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  1. #1
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    Predefinito Una 'giusta' stretta alle intercettazioni e sulla magistratura in generale

    Di tutte quelle lette in questi giorni quali sono quelle 'probatorie' di reato? A mio giudizio poche, e perche tutte le altre sono state pubblicate? Ho sentito ora che i magistrati che si occupano della P4 hanno dichiarato che 'l'importanza delle singole intercettazioni per le inchieste la decidono i magistrati' Ok, ma i magistrati pagano anche penalmente eventuali abusi? Io ne sento veramente pochi di magistrati arrestati per abuso di ufficio.

    Quel che voglio dire è che, premessa la sacrosanta indipendenza della magistratura, le intenzioni golpiste del governo di 'mettere un bavaglio' per tutto, il malcostume che esce fuori dalle intercettazioni.. etcetc... credo che si debba fare una riforma per:

    1. Evitare la diffusione di intercettazioni non probatorie
    2. Punire le 'fonti anonime' che forniscono informazioni riservate (le leggi ci sono, dovrebbero essere applicate e perseguire chi non le applica)
    3. Permettere alle persone 'citate' nelle intercettazioni di rivalersi penalmente sui magistrati qualora venga dimostrato che non erano responsabili di reato.

    Si puo distruggere piu di qualche vita con indagini come queste, andrebbero eventualmente risarcite le vittime.

    E tutto questo vale anche per le singole inchieste. Una persona non puo essere arrestata solo per indizi, servono prove e se tali prove poi si rivelano 'non tali' allora andrebbe perseguito il magistrato che ha abusato del suo lavoro.

    Esistono tali norme di punizione per i magistrati? Sono efficaci? sono state effettivamente applicate? Se non sbaglio votammo un referendum per la responsabilità civile dei magistrati...

    Se hai un po di tempo da perdere fai un salto qui:
    www.candidonews.wordpress.com
    Un blog in cui parlare di Politica, Informazione, Televisione, Cinema e tanto altro...

  2. #2
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    Predefinito Re: Una 'giusta' stretta alle intercettazioni e sulla magistratura in generale

    Citazione Originariamente Scritto da Danilo Emme
    Di tutte quelle lette in questi giorni quali sono quelle 'probatorie' di reato? A mio giudizio poche, e perche tutte le altre sono state pubblicate? Ho sentito ora che i magistrati che si occupano della P4 hanno dichiarato che 'l'importanza delle singole intercettazioni per le inchieste la decidono i magistrati' Ok, ma i magistrati pagano anche penalmente eventuali abusi? Io ne sento veramente pochi di magistrati arrestati per abuso di ufficio.

    Quel che voglio dire è che, premessa la sacrosanta indipendenza della magistratura, le intenzioni golpiste del governo di 'mettere un bavaglio' per tutto, il malcostume che esce fuori dalle intercettazioni.. etcetc... credo che si debba fare una riforma per:

    1. Evitare la diffusione di intercettazioni non probatorie
    2. Punire le 'fonti anonime' che forniscono informazioni riservate (le leggi ci sono, dovrebbero essere applicate e perseguire chi non le applica)
    3. Permettere alle persone 'citate' nelle intercettazioni di rivalersi penalmente sui magistrati qualora venga dimostrato che non erano responsabili di reato.

    Si puo distruggere piu di qualche vita con indagini come queste, andrebbero eventualmente risarcite le vittime.

    E tutto questo vale anche per le singole inchieste. Una persona non puo essere arrestata solo per indizi, servono prove e se tali prove poi si rivelano 'non tali' allora andrebbe perseguito il magistrato che ha abusato del suo lavoro.

    Esistono tali norme di punizione per i magistrati? Sono efficaci? sono state effettivamente applicate? Se non sbaglio votammo un referendum per la responsabilità civile dei magistrati...

    straquoto tutto...
    mi permetto di sottolineare come sia impossibile in era Berlusconiana però,
    affrontare un tale argomento, senza sfociare nella solita guerra civile a sinistra..

  3. #3
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    Predefinito Re: Una 'giusta' stretta alle intercettazioni e sulla magistratura in generale

    Purtroppo come succede in TV c'è una reciproca legittimazione a farne di ogni perchè "gli altri fanno peggio". Così di cfronte al conflietto di interessi berlusconiano non ci si sente in colpa nell'essere faziosi in TV oppure nello schiaffare sui giornali chiacchiere private prive di rilevanza penali, di conseguenza i berlusconiani si sentono autorizzati a chiedere censure e limitazioni e così via in un circolo vizioso.
    Onestà vorrebbe che si giudicassero le situazioni oggettivamente, che per prima i giornali anche senza leggi formali comprendessero che non si può pubblicare uno sfogo privato tra due onorevoli, a prescindere dal afatto che siamo in "era berlusconiana" perchè proprio non vedo il nesso tra il suo conflitto di interessi e la violenza della privacy.
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  4. #4
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    Predefinito Re: Una 'giusta' stretta alle intercettazioni e sulla magistratura in generale

    Anch'io penso che debba essere vietata la pubblicazione di intercettazioni riguardanti atti che non hanno rilevanza penale. Mentre debba essere difesa con le unghie e con i denti la libertà di pubblicare le intercettazioni che hanno rilevanza penale.

