Dedicato a bsiviglia!!

[bsiviglia]

iannis ha scritto:

bsiviglia ha scritto:

iannis ha scritto:

Piccola postilla: nella Chiesa i sarà anche dibattito, informalmente, ma la Chiesa non è il PD, e una linea ufficiale e chiara c'è: è quella che ha portato Ravasi, appena creato cardinale, a differenza di questo De Mattei che è laico, a presiedere il pontificio consiglio per la cultura. Inutile dire che Ravasi la pensa in maniera opposta, e quindi si capisce dove stia la Chiesa, che già nel 2004 si era espressa con i fatti dello tsunami in temrini radicalmente diversi dal De Mattei che per trovare un appiglio nella Chiesa stessa deve ricorrere a uno scritto di un vescovo di un secolo fa.

Questo cialtrone ignorante e squilibrato ha chiesto le dimissioni di monsignor Ravasi, arcivescovo e biblista , teologo, ebraista ed archeologo, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione per i Beni Cul...turali della Chiesa e presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Secondo De Mattei, si dovrebbbe dimettere, solo perché Ravasi non è d'accordo con le sue panzane sull'evoluzionismo e sull'esegesi biblica!!!! Ci rendiamo conto???!!!!????

Proprio quando sono d'accordo con te non mi uscire con battute da osteria neh... Mi riferisco all'inizio della tua quarta riga!

Ho fatto copia e incolla da un mio post di Facebook e sono usciti i puntini! Ho la massima stima di monsignor Ravasi, grande biblista. Non l'ho fatto apposta!:laugh:

[bsiviglia]

Fra i tanti che si sono schierati per le dimissioni di De Mattei, ne cito alcuni.

Daniele Archibugi è è Dirigente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Roma, affiliato all'Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali (IRPPS) e Professore di Innovation, Governance and Public Policy all' Università di Londra, Birkbeck College, Department of Management. Si occupa di economia e politica del cambiamento tecnologico e di teoria politica delle relazioni internazionali. Si è laureato in Economia presso l’Università di Roma "La Sapienza" e ha conseguito il Dottorato di Ricerca presso lo SPRU, Università del Sussex. Ha lavorato e insegnato presso le Università del Sussex, Cambridge, Napoli e Roma. Nell'anno accademico 2003-2004 è stato Leverhulme Visiting Professor alla London School of Economics and Political Science, affiliato al Department of Government e al Centre for the Study of Global Governance, e nell'anno accademico 2004-2005 Lauro de Bosis Visiting Professor alla Harvard University, affiliato al Department of Government e al Minda de Gunzeberg Center for European Studies. Nel giugno 2006 è stato nominato Professore Onorario dell'Università del Sussex.
E’ consulente dell’Unione Europa, dell’OCSE, di varie agenzie delle Nazioni Unite e di governi nazionali. Ha diretto numerosi progetti di ricerca per la Commissione Europea e per altre organizzazioni internazionali. E' attualmente il PResidente del Gruppo di Esperti della Commissione Europea sul tema "A Wide Opening of the European Research Area to the World".
Ha scritto diversi libri e più di 150 articoli in riviste accademiche. Tra i suoi libri più recenti, è co-curatore di The Globalising Learning Economy (Oxford University Press, 2001), e curatore di Debating Cosmopolitics (Verso, 2003). Il suo ultimo libro, The Global Commonwealth of Citizens. Toward Cosmopolitan Democracy, è stato pubblicato dalla Princeton University Press nell'ottobre 2008 e con il titolo Cittadini del mondo. Verso una democrazia cosmopolitca da Il Saggiatore nel gennaio 2009.

[bsiviglia]

Lamberto Maffei, presidente dell'Accademia dei Lincei, nato a Grosseto il 21 marzo 1936, si è laureato in Medicina presso l’Università di Pisa.
Ha studiato sotto la guida del prof. Giuseppe Moruzzi ed ha cominciato con lui i suoi studi sul sistema nervoso centrale.
Ha condotto gran parte delle sue ricerche presso l’Istituto di Neuroscienze del CNR, del quale è stato Direttore dal 1980 al 2008.
E’ stato professore di Neurobiologia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1988 al 2008 nonché direttore dell’omonimo laboratorio.
Attualmente è professore emerito presso la Scuola Normale Superiore.

