Scusate, eh, ma la successione è imperdibile.
Prima De Magistris lamenta di essere stato oggetto di dossieraggio con pubblicazione di dati riservati come la dichiarazione dei redditi (che non è un dato sensibile).
Poi si appella a Napolitano perché non firmi il nuovo 'lodo Alfano', che però è una legge costituzionale che quindi non richiede la promulgazione del capo dello Stato dopo l'approvazione del Parlamento.
Indi è Di Pietro a sostenere che l'Idv ha già raccolto milioni di firme contro il suddetto lodo, anche se non si sa come visto che la legge dev'essere ancora approvata.
Lui, ancora, asserisce che il referendum costituzionale è obbligatorio (non è vero, ci vogliono un quinto dei membri di una Camera, 500.000 firme o cinque consigli regionali).
Infine, Tonino mischia le carte e dice che no, lui le firme le ha raccolte per un referendum abrogativo, e su un misterioso 'secondo lodo Alfano' che non è però quello in discussione in Senato in questi giorni (e che è, il legittimo impedimento? Che c'entra Alfano?).
Ne azzeccasse una
Ne azzeccasse una/3
Che cialtroni
Fermatelo!
Fermatelo!/2