    Esempio 1: Casini è beccato mentre chiede per telefono all'amante di invitare 4 amiche per l'orgia della notte seguente. Qui non c'è nulla di illecito, quindi non bisogna pubblicare.

    Esempio 2: Berlusconi chiede alla Minetti di assoldare una prostituta minorenne per il festino con Fede e Lele Mora: qui c'è reato ed è giusto che si sappia.

  5. #5
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    Predefinito Re: Una 'giusta' stretta alle intercettazioni e sulla magistratura in generale

    Ma anche per i reati penali, quale necessità c'è di pubblicare cosa precisamente dice l'indagato (ricordiamoci, INDAGATO) quando la magistratura sta indagando e sono noti i capi di accusa e verrà data notorietà al processo e alle sentenze? Dobbiamo spiattellare le parole esatte, i discorsi che tra l'altro coinvolgono spesso persone che nulla c'entrano? E soprattutto ho sottolineato indagato, perchè quello che emerge nelle intercettazioni spesso è esso stesso materia di indagine e di appurazione se costituisce reato. Per esempio se uno ordina una escort a meno non dica esplicitamente "portamela minorenne", sarà il processo a stabilire se lui la voleva minorenne, se lo sapeva, insomma se quel dialogo era di rilevanza penale, quindi dovrebbe essere pubblicabile solo dopo una sentenza! E anche qui, a quel punto, a che pro se la sentenza la sanno tutti?
    Against all odds

  6. #6
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    Predefinito Re: Una 'giusta' stretta alle intercettazioni e sulla magistratura in generale

    Citazione Originariamente Scritto da iannis
    Ma anche per i reati penali
    AAAAARGH!
    I REATI SONO SOLO PENALI!
    LA FRASE "REATI PENALI" NON VUOL DIRE NIENTE!
    MA PERCHE' DOVETE FARMI INCAZZARE? PERCHE'? PERCHE'? PERCHE'?

  7. #7
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    Predefinito Re: Una 'giusta' stretta alle intercettazioni e sulla magistratura in generale

    Citazione Originariamente Scritto da iannis
    Ma anche per i reati penali, quale necessità c'è di pubblicare cosa precisamente dice l'indagato (ricordiamoci, INDAGATO) quando la magistratura sta indagando e sono noti i capi di accusa e verrà data notorietà al processo e alle sentenze? Dobbiamo spiattellare le parole esatte, i discorsi che tra l'altro coinvolgono spesso persone che nulla c'entrano? E soprattutto ho sottolineato indagato, perchè quello che emerge nelle intercettazioni spesso è esso stesso materia di indagine e di appurazione se costituisce reato. Per esempio se uno ordina una escort a meno non dica esplicitamente "portamela minorenne", sarà il processo a stabilire se lui la voleva minorenne, se lo sapeva, insomma se quel dialogo era di rilevanza penale, quindi dovrebbe essere pubblicabile solo dopo una sentenza! E anche qui, a quel punto, a che pro se la sentenza la sanno tutti?
    Non capisco perché i potente debbano avere un trattamento di favore. Se io sono intercettato al telefono mentre dico che voglio organizzare un attentato contro il presidente della repubblica, quello basta ad essere considerato reato e posso essere processato e gli atti devono essere pubblici.

    perché invece nascondere la realtà quando si tratta di potenti? Certo, l'obiezione che mi farai è che i media parleranno soltanto dei reati di Berlusconi e mai del privato cittadini, pero' mi sembra normale e giusto che l'opinione pubblica possa essere informata sui processi a carico dei suoi politici.

    Un politico ha tanto potere ma è giusto che come contropartita debba essere anche molto più controllato e che ogni sua minima sbandata venga diffusa su tutti i giornali. In Inghilterra si dimettono i ministri che hanno pagato un film porno con la carta di credito dello Stato. In Svezia si era dimesso uno che aveva preso alcune pianelle avanzate da un cantiere pubblico per portarle a casa sua. Il potere per natura è qualcosa che dà alla testa (vedi non solo Silvio, ma anche Strauss-Kahn), quindi bisogna limitarlo e controllarlo.

    Solo da noi i potenti devono essere liberi di fare quello che vogliono?