Ha svolto attività di ricerca ed è stato visiting professor presso numerose Università straniere, tra le quali l’Università di Cambridge UK, il Massachusetts Institute of Technology, l’Università di Cambridge USA, il Collège de France, l’Università della California, l’Università di Oxford e l’Ecole Normale Superieure Paris.

Le ricerche del prof. Maffei sono principalmente indirizzate allo studio del Sistema Nervoso Centrale ? con particolare riguardo al sistema visivo dei mammiferi ? utilizzando tecniche sperimentali quali l’elettrofisiologia, la psicofisica, la biologia molecolare.
Tra i suoi risultati più significativi, l’introduzione di metodi elettrofisiologici per la diagnosi precoce delle patologie del sistema nervoso, la registrazione dell’attività elettrica prenatale, il ruolo delle neurotrofine nella plasticità e lo sviluppo del sistema nervoso; recentemente ha studiato metodi per riattivare la plasticità nel Sistema Nervoso dell’adulto, metodi che sta applicando nella prevenzione della demenza senile.

Su questi temi ha al suo attivo oltre 280 pubblicazioni scientifiche, delle quali la grande maggioranza su giornali internazionali, tra questi alcuni di grande divulgazione, come Science (13 pubb.), Nature (5 pubb.), oltre a molte review.

Ha inoltre scritto tre libri: La Visione: dalla Neurofisiologia alla Psicologia, Mondadori, Collezione EST, Milano, 1979 (in collaborazione con L. Mecacci); Arte e cervello, Zanichelli Editore, Bologna, 1995 (ristampato nel 2008) in collaborazione con A. Fiorentini; Il mondo del cervello, Laterza, Bari?Roma, 1998.

E' membro del comitato editoriale di alcune riviste scientifiche internazionali ed è invitato a tenere conferenze ed a partecipare quale invited speaker a numerosi congressi nel mondo.

Nel corso della sua attività ha ricevuto i seguenti riconoscimenti: Premio della Società Italiana di Elettroencefalografia e Neurofisiologia clinica nel 1965 (assieme a Giacomo Rizzolatti; Premio Golgi dell’Accademia Nazionale dei Lincei per la neurofisiologia nel 1975; Premio Giuseppe Giannuzzi per gli studi sul sistema nervoso nel 1976; Premio Feltrinelli per la medicina nel 1979; Medaglia d’Oro Golgi per le neuroscienze dell’Accademia Nazionale dei Lincei nel 1995; il premio internazionale Atena per le Malattie Neurodegenerative, Roma 2009; il premio Delfini d’Argento, una vita per la scienza, Cascina, 2009.
Lamberto Maffei è membro delle seguenti accademie: Accademia Europea di Scienze; American Academy of Arts and Sciences; Accademia Nazionale dei Lincei.
Per quanto riguarda la sua attività amministrativa e dirigenziale, egli è stato direttore dell’Istituto Neurofisiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa dal 1980 al 2001; direttore dell’Istituto di Neuroscienze del CNR dal 2001 al 2008; attualmente è Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei e membro del Comitato di Neuroscienze del Ministero della Ricerca Scientifica e Tecnologica e dell’Istituto Europeo per la Paraplegia

[bsiviglia]

GIorgio Parisi, grandissimo scienziato, fra i primi 10 fisici al mondo (Gasparri disse che la cattedrs alla Sapienza gli era stata data per meriti politici e non scientifici! :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: ).

insegna attualmente Reti Neurali presso il dipartimento di fisica teorica dell'Università la Sapienza di Roma, vanta circa 500 pubblicazioni scientifiche su riviste e 50 titoli per contributi offerti a congressi e ad università. Svariati sono stati i suoi campi di ricerca dall'antropologia alle scienze cognitive, passando per la finanza e arrivando alle scienze sociali, ma la sua attività principale è stata nel campo delle particelle elementari, della teoria delle transizioni di fase e dei sistemi disordinati e la meccanica statistica. Considerato dal mondo della fisica uno dei migliori scienziati italiani in assoluto, è l'unico del settore ad essere membro della National Academy of Science degli Stati Uniti d'America.

