppia rispetto a noi) a quest'ora eravamo ben oltre il cinque per cento.