...come era prevedibile, e coerente: li ha aperti, li ha gestiti, li ha chiusi. Sempre presente, sempre a scrivere, suggerire esortare, consigliare. E, non presente direttamente, ce lo hanno reso presente i cronisti sportivi della RAI, che sempre ci informavano di Lui, delle sue iniziative, dei suoi rapporti con i giocatori, l'allenatore, suscitando sentimenti umani di tanta commozione. I cronisti RAI, tutti rigorosamente Sinistri, altrimenti il cronista non lo fai, coadiuvati da strani ospiti, che non si capisce che funzione abbiano, salvo quella di sottolineare, anche con il loro contributo, la miracolosa, ormai, onnipresenza del nostro Salvatore. Chi li paghi poi, questi ospiti, Sinistri pure loro, e se no ospite non sei, e perchè, non è dato sapere.
Ieri si sono conclusi gli Europei, naturalmente al Quirinale. Una festa di umano splendore, con Napolitano che ha parlato ai nostri atleti, li ha intrattenuti, elogiati, abbracciati e baciati. E questi avevano lo sguardo, il viso, il sorriso, quello d'occasione: fermo, continuo, quasi da sembrare artefatto, di chi vive un'intensa esperienza sentimentale. Gli hanno fatto i regali: la maglietta, il pallone, il fischietto, e tanti altri giochetti. E Lui, che pure quelle cose le aveva già, dai precedenti contatti, dava segno di gradire, felice e soddisfatto. Che bello! Da stringere il cuore, e non solo...
I telegiornali si sono disinteressati dei fatti tecnici, degli aspetti sportivi, sociali, tutti interessati a darci la cronaca di quanto detto, fatto, da Napolitano, sempre riservato, misurato, sobrio, commosso e commovente.
Questi saranno ricordati non come gli Europei della Spagna, di Cassano, Balotelli, Prandelli, ma come gli Europei di Napolitano. Perchè ce li ha riempiti, gli Europei, di Lui...Come ci riempie tutto, di tutto, il nostro Presidente, tutto, tutto, tutto...!