Noto a livello internazionale, il professor Parisi ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi. La medaglia Dirac nel 1999, per gli studi delle cosidedette equazioni Altarelli-Parisi per l'elaborazione dell'equazione stocastica dei modelli di crescita, è stata solo l'inizio del suo successo. Dal 2005 il professore colleziona una serie di successi in poco tempo. Nel 2005 vince il premio Dannie Heineman per la fisica matematica, l'anno dopo viene gratificato con il premio Galileo per la fisica e nel 2007, per il contributo nel campo della cromodinamica quantistica e dei vetri di spin, ottiene il Microsoft European Science Award. Ha recentemente ottenuto la Medaglia Planck, il più alto riconoscimento dopo il Nobel, per le sue ricerche nei campi della fisica teorica delle particelle elementari e la teoria dei campi quantici e la fisica statistica, come i sistemi con disordine stocastico, in particolare per i vetri di spin.

Ps: Giorgio Parisi gode della stima di Pansofilo (credo sia l'unica persona al mondo a godere di tale privilegio) :laugh: :laugh: :laugh:

[bsiviglia]

E tantissimi altri scienziati di grande levatura reclamano le dimissioni di De Mattei. Possibile che tante persone serie e competenti debbano tollerare la presenza alla vicepresidenza del Cnr (e non al bar del quartiere) di uno che diffonde boiate senza nessuna validità scientifica (e quindi diffonde ignoranza) fra i cittadini italiani a spese dei suddetti cittadini?

[bsiviglia]

iannis ha scritto:

bsiviglia ha scritto:

iannis ha scritto:

Piccola postilla: nella Chiesa i sarà anche dibattito, informalmente, ma la Chiesa non è il PD, e una linea ufficiale e chiara c'è: è quella che ha portato Ravasi, appena creato cardinale, a differenza di questo De Mattei che è laico, a presiedere il pontificio consiglio per la cultura. Inutile dire che Ravasi la pensa in maniera opposta, e quindi si capisce dove stia la Chiesa, che già nel 2004 si era espressa con i fatti dello tsunami in temrini radicalmente diversi dal De Mattei che per trovare un appiglio nella Chiesa stessa deve ricorrere a uno scritto di un vescovo di un secolo fa.

Questo cialtrone ignorante e squilibrato ha chiesto le dimissioni di monsignor Ravasi, arcivescovo e biblista , teologo, ebraista ed archeologo, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione per i Beni Cul...turali della Chiesa e presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Secondo De Mattei, si dovrebbbe dimettere, solo perché Ravasi non è d'accordo con le sue panzane sull'evoluzionismo e sull'esegesi biblica!!!! Ci rendiamo conto???!!!!????

Proprio quando sono d'accordo con te non mi uscire con battute da osteria neh... Mi riferisco all'inizio della tua quarta riga!

Ho tolto i puntini. Ripeto, ho fatto copia e incolla da un mio post di Facebook e sono venuti fuori i puntini. Se vuoi, puoi toglierli anche tu.

[bsiviglia]

iannis ha scritto:

bsiviglia ha scritto:

Grazie, Rewind,ma è da una settimana che sono avvelenata e sono in azione, sul web, nel sindacato..ovunque contro l' indecenza di avere un tale cialtrone come vicepresidente del Cnr, Consglio Nazionale delle RICERCHE (SCIENTIFICHE, non dei calzini nei cassetti). Chi non ha ancora firmato la petizione per le dimissioni di De Mattei, promossa dal prof Stefano Moriggi, dell'Università di Bergamo, FIRMI! Non lasciamoci ancora ua volta ridere dietro da tutto il mondo!

http://www.petizionionline.it/petizi...de-mattei/3730

D'accordo, c'è da dire che il problema di De Mattei è quello che dice, non il fatto che uno storico sia vicepresidente CNR, visto che il CNR a quanto pare comprende anche le ricerche di tipo umanistico e credo sia normale quindi includere anche studiosi umanistici.

Infatti la ricerca storiografica si fa con criteri scientifici, valutando l'attendibilità di documenti, testimonianze e reperti sulla base di criteri concordemente definiti a livello internazionale. Non dicendo panzane come fa il De Mattei, il quale, dal momento che il metodo scientifico non sa neppure dove stia di casa, non è neppure un bravo storico ma un volgare ciarlatano. Monsignor Ravasi, per esempio, usa criteri scientifici per le sue ricerche archeologiche e anche per quelle riguardanti l'esegesi biblica (ecco perché non può concordare con le scemenze di De Mattei sull'evoluzione! il metodo scientifico è unico per tutte quelle materie che lo richiedono).

