infame ha scritto:
Ma basta co'sta storia cazzo!
Non si può pensare che nel 1996 tutti gli elettori della Lega avrebbero votato Polo,se la Lega fosse stata alleata del Polo!La Lega quella volta prese il voto di Travaglio!Mi spiego?TRAVAGLIO!
E nel 2001 quando la Lega si mise col Polo passo dal 10 al 3 per cento!
?
A onor del vero, il 3,9% è più vicino al 4 che al 3. Ma nella sostanza sono pienamente d'accordo con te.
Io provo a guardare la cosa da un punto di vista differente. Ossia partendo dal fatto che dal '94 in poi non è mai stata tanto una questione di destra vs sinistra, quanto una questione "berlusconiani vs anti-berlusconiani".
Da questo punto di vista non solo è chiaro che i berlusconiani non hanno mai raggiunto il 50% dei votanti, ma le elezioni del '96 in particolare sono interessanti perché ci dicono che il centrosinistra superò il centrodestra NONOSTANTE che la Lega all'epoca fosse decisamente il soggetto politico più violentemente anti-berlusconiano in circolazione.
Se guardiamo la cosa dal punto di vista della contrapposizione tra "conservatori" e i "progressisti", sono anch'io dell'idea che vi sia un rapporto STRUTTURALMENTE a vantaggio del primo fronte; e questa è una situazione che, proprio per il suo non essere contingente, potrà cambiare solo molto lentamente.
Ben più interessante è notare come dal punto di vista del "berlusconiani vs anti-b." sia storicamente provato che è il primo ad essere puntualmente minoritario (nel senso di non aver mai raggiunto la maggioranza assoluta). E dunque nel momento in cui nascono contrapposizioni feroci nel blocco conservatore (come succede oggi con la "questione finiana") è interesse di tutto il fronte anti-berlusconiano (che non coincide completamente con il blocco progressista, che infatti è minoritario) che queste contrapposizioni portino ad una divisione in sede di elezioni.
Naturalmente queste divisioni sono tanto più sfruttabili quanto più il sistema non ha correttivi maggioritari, che possono portare molti anti-berlusconiani conservatori (udiccini, finiani & co.) a votare nuovamente B. turandosi il naso. Nella stessa ipotesi (un po' azzardata secondo me) del sondaggio Ipr, stante l'attuale legge elettorale, Berlusconi rivincerebbe il 55% dei seggi con un misero 41%. Se si eliminasse il premio di maggioranza, ecco che invece entriamo in una situazione di "hung parliament" all'italiana che aprirebbe scenari interessanti, primo fra tutti (se non si è proprio masochisti tafazziani al cubo) l'estromissione di B. e del suo apparato di potere mediatico e politico.