  8. #8
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    Predefinito Re: Una 'giusta' stretta alle intercettazioni e sulla magistratura in generale

    Citazione Originariamente Scritto da Candide
    Citazione Originariamente Scritto da iannis
    Ma anche per i reati penali, quale necessità c'è di pubblicare cosa precisamente dice l'indagato (ricordiamoci, INDAGATO) quando la magistratura sta indagando e sono noti i capi di accusa e verrà data notorietà al processo e alle sentenze? Dobbiamo spiattellare le parole esatte, i discorsi che tra l'altro coinvolgono spesso persone che nulla c'entrano? E soprattutto ho sottolineato indagato, perchè quello che emerge nelle intercettazioni spesso è esso stesso materia di indagine e di appurazione se costituisce reato. Per esempio se uno ordina una escort a meno non dica esplicitamente "portamela minorenne", sarà il processo a stabilire se lui la voleva minorenne, se lo sapeva, insomma se quel dialogo era di rilevanza penale, quindi dovrebbe essere pubblicabile solo dopo una sentenza! E anche qui, a quel punto, a che pro se la sentenza la sanno tutti?
    Non capisco perché i potente debbano avere un trattamento di favore. Se io sono intercettato al telefono mentre dico che voglio organizzare un attentato contro il presidente della repubblica, quello basta ad essere considerato reato e posso essere processato e gli atti devono essere pubblici.

    perché invece nascondere la realtà quando si tratta di potenti? Certo, l'obiezione che mi farai è che i media parleranno soltanto dei reati di Berlusconi e mai del privato cittadini, pero' mi sembra normale e giusto che l'opinione pubblica possa essere informata sui processi a carico dei suoi politici.

    Un politico ha tanto potere ma è giusto che come contropartita debba essere anche molto più controllato e che ogni sua minima sbandata venga diffusa su tutti i giornali. In Inghilterra si dimettono i ministri che hanno pagato un film porno con la carta di credito dello Stato. In Svezia si era dimesso uno che aveva preso alcune pianelle avanzate da un cantiere pubblico per portarle a casa sua. Il potere per natura è qualcosa che dà alla testa (vedi non solo Silvio, ma anche Strauss-Kahn), quindi bisogna limitarlo e controllarlo.

    Solo da noi i potenti devono essere liberi di fare quello che vogliono?
    Tu confondi la non pubblicazione con la non punibilità? Io voglio che si proceda verso chiunque ma non credo che non pubblicare, ovvero non mettere alla gogna i dialoghi incriminati, impedisca lo svolgimento della giustizia, per chiunque, a la pubbliccizzazione delle attività della magistratura. Anzhe perchè, erano due punti che sottolineavo, molti dialoghi sono essi stessi oggetto di indagine nel senso che non si sa se abbiano rilevanza penale o meno oppure possono esserci nei dialoghi persone assolutamente innocenti, magari uno dei due dialoganti o uno citato.
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  9. #9
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    Predefinito Re: Una 'giusta' stretta alle intercettazioni e sulla magistratura in generale

    Citazione Originariamente Scritto da iannis
    Citazione Originariamente Scritto da Candide
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    Ma anche per i reati penali, quale necessità c'è di pubblicare cosa precisamente dice l'indagato (ricordiamoci, INDAGATO) quando la magistratura sta indagando e sono noti i capi di accusa e verrà data notorietà al processo e alle sentenze? Dobbiamo spiattellare le parole esatte, i discorsi che tra l'altro coinvolgono spesso persone che nulla c'entrano? E soprattutto ho sottolineato indagato, perchè quello che emerge nelle intercettazioni spesso è esso stesso materia di indagine e di appurazione se costituisce reato. Per esempio se uno ordina una escort a meno non dica esplicitamente "portamela minorenne", sarà il processo a stabilire se lui la voleva minorenne, se lo sapeva, insomma se quel dialogo era di rilevanza penale, quindi dovrebbe essere pubblicabile solo dopo una sentenza! E anche qui, a quel punto, a che pro se la sentenza la sanno tutti?
    Non capisco perché i potente debbano avere un trattamento di favore. Se io sono intercettato al telefono mentre dico che voglio organizzare un attentato contro il presidente della repubblica, quello basta ad essere considerato reato e posso essere processato e gli atti devono essere pubblici.

    perché invece nascondere la realtà quando si tratta di potenti? Certo, l'obiezione che mi farai è che i media parleranno soltanto dei reati di Berlusconi e mai del privato cittadini, pero' mi sembra normale e giusto che l'opinione pubblica possa essere informata sui processi a carico dei suoi politici.

    Un politico ha tanto potere ma è giusto che come contropartita debba essere anche molto più controllato e che ogni sua minima sbandata venga diffusa su tutti i giornali. In Inghilterra si dimettono i ministri che hanno pagato un film porno con la carta di credito dello Stato. In Svezia si era dimesso uno che aveva preso alcune pianelle avanzate da un cantiere pubblico per portarle a casa sua. Il potere per natura è qualcosa che dà alla testa (vedi non solo Silvio, ma anche Strauss-Kahn), quindi bisogna limitarlo e controllarlo.