[krop]

bsiviglia ha scritto:

Infatti la ricerca storiografica si fa con criteri scientifici, valutando l'attendibilità di documenti, testimonianze e reperti sulla base di criteri concordemente definiti a livello internazionale. Non dicendo panzane come fa il De Mattei, il quale, dal momento che il metodo scientifico non sa neppure dove stia di casa, non è neppure un bravo storico ma un volgare ciarlatano. Monsignor Ravasi, per esempio, usa criteri scientifici per le sue ricerche archeologiche e anche per quelle riguardanti l'esegesi biblica (ecco perché non può concordare con le scemenze di De Mattei sull'evoluzione! il metodo scientifico è unico per tutte quelle materie che lo richiedono).

Beh ora non vorrei aprire un dibattito del tutto off-topic, ma in realtà ci sono modi di fare ricerca, specie in ambito umanistico, che non necessitano affatto l'uso del metodo scientifico: pensa anche solo a chi fa letteratura comparata, o lettere classiche, o filosofia del linguaggio, o anche storia (anzi mi farebbe un po' paura uno storico che pretendesse di scrivere cose con i crismi della scientificità, dato che son tutti e solo punti di vista, più o meno informati, più o meno completi, ma comunque punti di vista su accadimenti passati). Non è che il discrimine tra serietà e non serietà di una ricerca é l'uso del metodo.

La questione è qua assai più meschina: questo De Mattei è semplicemente un cretino raccomandato.

[Iannis]

Sottoscrivo quanto ha detto Krop e faccio notare che comunque il campo in cui si è espresso De Mattei è materia di teologia, dove magari si può usare un metodo scientifico interno, perchè la coerenza è necessaria, ma non totalmente essendo i presupposti una presenza metafisica, Dio. In ogni caso la teologia non è materia di CNR ma la storia.
E sono d'accordo che se un governo conservatore vuole mettere uno studioso a sè vicino alla vicepresidenza CNR (perchè è chiaro che viene considerata da tutti i governi anche l'inclinazione politica-culturale, anche solo accennata, non militante) ci sono decine di altri nomi che potranno essere fatti.

[bsiviglia]

krop ha scritto:

bsiviglia ha scritto:

Infatti la ricerca storiografica si fa con criteri scientifici, valutando l'attendibilità di documenti, testimonianze e reperti sulla base di criteri concordemente definiti a livello internazionale. Non dicendo panzane come fa il De Mattei, il quale, dal momento che il metodo scientifico non sa neppure dove stia di casa, non è neppure un bravo storico ma un volgare ciarlatano. Monsignor Ravasi, per esempio, usa criteri scientifici per le sue ricerche archeologiche e anche per quelle riguardanti l'esegesi biblica (ecco perché non può concordare con le scemenze di De Mattei sull'evoluzione! il metodo scientifico è unico per tutte quelle materie che lo richiedono).

Beh ora non vorrei aprire un dibattito del tutto off-topic, ma in realtà ci sono modi di fare ricerca, specie in ambito umanistico, che non necessitano affatto l'uso del metodo scientifico: pensa anche solo a chi fa letteratura comparata, o lettere classiche, o filosofia del linguaggio, o anche storia (anzi mi farebbe un po' paura uno storico che pretendesse di scrivere cose con i crismi della scientificità, dato che son tutti e solo punti di vista, più o meno informati, più o meno completi, ma comunque punti di vista su accadimenti passati). Non è che il discrimine tra serietà e non serietà di una ricerca é l'uso del metodo.

La questione è qua assai più meschina: questo De Mattei è semplicemente un cretino raccomandato.

Non sono d'accordo. Ifatti nel Cnr stiamo psarlando di storici, antropologi, economisti, statistici, sovciologi... e non di critici letterari o esperti in teologia. Poi a me pare che tu abbia una visione non corretta dell ricerca scientifica: MAI (e sottolineo MAI) un ricercatore sostiene di avere una conoscenza completa di un fenomeno: sarebbe la negazione del suo metodo di lavoro. Un ricercatore formula ipotesi, le verifica, ne ricava dei dati (a loro volta verificabili da altri in tutto il mondo) e, sulla base dei risultati ottenuti, propone modelli e giunge a conclusioni PROVVISORIE e fino a prova contraria. Tutto il contrario del De Mattei che spara dogmi e certezze basate sull'aria fritta. Che poi sia anche un cretino raccomandato, questo è fuor di dubbio.