    Solo da noi i potenti devono essere liberi di fare quello che vogliono?
    Tu confondi la non pubblicazione con la non punibilità? Io voglio che si proceda verso chiunque ma non credo che non pubblicare, ovvero non mettere alla gogna i dialoghi incriminati, impedisca lo svolgimento della giustizia, per chiunque, a la pubbliccizzazione delle attività della magistratura. Anzhe perchè, erano due punti che sottolineavo, molti dialoghi sono essi stessi oggetto di indagine nel senso che non si sa se abbiano rilevanza penale o meno oppure possono esserci nei dialoghi persone assolutamente innocenti, magari uno dei due dialoganti o uno citato.
    Su questo non sono d'accordo. Se c'è un reato (presunto o meno) è giusto che la popolazione venga informata. Cosi anche da favorire, sotto la pressione popolare, eventuali dimissioni o allontanamenti. Le inchieste in italia durano decenni. Se si dovesse attendere tanto non vi sarebbero piu pressioni dell'opinione pubblica.

    Diversa è la cosa quando non vi sono reati ravvisati.
    Se una interecettazione parla di due killer che stanno per uccidere un tizio, non è che si debba attendere la conclusione del processo per capire che siano due assassini. Meglio informare prima l'opinione pubblica piuttosto che lasciare il tutto segreto
    Se hai un po di tempo da perdere fai un salto qui:
    www.candidonews.wordpress.com
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  10. #10
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    Predefinito Re: Una 'giusta' stretta alle intercettazioni e sulla magistratura in generale

    Citazione Originariamente Scritto da Danilo Emme
    Citazione Originariamente Scritto da iannis
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    Ma anche per i reati penali, quale necessità c'è di pubblicare cosa precisamente dice l'indagato (ricordiamoci, INDAGATO) quando la magistratura sta indagando e sono noti i capi di accusa e verrà data notorietà al processo e alle sentenze? Dobbiamo spiattellare le parole esatte, i discorsi che tra l'altro coinvolgono spesso persone che nulla c'entrano? E soprattutto ho sottolineato indagato, perchè quello che emerge nelle intercettazioni spesso è esso stesso materia di indagine e di appurazione se costituisce reato. Per esempio se uno ordina una escort a meno non dica esplicitamente "portamela minorenne", sarà il processo a stabilire se lui la voleva minorenne, se lo sapeva, insomma se quel dialogo era di rilevanza penale, quindi dovrebbe essere pubblicabile solo dopo una sentenza! E anche qui, a quel punto, a che pro se la sentenza la sanno tutti?
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    perché invece nascondere la realtà quando si tratta di potenti? Certo, l'obiezione che mi farai è che i media parleranno soltanto dei reati di Berlusconi e mai del privato cittadini, pero' mi sembra normale e giusto che l'opinione pubblica possa essere informata sui processi a carico dei suoi politici.

    Un politico ha tanto potere ma è giusto che come contropartita debba essere anche molto più controllato e che ogni sua minima sbandata venga diffusa su tutti i giornali. In Inghilterra si dimettono i ministri che hanno pagato un film porno con la carta di credito dello Stato. In Svezia si era dimesso uno che aveva preso alcune pianelle avanzate da un cantiere pubblico per portarle a casa sua. Il potere per natura è qualcosa che dà alla testa (vedi non solo Silvio, ma anche Strauss-Kahn), quindi bisogna limitarlo e controllarlo.

    Solo da noi i potenti devono essere liberi di fare quello che vogliono?
    Tu confondi la non pubblicazione con la non punibilità? Io voglio che si proceda verso chiunque ma non credo che non pubblicare, ovvero non mettere alla gogna i dialoghi incriminati, impedisca lo svolgimento della giustizia, per chiunque, a la pubbliccizzazione delle attività della magistratura. Anzhe perchè, erano due punti che sottolineavo, molti dialoghi sono essi stessi oggetto di indagine nel senso che non si sa se abbiano rilevanza penale o meno oppure possono esserci nei dialoghi persone assolutamente innocenti, magari uno dei due dialoganti o uno citato.
    Su questo non sono d'accordo. Se c'è un reato (presunto o meno) è giusto che la popolazione venga informata. Cosi anche da favorire, sotto la pressione popolare, eventuali dimissioni o allontanamenti. Le inchieste in italia durano decenni. Se si dovesse attendere tanto non vi sarebbero piu pressioni dell'opinione pubblica.

    Diversa è la cosa quando non vi sono reati ravvisati.
    Domanda: chi stabilisce se una cosa è reato?
    Corriamo da una fotografia in macchina.

 

 
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